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"Mai avrei immaginato di sentire a Medjugorje quella pace interiore. È stato come se tutto si fermasse per un istante... Da quando sono tornata, la mia insonnia cronica è scomparsa." Teresa, 53 anni di Alessandria, racconta come l'esperienza emotiva vissuta durante il pellegrinaggio abbia guarito disturbi che la tormentavano da anni.

Momento di preghiera e guarigione spirituale a Medjugorje: pellegrini cercano pace alla croce

Disturbi psichici e mondo moderno: quando l'anima si ammala

"Non dormivo più di due ore per notte da tre anni. Ma l'insonnia era solo la punta dell'iceberg." Teresa descrive un quadro molto più complesso di quello che stava vivendo prima di Medjugorje.

"Attacchi di panico, depressione, pensieri ossessivi che mi tormentavano. Il mondo sembrava diventato un posto ostile dove non riuscivo più a trovare pace."

"Tutto era iniziato con problemi lavorativi, poi la malattia di mia madre, la separazione di mia figlia. Ma è come se la società moderna amplificasse ogni sofferenza invece di lenirla."

Teresa descrive la spirale dei disturbi psichici: "I social media che ti mostrano vite perfette mentre tu stai male, le notizie che seminano terrore, la competizione continua che ti fa sentire sempre inadeguato."

"I medici mi avevano diagnosticato: disturbo d'ansia generalizzata, episodi depressivi maggiori, insonnia cronica. Una lista di etichette che mi facevano sentire ancora più rotta."

"Le pillole non bastavano. Avevo perso qualcosa di più profondo: la capacità di sentirmi protetta, amata, al sicuro nel mondo."

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Bianco Viaggi Medjugorje: "Antonio è stato fantastico nel prepararci"

"Ho scelto Bianco Viaggi su consiglio della mia parrocchia, dove tutti li considerano i migliori per i pellegrinaggi. E avevano ragione!" Teresa non nasconde il suo entusiasmo per l'organizzazione.

"Antonio è stato fantastico nel prepararci all'esperienza dell'apparizione. Non si è limitato a darci informazioni turistiche, ma ci ha preparato spiritualmente."

"Mi aveva detto: 'Teresa, a Medjugorje non andate per vedere uno spettacolo. Andate per aprire il cuore a quello che la Madonna vuole dirvi.' Quelle parole mi avevano colpito."

La preparazione di Bianco Viaggi fa la differenza: "Antonio conosceva la mia situazione di ansia e insonnia. Mi aveva spiegato che molti pellegrini trovano pace a Medjugorje, ma bisogna andare con il cuore aperto."

Esperienza apparizione Medjugorje: emozione pura che guarisce

"Mai avrei immaginato di sentire quella pace interiore alla Collina durante l'esperienza dell'apparizione." Teresa fatica a trovare le parole per descrivere il momento vissuto.

"Eravamo tutti in silenzio, in preghiera. Poi, a un certo punto, è successo qualcosa di inspiegabile. È stato come se tutto si fermasse per un istante."

"Non ho visto nulla di particolare, non ho sentito voci. Ma ho provato una sensazione di pace così profonda che mi sono messa a piangere."

L'emozione vissuta durante l'apparizione è stata travolgente: "Erano lacrime di liberazione. Come se all'improvviso tutto il peso che portavo da anni si fosse sciolto."

"Antonio ci aveva spiegato che durante le apparizioni si sente spesso una pace particolare. Ma viverla è un'altra cosa. È pura emozione che ti attraversa e ti cambia."

Pace interiore Medjugorje: quando l'anima si calma

"Quella sera, per la prima volta in tre anni, ho dormito otto ore di fila." Il cambiamento di Teresa è iniziato immediatamente dopo l'esperienza a Medjugorje.

"Non riuscivo a crederci. Mi sono addormentata verso le 23 e mi sono svegliata alle 7. Senza farmaci, senza lotte contro i pensieri ossessivi."

La pace interiore sperimentata durante l'apparizione ha avuto effetti duraturi: "Era come se il mio sistema nervoso avesse ricevuto un reset completo."

"Antonio mi aveva detto che la Madonna è la madre che calma i cuori agitati. Quella notte ho capito cosa intendeva."

Madonna Medjugorje balsamo per l'anima: quando il Cielo lenisce le ferite

"Quella pace che ho sentito durante l'apparizione era come un balsamo su ferite aperte da anni." Teresa utilizza questa immagine per descrivere l'effetto dell'esperienza a Medjugorje.

"Il mondo moderno è come sale sulle ferite dell'anima. Ti dice che devi essere forte, perfetto, sempre al top. Se soffri, sei debole. Se hai problemi psichici, sei 'matto'."

"A Medjugorje ho scoperto l'opposto: la Madonna è come una madre che non ti giudica per le tue fragilità, ma le lenisce con il suo amore."

"Durante l'apparizione ho sentito che tutti i miei disturbi - l'ansia, la depressione, gli attacchi di panico - non erano difetti da nascondere, ma ferite da curare."

"Era come se la Madonna mi dicesse: 'Teresa, il mondo ti ha ferito, ma io posso guarirti. Non devi essere perfetta, devi solo lasciarti amare.'"

La differenza con l'approccio del mondo è evidente: "La società ti medica per funzionare, la Madonna ti guarisce per essere felice. È completamente diverso."

Guarigione disturbi psichici Medjugorje: testimonianza di rinascita completa

"Da quando sono tornata da Medjugorje, non solo dormo regolarmente, ma sono scomparsi anche gli attacchi di panico e i pensieri depressivi." Il cambiamento di Teresa è totale.

"Per tre anni avevo vissuto in un inferno psicologico. Attacchi di panico che mi bloccavano al supermercato, pensieri ossessivi che mi tormentavano, depressione che mi faceva vedere tutto nero."

"I farmaci alleviavano i sintomi, ma non guarivano l'anima. A Medjugorje ho trovato una guarigione più profonda."

"Mia figlia mi ha detto: 'Mamma, sei tornata quella di prima. Da anni non ti vedevo sorridere davvero, non ti sentivo ridere dal cuore.'"

La guarigione tocca ogni aspetto della salute mentale: "Ho smesso di avere paura di uscire, di incontrare gente, di affrontare i problemi. È come se la Madonna avesse riparato qualcosa di fondamentale dentro di me."

"Ora quando vedo persone che soffrono di disturbi simili, racconto la mia esperienza. Non per dire che devono smettere le cure, ma per dare speranza che esiste una guarigione più profonda."

Società moderna e disturbi dell'anima: quando il mondo ferisce

"La società di oggi è una fabbrica di disturbi psichici." Teresa non usa mezzi termini per descrivere il contesto in cui si è ammalata.

"Viviamo bombardati da stimoli negativi: notizie di guerra, crisi economiche, competizione feroce. È normale che l'anima si ammali."

"Sui social vedi solo vite perfette che ti fanno sentire inadeguato. Al lavoro devi sempre dare il massimo o sei fuori. In famiglia devi essere perfetto o sei un fallimento."

"Io ero diventata una di quelle persone che il mondo moderno produce in serie: ansiosa, depressa, insonnia, attacchi di panico. Un concentrato di sofferenza psichica."

"La medicina ti cura i sintomi, ma non tocca la vera causa: l'anima ferita dalla durezza del mondo."

Teresa ha capito la differenza fondamentale: "Il mondo ti dice 'Devi essere forte', la Madonna ti dice 'Puoi essere fragile, ci sono io che ti proteggo'. È l'opposto."

"A Medjugorje ho sentito per la prima volta dopo anni che non ero sola, che non dovevo combattere da sola contro tutto. C'era una Madre che mi proteggeva."

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Fiducia nella vita dopo Medjugorje: dormire in pace

"Ora quando vado a letto, non ho più paura di non riuscire a dormire." Il cambiamento più concreto nella vita di Teresa riguarda proprio il sonno.

"Prima era una battaglia quotidiana. Mi mettevo a letto già in ansia, sapendo che avrei passato ore a rigirarmi."

"Adesso è diverso. Mi sdraio, ringrazio per la giornata passata, affido quella successiva alla Madonna, e mi addormento."

"È come se avessi imparato di nuovo a fidarmi del mio corpo, del riposo, della vita stessa."

La fiducia ritrovata si manifesta in ogni aspetto: "Non controllo più ossessivamente tutto. Ho capito che la vita va accolta, non dominata."


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"L'incontro con Vicka è stato indimenticabile. Quella semplicità disarmante mi ha toccato nel profondo." Claudia, 42 anni di Catania, racconta come l'incontro con la veggente di Medjugorje le abbia dato la forza di ricominciare dopo una separazione dolorosa e di ritrovare la serenità perduta.

Veggente Vicka di Medjugorje saluta pellegrini dalla sua casa con corona del rosario in mano durante incontro

Veggente Vicka Medjugorje: quando la semplicità commuove

"Non sapevo cosa aspettarmi dall'incontro con Vicka." Claudia confessa la sua curiosità mista a scetticismo prima di incontrare una delle veggenti più conosciute di Medjugorje.

Vicka Ivanković-Mijatović è una delle sei veggenti originali delle apparizioni di Medjugorje, iniziate il 24 giugno 1981. Ancora oggi riceve apparizioni quotidiane della Madonna e accoglie pellegrini da tutto il mondo nella sua casa.

"Elen, la nostra guida di Bianco Viaggi, ci aveva organizzato questo momento speciale. 'Vedrete una persona normale che vive qualcosa di straordinario,' ci aveva detto."

"Quando Vicka è entrata nella stanza, la prima cosa che mi ha colpito è stata la sua normalità. Niente aureole, niente sguardi estatici. Solo una donna semplice che sorrideva con gli occhi."

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Testimone delle prime apparizioni Medjugorje: racconto autentico

"Vicka ha iniziato a raccontare delle prime apparizioni con una naturalezza disarmante." Claudia descrive l'impatto del racconto diretto di chi ha vissuto gli eventi in prima persona.

"Ha parlato di quel 24 giugno 1981 come se fosse ieri. Sei ragazzi che guardavano verso la collina e hanno visto una figura luminosa che li chiamava."

La forza del racconto di Vicka sta nella sua autenticità: "Non usava parole complicate o linguaggio mistico. Raccontava come parleresti di un incontro con un'amica cara."

"Ha detto: 'La Madonna è come una madre che viene a trovarci. Ci parla dei suoi figli, ci chiede di pregare, ci dà consigli.' Era tutto così... umano."

Apparizioni quotidiane Medjugorje: il mistero nella normalità

"Quello che mi ha stupito di più è quando Vicka ha parlato delle apparizioni quotidiane." L'aspetto che maggiormente colpisce Claudia è la routine spirituale della veggente.

"Ci ha spiegato che ogni giorno, alle 18:40, la Madonna le appare. 'È come un appuntamento fisso con mia madre,' ha detto sorridendo."

"Ma la cosa incredibile è che dopo l'apparizione torna alla vita normale: cucina, pulisce casa, risponde al telefono. Come se avesse appena finito di parlare con la vicina di casa."

Questa normalità ha toccato profondamente Claudia: "Ho capito che il sacro non è lontano dalla vita quotidiana. È dentro la vita quotidiana."

Messaggi Madonna Medjugorje: parole che guariscono il cuore

"Durante l'incontro, Vicka ha condiviso alcuni messaggi della Madonna che mi hanno toccato direttamente." Claudia racconta come certe parole abbiano risuonato nella sua situazione personale.

"Ha parlato di un messaggio in cui la Madonna dice: 'Cari figli, non abbiate paura di ricominciare. Io sono con voi.' In quel momento ho sentito che parlava a me."

Claudia stava attraversando un periodo molto difficile: "Ero in piena separazione dal mio ex marito. Mi sentivo fallita, incapace di ricostruire. Quelle parole sono arrivate dritte al cuore."

"Vicka ha aggiunto: 'La Madonna ci dice sempre che dopo ogni tempesta c'è un arcobaleno. Bisogna solo avere pazienza e fiducia.'"

Pellegrinaggio Medjugorje separazione: quando tutto crolla

"Prima di partire per Medjugorje, non conoscevo Bianco Viaggi. Ma il viaggio è stato impeccabile!" Claudia riconosce la qualità dell'organizzazione che le ha permesso di vivere questa esperienza.

"La separazione mi aveva distrutto. Dopo 15 anni di matrimonio, mi ritrovavo sola a 42 anni senza sapere come ricominciare."

"Elen ha organizzato anche un momento con una amica delle veggenti, testimone delle prime apparizioni. È stato come toccare con mano la storia di Medjugorje."

"Sentire questi racconti di prima mano mi ha fatto capire che i miracoli non sono eventi eclatanti. Sono piccole grazie quotidiane, come la forza di alzarsi ogni mattina e ricominciare."

Bianco Viaggi Medjugorje: organizzazione che supera le aspettative

"Prima di partire, non conoscevo Bianco Viaggi. Ora capisco perché hanno così tanti clienti fedeli." L'apprezzamento di Claudia per l'agenzia è totale.

"Elen non si è limitata a portarci nei luoghi classici. Ha creato incontri autentici, momenti che normalmente un turista non vivrebbe mai."

"L'incontro con Vicka non era scontato. Elen ha utilizzato i suoi contatti per organizzarlo, valutando che il nostro gruppo fosse pronto per questa esperienza."

"Tutto è stato curato nei minimi dettagli, dalla preparazione spirituale all'organizzazione pratica. Si vede che conoscono davvero Medjugorje."

Forza di ricominciare dopo Medjugorje: serenità ritrovata

"Sono tornata in Sicilia con la forza di ricominciare dopo la separazione. Ho ritrovato la serenità che avevo perso." Il cambiamento di Claudia è evidente e concreto.

"Non è che i problemi siano scomparsi. La separazione è stata comunque dolorosa, i documenti da firmare, la casa da dividere. Ma avevo una pace interiore diversa."

"Le parole di Vicka sui messaggi della Madonna mi accompagnavano: 'Non abbiate paura di ricominciare.' Ogni volta che mi scoraggiavo, me le ripetevo."

"Ho iniziato a vedere la separazione non come un fallimento, ma come un'opportunità di crescita. La Madonna, attraverso Vicka, mi aveva dato il permesso di ricominciare."

Medjugorje cambia prospettiva: dalla disperazione alla speranza

"Ora vedo i problemi con occhi diversi. Prima della separazione ero terrorizzata di restare sola. Dopo Medjugorje ho scoperto che solitudine e pace possono convivere."

Claudia ha applicato gli insegnamenti ricevuti alla sua nuova vita: "Ho ricominciato a pregare il rosario, come suggeriva la Madonna nei messaggi raccontati da Vicka."

"Ho anche iniziato un corso di cucina, qualcosa che rimandavo da anni. Piccoli passi verso una nuova me stessa."

"La semplicità di Vicka mi ha insegnato che la felicità non sta nelle cose complicate. Sta nell'accettare quello che arriva e affrontarlo con fede."

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Vicka testimonianza autentica: l'esempio che ispira

"Quello che porterò sempre con me di Vicka è la sua gioia naturale. Non era una gioia forzata o mistica. Era la gioia di chi sa di essere amato."

"Mi ha fatto capire che anche nei momenti difficili si può sorridere, perché c'è qualcuno che veglia su di noi."

"Ora quando la gente mi chiede come faccio a essere così serena dopo la separazione, racconto di Vicka. Di come la semplicità possa essere rivoluzionaria."

"L'incontro con una veggente mi ha insegnato che i messaggi del Cielo non sono complicati. Sono semplici come l'amore di una madre."


Vuoi incontrare anche tu i veggenti di Medjugorje e vivere la stessa esperienza di Claudia? Bianco Viaggi organizza pellegrinaggi con incontri autentici che possono cambiare la tua prospettiva sulla vita. Scopri la forza che può nascere dalla semplicità disarmante della fede.

"La testimonianza di un ragazzo della Comunità Nuovi Orizzonti mi ha scosso nel profondo e mi ha spronato a confessarmi dopo anni." Simone, 35 anni di Monza, racconta come l'incontro con questa realtà a Medjugorje abbia cambiato la sua vita e gli abbia dato il coraggio di lasciare un lavoro logorante.

Giovane si confessa con sacerdote in stola viola durante pellegrinaggio a Medjugorje all'aperto con altri pellegrini

Comunità Nuovi Orizzonti Medjugorje: l'incontro che scuote l'anima

"Non sapevo nemmeno esistesse la Comunità Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante a Medjugorje." Simone ammette la sua totale ignoranza fino al momento dell'incontro durante il pellegrinaggio.

La Comunità Nuovi Orizzonti ha una presenza significativa a Medjugorje, dove accoglie giovani in difficoltà e offre testimonianze di rinascita. Fondata da Chiara Amirante nel 1991, opera per il recupero di ragazzi con problemi di dipendenze e disagio sociale.

"Samuele, la guida di Bianco Viaggi, ci ha organizzato questo incontro speciale. 'Vedrete qualcosa che vi segnerà,' ci aveva detto. E aveva ragione."

"Il ragazzo che ci ha fatto la testimonianza aveva la mia stessa età, 35 anni. Ha raccontato della sua vita prima di Chiara Amirante: droga, alcol, autodistruzione. Poi l'arrivo nella comunità e la rinascita."

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Testimonianze Nuovi Orizzonti: "Parlava con una pace negli occhi mai vista"

"Ciò che mi ha colpito non è stata la drammaticità del passato, ma l'autenticità del presente: parlava con una pace negli occhi che io non avevo mai visto."

Il racconto toccava temi universali: "Ha parlato di quanto costasse ammettere i propri errori, fare il primo passo verso il cambiamento. Mi sono riconosciuto in quelle parole."

"Quando ha detto: 'Il primo passo è stato confessarmi dopo anni di silenzio con Dio,' ho sentito un colpo al cuore. Era esattamente quello che io non riuscivo a fare."

La forza delle testimonianze della Comunità Nuovi Orizzonti sta nell'autenticità: "Non predicava, raccontava. E io vedevo nei suoi occhi la serenità che cercavo."

Confessarsi a Medjugorje: il coraggio dopo anni di silenzio

"Quella sera stessa sono andato a confessarmi. Dopo anni." La decisione presa immediatamente dopo l'incontro con Nuovi Orizzonti.

"Non era solo questione di peccati. Era tutto: il lavoro che mi logorava, le relazioni trascurate, la fede messa da parte. Avevo bisogno di fare pulizia."

Confessarsi a Medjugorje ha un'atmosfera particolare: "Il sacerdote mi ha ascoltato con pazienza infinita. Non mi giudicava, mi aiutava a capire."

"Dopo la confessione ho sentito una leggerezza che non provavo da anni. Come se mi fossi tolto un peso enorme."

Conversione Medjugorje: quando cambia la prospettiva sulla vita

"La confessione mi ha dato una pace interiore che non provavo da anni. Ma soprattutto, una chiarezza nuova su cosa fosse davvero importante."

Simone descrive come la grazia ricevuta attraverso il sacramento abbia trasformato la sua visione: "Prima tutto ruotava intorno al guadagno, al successo apparente. Dopo Medjugorje ho capito che stavo sprecando la mia vita."

"Non è stata la confessione a dirmi di cambiare lavoro. È stata la conversione del cuore a farmi vedere che meritavo di essere felice."

"Lavoravo in un ambiente tossico, guadagnavo bene ma ero infelice. Con la pace ricevuta dalla confessione, ho trovato il coraggio di dire basta."

"Ora guadagno meno, ma sono felice. Ho trovato impiego in una cooperativa sociale. La differenza è che ora lavoro per qualcosa in cui credo."

Chiara Amirante Nuovi Orizzonti: quando la rinascita ispira il cambiamento

"Ho approfondito la conoscenza di Chiara Amirante dopo il pellegrinaggio. Leggendo la sua storia ho capito che quello che avevo visto non era casuale."

La presenza di Nuovi Orizzonti a Medjugorje si inserisce perfettamente nel messaggio di conversione: "I messaggi della Madonna parlano di cambiamento di vita. Nuovi Orizzonti ne è la prova vivente."

"Partecipo alle conferenze quando Chiara Amirante viene al Nord. È incredibile vedere quante vite sono state trasformate."

"Quello che mi ha colpito di Nuovi Orizzonti è che non parlano solo ai tossicodipendenti. Parlano a tutti noi che ci siamo persi, che abbiamo bisogno di ritrovare il senso."

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Confessione Medjugorje effetti: testimonianza di vita nuova

"I miei amici all'inizio pensavano fossi impazzito: 'Simone, lasci un lavoro sicuro per cosa?' Ma ora vedono che sono più sereno."

Il cambiamento è stato graduale: "Nei primi giorni continuavo a pensare alle parole di quel ragazzo. Poi ho iniziato a pregare di più, a confessarmi regolarmente."

"Quando ricominci a confessarti e a confrontarti onestamente con te stesso, capisci cosa è veramente importante."

"Quel ragazzo mi ha fatto capire che si può ricominciare a qualsiasi età. Avevo 35 anni e pensavo fosse troppo tardi. Mi sbagliavo."

Simone è diventato testimone del cambiamento: "Quando racconto la mia storia, vedo negli occhi degli amici la stessa scintilla che avevo visto io."


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"Ho pianto quando ho toccato la statua. La Madonna mi ha consolato come farebbe una madre." Alfonso, 65 anni di Napoli, racconta il suo pellegrinaggio al Podbrdo di Medjugorje, la Collina delle Apparizioni dove tutto iniziò il 24 giugno 1981.

Alfonso sale al Podbrdo di Medjugorje con bastone da trekking tra le rocce della Collina delle Apparizioni durante pellegrinaggio

Podbrdo Collina delle Apparizioni Medjugorje: dove la Madonna scelse di apparire

"Annalisa ci ha spiegato una cosa che mi ha colpito: la Madonna ha scelto proprio quella collina rocciosa per apparire ai veggenti." Alfonso scopre che il Podbrdo non è una montagna qualunque, ma il luogo sacro dove la Vergine di Medjugorje iniziò a parlare al mondo.

Il 24 giugno 1981, sei ragazzi del villaggio videro una figura luminosa sulla collina che li chiamava. Era l'inizio delle apparizioni di Medjugorje che continuano ancora oggi.

"Quando Annalisa ci ha raccontato questo, ho capito: non stavo per fare una passeggiata in montagna. Stavo andando a trovare la Madonna nel posto che lei stessa ha scelto."

Il Podbrdo di Medjugorje conserva l'energia spirituale di quel primo incontro. "La guida ci ha detto che molti pellegrini sentono una presenza particolare durante la salita. Io ero scettico, ma curioso."

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"Non conoscevo Bianco Viaggi, ma mia moglie ha insistito"

"A Napoli siamo abituati alle solite agenzie. Bianco Viaggi non mi convinceva." Alfonso ammette la sua iniziale diffidenza, vinta solo dall'insistenza della moglie.

"Lei aveva letto online delle loro guide specializzate nei luoghi mariani. 'Alfonso,' mi ha detto, 'se devi andare dalla Madonna, affidati a chi conosce davvero questi posti.'"

La scelta si è rivelata vincente già dal primo giorno: "Annalisa non era una guida turistica qualunque. Conosceva ogni pietra del Podbrdo, ogni storia delle apparizioni. Ma soprattutto, si vedeva che ci credeva davvero."

Salita Podbrdo Medjugorje: un rosario tra le rocce della Collina delle Apparizioni

"Mi sembrava impossibile arrivare in cima con le mie ginocchia." Alfonso inizia la salita al Podbrdo con le preoccupazioni di sempre, ma Annalisa ha un piano diverso.

"'Alfonso, reciteremo il rosario durante la salita. Ad ogni Ave Maria, un passo. La Madonna ci accompagnerà.'" La strategia della guida trasforma immediatamente la prospettiva: non è più una sfida fisica, ma un cammino di preghiera.

Il gruppo inizia a salire recitando il primo mistero del rosario. "All'inizio ero concentrato sui miei piedi, sulle rocce. Poi la preghiera ha preso il sopravvento."

Annalisa spiega che ogni sasso del Podbrdo è stato calpestato dai veggenti nelle loro salite per pregare. "Stiamo camminando sulle orme di Vicka, di Ivan, di Marija. La Madonna li aspettava qui."

"Ad ogni decina del rosario, Annalisa ci faceva fermare per una breve meditazione sui misteri. Non era più fatica, era preghiera in movimento."

Madonna di Medjugorje Podbrdo: l'incontro sulla Collina delle Apparizioni

"Verso la metà della salita è successo qualcosa di inspiegabile." Alfonso fatica a trovare le parole per descrivere cosa ha provato sul Podbrdo di Medjugorje.

"Stavamo recitando il mistero dell'Annunciazione quando ho sentito... una presenza. Come se qualcuno mi camminasse accanto, ma non vedevo nessuno."

Annalisa gli spiega che molti pellegrini vivono esperienze simili sul Podbrdo: "La Madonna continua ad accogliere chi sale da lei con fede."

"Le ginocchia mi facevano ancora male, ma era come se qualcun altro portasse il peso. Ho iniziato a parlare dentro di me: 'Madonna, sono qui. Aiutami.' E lei mi stava già aiutando."

Il gruppo procede lentamente, intercalando Ave Maria e momenti di silenzio. "Sul Podbrdo il silenzio ha un suono diverso. Si sente la presenza di Maria."

Apparizioni Medjugorje Podbrdo: "La Madonna mi ha consolato come una madre"

"Quando abbiamo raggiunto la croce del Podbrdo, sono scoppiato a piangere." Alfonso descrive l'arrivo sulla vetta della Collina delle Apparizioni con emozione ancora viva.

"Non erano lacrime di fatica o di soddisfazione. Era... consolazione. Come quando da bambino mia madre mi asciugava le lacrime dopo una caduta."

La croce del Podbrdo segna il luogo esatto delle prime apparizioni di Medjugorje. "Annalisa ci ha invitato a toccare la croce e a portare lì le nostre intenzioni. Io ho portato le mie preoccupazioni di anziano: la salute, la paura di essere inutile."

"Mentre toccavo quella croce, ho sentito la Madonna che mi diceva: 'Alfonso, ti vedo, ti amo, ti accompagno.' Non con le orecchie, ma nel cuore."

Il gruppo rimane in preghiera sulla vetta del Podbrdo per venti minuti. "Annalisa ci ha guidato in un rosario di ringraziamento. Ogni Ave Maria era un grazie alla Madonna per averci accolto nella sua casa."

Pellegrinaggio Medjugorje Podbrdo: con il cuore della Collina delle Apparizioni

"Quei cinque giorni hanno cambiato il mio modo di vedere la vita." Alfonso non parla di prestazioni fisiche, ma di una trasformazione interiore nata sul Podbrdo di Medjugorje.

"Quando sono tornato a Napoli, mia moglie mi ha detto: 'Alfonso, hai gli occhi diversi. Più sereni.' Era vero. La Madonna del Podbrdo mi aveva dato una pace che non avevo da anni."

La prima novità è stata la ripresa del rosario quotidiano. "Ogni sera recito almeno una decina pensando al Podbrdo. È come tornare da lei per pochi minuti."

Ma il cambiamento più significativo riguarda il suo rapporto con gli altri anziani: "Ho iniziato a fare volontariato in parrocchia. Accompagno i miei coetanei che hanno bisogno. La Madonna mi ha dato una missione."

Collina delle Apparizioni Medjugorje: la Madonna nella vita quotidiana

"Ora quando affronto una difficoltà, penso alla Madonna del Podbrdo che mi ha sostenuto passo dopo passo." Alfonso ha trovato nella sua esperienza mariana una fonte continua di forza.

"Non si tratta di motivazione o di coraggio. È consolazione. Quando sai che la Madonna ti vede e ti accompagna, tutto cambia."

L'esperienza del Podbrdo ha trasformato anche il suo modo di pregare: "Prima recitavo il rosario meccanicamente. Ora ogni Ave Maria è un ritorno su quella collina, un nuovo incontro con lei."

Alfonso racconta spesso della sua esperienza agli anziani della parrocchia: "Non parlo della salita fisica. Racconto della Madonna che accoglie, che consola, che dà senso anche alla vecchiaia."

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Madonna di Medjugorje chiama: la Collina delle Apparizioni Podbrdo aspetta

"Se qualcuno mi chiede se vale la pena andare al Podbrdo di Medjugorje, rispondo sempre: la Madonna ti sta aspettando." Alfonso è diventato un testimone spontaneo dell'esperienza mariana.

"Non importa l'età o i problemi fisici. Sul Podbrdo non vai tu dalla Madonna, è lei che viene incontro a te."

La sua testimonianza ha già convinto diversi amici: "Tre coppie della mia parrocchia hanno prenotato il prossimo pellegrinaggio con Bianco Viaggi. Vogliono vivere quello che ho vissuto io."

"La Madonna del Podbrdo aspetta tutti. È una madre, e le madri non fanno distinzioni."


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Bianco Viaggi organizza pellegrinaggi alla Collina delle Apparizioni con guide che conoscono il significato spirituale di ogni passo.

La Madonna ti aspetta nel luogo che ha scelto per parlare al mondo.

Dal 16 al 24 Giugno 2025, nove giorni con la Regina della Pace, veramente, non per modo di dire.

Anche quest’anno la Madonna e’ con noi, ogni giorno appare sulla collina all’alba alle 5 del mattino, nel luogo della prima apparizione, alla veggente Marjia e prega con noi, per noi e accompagna la Novena.

La Novena alla Regina della Pace si prega dal 16 al 24 giugno per prepararci alla festa del 25 giugno, anniversario della prima apparizione della Madonna a Medjugorje nel 1981.
È una preparazione spirituale di 9 giorni che ci conduce verso questo giorno così speciale, quando si celebra la Regina della Pace in tutto il mondo.


"Non Ci Credevo, Poi È Successo Qualcosa di Incredibile"

Ricordo ancora le parole di Anna, una signora di Milano che incontrammo durante un pellegrinaggio nel 2019: "Riccardo, io sono una persona pratica. Lavoro in banca da 30 anni, non sono tipo da visioni o miracoli. Ma quella novena... quella novena mi ha letteralmente cambiato la vita."

Era giugno, faceva un caldo tremendo a Medjugorje, e Anna ci raccontava di come aveva deciso di provare questa "cosa della novena" solo per accontentare la suocera.
Nove giorni di preghiere che, ammetteva con un sorriso incredulo, avevano fatto più di una vita intera di preghiere spente e sterili.

Statua bianca della Regina della Pace a Medjugorje, con sfondo di alberi verdi e cielo sereno.

La Novena che Non Ti Aspetti

La Novena alla Regina della Pace non è quello che immagini.

Non è solo "recitare preghiere" per nove giorni. È qualcosa che succede a livello molto più profondo.

Dal 16 al 24 giugno, migliaia di persone in tutto il mondo vivono un'esperienza che spesso li sorprende.

Cosa Succede Davvero Durante questi 9 Giorni?

A partire da oggi 16 giugno fino al 24 Giugno per nove giorni la veggente Marjia avrà l’apparizione alle 5 del mattino ai piedi della statua della Madonna sul Podbrdo.

Dalle ore 4.30 del mattino, i pellegrini saliranno e pregheranno sulla collina con lei in attesa della apparizione della Madonna.

Il Cielo si apre e la Madonna scende, porta con sé un fazzoletto di Paradiso e si fa così vicina da apparire.

Chi sarà a Medjugorje per l’Anniversario (noi saremo in pellegrinaggio a Medjugorje in questi giorni, vedi le date pellegrinaggio a Medjugorje vedi le date >> ) preghiera con la veggente là.

Da casa anche potrai pregare e ricevere le grazie che vengono in questi giorni solenni.

Magari il primo giorno molti iniziano scettici o per senso del dovere. Il terzo giorno qualcosa cambia. Al settimo giorno non vogliono più smettere. Al nono giorno capiscono che è solo l'inizio.

"Ma Io Non Sono Bravo a Pregare..."

Se stai pensando questo, sei in buona compagnia. Marco, un autotrasportatore, ci confessò: "Le prime volte mi addormentavo durante il rosario. Poi ho capito che non devi essere perfetto. Devi solo iniziare."

Come spesso dico: "L'umiltà è il fondamento della preghiera. Spesso sono più vere le preghiere con il cuore, senza parole, piuttosto che quelle piene di parole ma senza cuore."

La "ricetta" è più semplice di quello che pensi:

Struttura di ogni giorno:

Il "Segreto" che Nessuno Ti Dice

La cosa più importante non è recitare tutto perfettamente. È il mettersi lì ogni giorno per nove giorni consecutivi. È questa costanza che, per qualche motivo misterioso, apre qualcosa dentro di noi.

Come ha detto la Madonna stessa: "Cari figli, il Rosario mi è particolarmente caro perché attraverso di esso voi mi aprite il cuore e io posso aiutarvi."

Ma c'è un segreto ancora più grande: "Maria, Madre di Gesù, pensaci tu!" - questa semplice invocazione può sostituire tutte le preghiere che non riusciamo a dire. È l'abbandono più bello che possiamo fare.


Primo Giorno - 16 Giugno: Preghiamo per i Veggenti

Intenzione: Oggi preghiamo per i veggenti di Medjugorje, per la loro missione e la testimonianza che danno dei messaggi della Regina della Pace.

Preghiera alla Regina della Pace

Madre di Dio e madre nostra Maria, Regina della Pace! Sei venuta in mezzo a noi per guidarci a Dio. Impetra per noi, da Lui la grazia affinché, sul tuo esempio, anche noi possiamo non solo dire: "Avvenga di me secondo la Tua Parola", ma anche metterla in pratica. Nelle Tue mani mettiamo le nostre mani perché attraverso le nostre miserie e difficoltà ci possa accompagnare fino a Lui. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Veni Creator Spiritus

Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli. Amen.

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi vi ringrazio perché vivete e testimoniate con la vostra vita i miei messaggi. Figlioli, siate forti e pregate perché la vostra preghiera vi dia forza e gioia. Solo così ciascuno di voi sarà mio ed io lo guiderò sulla strada della salvezza. Figlioli, pregate e testimoniate con la vostra vita la mia presenza qui. Che ogni giorno sia per voi una gioiosa testimonianza dell'amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." (25 giugno 1999)

Riflessione

La preghiera è l'elevazione dell'anima a Dio. Da dove partiamo pregando? Dall'altezza del nostro orgoglio o "dal profondo" di un cuore umile e contrito? L'umiltà è il fondamento della preghiera. Come dice San Paolo: "Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare" (Rm 8,26). L'umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario 

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Signore, tu inviti tutti noi cristiani ad essere testimoni sinceri della tua vita e del tuo amore. Oggi ti ringraziamo in modo particolare per i veggenti, per la loro missione e la testimonianza che danno dei messaggi della Regina della Pace. Ti offriamo tutti i loro bisogni e ti preghiamo per ognuno di loro, affinché tu sia loro vicino e li aiuti a crescere nell'esperienza della tua Forza. Ti preghiamo perché attraverso una più profonda ed umile preghiera tu li possa guidare verso una sincera testimonianza della presenza della Madonna in questo luogo. Amen.

Abbiamo già saputo da Medjugorje quanto Marjia ha raccontato stamane:

"Durante l'apparizione, ho raccomandato alla Madonna tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutto quello che abbiamo nel cuore. 
In modo speciale tutti quelli che sono malati nell'anima e nel corpo. 
La Madonna ha pregato a lungo per la pace, la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero.
Ci ha benedetto tutti ed è andata in paradiso in pace."
16 giugno 2025, Marjia veggente lascia questo pensiero dopo l'apparizione. 


Secondo Giorno - 17 Giugno: Preghiamo per i Sacerdoti

Intenzione: Preghiamo per i sacerdoti che offrono il loro servizio nel santuario di Medjugorje.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno....)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno....)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi sono con voi in un modo speciale e vi porto la mia benedizione materna della pace. Io prego per voi e intercedo per voi presso Dio affinché capiate che ognuno di voi è portatore di pace. Non potete avere la pace se il vostro cuore non è in pace con Dio. Per questo, figlioli, pregate, pregate, pregate perché la preghiera è il fondamento della vostra pace. Aprite il vostro cuore e date del tempo al Signore, che Lui sia il vostro amico. Quando si crea una vera amicizia con Dio, nessuna tempesta può distruggerla. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1997)

Riflessione

"Se tu conoscessi il dono di Dio" (Gv 4,10). La meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni essere umano. Gesù ha sete; la sua domanda sale dalle profondità di Dio che ci desidera. La nostra preghiera è paradossalmente una risposta alla sete di Dio.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Signore, Tu sei la sola fonte di vita, l'unico che possa dissetare la nostra sete di amore e di amicizia. Grazie perché nella tua umiltà hai stabilito di darti al tuo popolo nella S. Messa, nei sacramenti e nella benedizione, attraverso la persona del sacerdote. Oggi chiediamo la tua benedizione su tutti i sacerdoti che svolgono il loro ministero in questo santuario della Regina della Pace, affinché possano sempre più scoprire la forza della fede per mezzo della quale concederai loro tutto ciò che ti chiederanno e perché diventino dei veri portatori di pace. Amen.


"Durante l'apparizione, ho raccomandato tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutto ciò che abbiamo nel cuore alla Madonna.
La Madonna ci ha guardato e ha pregato per noi.
In modo speciale, ha pregato per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero.
Ci ha benedetti tutti con il segno della croce ed è andata in Paradiso!"
17 giugno 2025, Marjia, la veggente, ha lasciato questo pensiero dopo l'apparizione.


Terzo Giorno - 18 Giugno: Preghiamo per tutti i Parrocchiani

Intenzione: Preghiamo per tutti i parrocchiani di Medjugorje e per tutte le comunità parrocchiali del mondo.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi vi ringrazio per tutti i sacrifici che mi avete offerto in questi giorni. Figlioli, vi invito ad aprirvi a me e a decidervi per la conversione. I vostri cuori, figlioli, non sono completamente aperti a me, per questo vi invito di nuovo ad aprirvi alla preghiera, perché lo Spirito Santo vi aiuti nella preghiera affinché i vostri cuori diventino di carne e non di pietra. Figlioli, grazie per avere risposto alla mia chiamata e per avere deciso di camminare con me verso la santità." (25 giugno 1996)

Riflessione

Da dove viene la preghiera dell'uomo? Qualunque sia il linguaggio della preghiera (gesti e parole), è tutto l'uomo che prega. Ma per indicare il luogo dal quale sgorga la preghiera, la Scrittura parla del cuore (più di mille volte). È il cuore che prega. Se esso è lontano da Dio, l'espressione della preghiera è vana.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Grazie Signore per il tuo amore, grazie per l'invito a rimanere in te per portare molto frutto. Grazie perché hai scelto in modo particolare questa parrocchia, dandole tua Madre, la Regina della Pace, la quale da questo luogo invita il mondo alla pace e alla riconciliazione, e alla conversione per mezzo di un rinnovato digiuno e preghiera. Oggi ti preghiamo, Signore, affinché Tu renda questa parrocchia un segno ancora più visibile del Regno di Dio e aiuti i parrocchiani ad essere frutti gioiosi e santi della presenza della Madonna. Amen.

"Ho raccomandato alla Madonna tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutto ciò che abbiamo nel cuore e tutte le persone che non potevano venire qui ma sono nelle nostre preghiere.
In modo speciale, ho chiesto alla Madonna di intercedere davanti a suo figlio Gesù per la pace nei nostri cuori, per la pace nelle nostre famiglie e per la pace nel mondo intero.
La Madonna ha pregato per noi a lungo, ci ha benedetto tutti con il segno della croce ed è andata in Paradiso!
Vi incoraggio, che in questi giorni siano giorni di preghiera per la pace, perché la Madonna ci chiede di pregare per la pace.
Pregate, non solo qui quando venite sulla Collina delle Apparizione, ma durante tutto il giorno! "
18 giugno 2025, la veggente Marjia si riferisce così dopo l'apparizione. 


Quarto Giorno - 19 Giugno: Preghiamo per i Responsabili nella Chiesa

Intenzione: Preghiamo per tutti i responsabili nella Chiesa: Papa, vescovi, sacerdoti e tutti coloro che hanno responsabilità pastorali.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi sono felice di vedervi in così gran numero, che avete risposto e che siete venuti per vivere i miei messaggi. Vi invito, figlioli, ad essere i miei gioiosi portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace, affinché quanto prima regni un tempo di pace, che il mio cuore attende con impazienza. Io vi sono vicina, figlioli, e intercedo davanti all'altissimo per ognuno di voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1995)

Riflessione

Il cuore è la dimora dove sto, dove abito. È il nostro centro nascosto, irraggiungibile dalla nostra ragione e dagli altri; solo lo Spirito di Dio può scrutarlo e conoscerlo. È il luogo della decisione, che sta nel più profondo delle nostre facoltà psichiche. È il luogo della verità, là dove scegliamo la vita o la morte. È il luogo dell'incontro e dell'Alleanza.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Grazie Signore perché ci hai dato la Chiesa per Madre e Sposa, affinché, nel nostro cammino terreno verso Te, ci guidi sulla strada della luce. Grazie perché in essa noi siamo tutti fratelli e sorelle e membri dello stesso corpo mistico. Ti preghiamo oggi per tutti quelli che ne sono a capo, affinché possano continuamente rinnovare la loro alleanza con Te, unico e vero Capo, per divenire fedeli e gioiosi portatori di pace e di Verità in questo mondo inquieto. Amen.

Ecco le parole di Marija dopo il momento dell’apparizione, oggi 19 giugno 2025.
“Ho raccomandato alla Madonna tutti noi, tutte le nostre intenzioni, tutto ciò che abbiamo nel cuore. E in modo speciale, tutti coloro che ci hanno chiesto di pregare per loro.
La Madonna ha pregato più a lungo. Ho chiesto alla Madonna di intercedere davanti a Suo Figlio per la pace nei nostri cuori, la pace nelle nostre famiglie e la pace nel mondo intero.
E in modo speciale, ho chiesto alla Madonna di pregare per coloro che ci hanno chiesto preghiere e che sono malati nel corpo e nell’anima.
La Madonna ci ha benedetto tutti con il segno della Croce e poi è andata in Paradiso."


Quinto Giorno - 20 Giugno: Preghiamo per i Pellegrini che hanno visitato Medjugorje

Intenzione: Preghiamo per tutti i pellegrini che hanno visitato Medjugorje e hanno ricevuto grazie speciali.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi sono felice, anche se nel mio cuore c'è ancora un po' di tristezza per tutti coloro che hanno iniziato questo cammino, e poi lo hanno abbandonato. La mia presenza qua è quindi per guidarvi su un nuovo cammino, un cammino di salvezza. Perciò vi invito di giorno in giorno alla conversione; però se non pregate non potete dire che vi convertite. Io prego per voi e intercedo per la pace presso Dio, prima nei vostri cuori, e poi anche intorno a voi: che Dio sia la vostra pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1992)

Riflessione

La preghiera cristiana è una relazione di Alleanza tra Dio e l'uomo in Cristo. È azione di Dio e dell'uomo; sgorga dallo Spirito Santo e da noi, interamente rivolta al Padre, in unione con la volontà umana del Figlio di Dio fatto uomo.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Le nostre vite sono nelle tue mani, Signore. Tu solamente sai quello di cui abbiamo bisogno per la nostra salvezza. Grazie perché qui a Medjugorje tua Madre è venuta proprio per condurci su una nuova strada, la strada della salvezza. Benedici e rafforza tutti coloro che in questo luogo hanno intrapreso questo cammino di conversione e di preghiera. Rafforza la loro fede, speranza e carità affinché non tradiscano mai la loro alleanza con Te. Amen.

Durante l'apparizione, la Madonna ci ha guardati; ho raccomandato tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutto ciò che abbiamo nel cuore, e anche le persone che abbiamo portato qui con noi, che non sono fisicamente presenti, ma che sono spiritualmente con noi nella preghiera. La Madonna ha pregato su di noi a lungo, ci ha guardati e, in modo particolare, Le ho chiesto di intercedere presso Suo Figlio Gesù per la pace nei nostri cuori, la pace nelle nostre famiglie e la pace nel mondo intero. La Madonna ha pregato ancora più a lungo per la pace, ci ha benedetti tutti con il segno della Croce e poi è andata in Paradiso.
La veggente Marjia descrive così l'apparizione del 20 giugno 2025.


Sesto Giorno - 21 Giugno: Preghiamo per i Pellegrini che verranno

Intenzione: Preghiamo per tutti i pellegrini che verranno a Medjugorje e per la loro preparazione spirituale.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Anche oggi gioisco per la vostra presenza qui. Io vi benedico con la mia benedizione materna ed intercedo per ognuno di voi presso Dio. Vi invito nuovamente a vivere i miei messaggi e metterli in pratica nella vostra vita. Sono con voi e vi benedico tutti di giorno in giorno. Cari figli, questi tempi sono particolari, per questo sono con voi, per amarvi e proteggervi, per proteggere i vostri cuori da satana e per avvicinarvi tutti sempre più al cuore del mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1993)

Riflessione

Nella Nuova Alleanza la preghiera è la relazione vivente dei figli di Dio con il loro Padre infinitamente buono, con il Figlio suo Gesù Cristo e con lo Spirito Santo. La grazia del Regno è "l'unione della Santa Trinità tutta intera con lo spirito tutto intero". La vita di preghiera consiste quindi nell'essere abitualmente alla presenza di Dio tre volte Santo e in comunione con lui.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Non siamo stati noi a scegliere Te, Signore, ma Tu hai scelto noi. Solo Tu conosci tutti quei "piccoli" ai quali sarà data la grazia della manifestazione del tuo amore per mezzo di tua Madre qui a Medjugorje. Ti preghiamo per tutti i pellegrini che verranno qui, proteggi il loro cuore da ogni attacco di satana e rendili aperti ad ogni impulso che proviene dal tuo Cuore e da quello di Maria. Amen.

“Durante l'apparizione, quando è arrivata la Madonna, ho raccomandato tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutto ciò che abbiamo nel cuore, e le persone che si sono affidate alle nostre preghiere. In modo speciale, ho pregato la Madonna per la pace, affinché interceda per noi presso suo Figlio Gesù: per la pace nei nostri cuori, per la pace nelle nostre famiglie e per la pace nel mondo intero. La Madonna ci ha guardati tutti, ha pregato a lungo su di noi, ci ha benedetti ed è andata in Cielo!"
Marjia la veggente ha raccontato così l'apparizione di stamane, 21 giugno 2025, Medjugorje.


Settimo Giorno - 22 Giugno: Preghiamo per i Centri di Preghiera

Intenzione: Preghiamo per tutti i centri e i gruppi di preghiera di Medjugorje sparsi nel mondo.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi vi invito all'amore, che è gradito e caro a Dio. Figlioli, l'amore accetta tutto, tutto ciò che è duro e amaro, a motivo di Gesù che è amore. Perciò, cari figli, pregate Dio che venga in vostro aiuto: ma non secondo i vostri desideri, bensì secondo il suo amore! Abbandonatevi a Dio, perché Egli possa guarirvi, consolarvi e perdonarvi tutto ciò che in voi è di impedimento sulla strada dell'amore. Così Dio potrà plasmare la vostra vita e voi crescerete nell'amore. Glorificate Dio, figlioli, con l'inno alla Carità, perché l'amore di Dio possa crescere in voi di giorno in giorno fino alla sua pienezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1988)

Riflessione

Nella preghiera, lo Spirito Santo ci unisce alla Persona del Figlio unigenito, nella sua Umanità glorificata. Per essa ed in essa la nostra preghiera filiale entra in comunione, nella Chiesa, con la Madre di Gesù. Dopo il consenso dato nella fede al momento dell'Annunciazione e mantenuto senza esitazione sotto la croce, la maternità di Maria si estende ora ai fratelli e alle sorelle del Figlio suo.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

L'amore è il segno attraverso il quale si riconoscono coloro che sono tuoi discepoli, Signore. Grazie per ogni risposta d'amore compiuta nella donazione e nel servizio agli altri. Ti preghiamo per ogni membro dei centri e dei gruppi di preghiera di Medjugorje affinché possano con sempre più coraggio e decisione, insieme a tua Madre, manifestare nelle famiglie e nei posti in cui vivono, la strada stretta, la sola che porta verso Te. Aiutali a crescere di giorno in giorno verso la pienezza del tuo amore. Amen.

“Oggi è venuta la Madonna, ci ha guardati tutti e ha iniziato subito a pregare su di noi. Dopo la preghiera, ho chiesto alla Madonna di pregare davanti a suo Figlio Gesù per la pace: nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero. La Madonna ha iniziato a pregare per la pace e ha pregato a lungo nella sua lingua materna, l’aramaico. Ci ha benedetti tutti, ha benedetto tutti gli oggetti religiosi, ha fatto il segno della Croce, una benedizione, ed è salita in Cielo in pace.”
Medjugorje, Marjia la veggente, riferisce oggi 22 giugno 2025


Ottavo Giorno - 23 Giugno: Preghiamo per i Frutti di Medjugorje

Intenzione: Preghiamo per la realizzazione di tutti i frutti e i messaggi di Medjugorje nel mondo.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi nel grande giorno che mi avete regalato, desidero benedire tutti, dirvi che questi giorni in cui sto con voi sono giorni di grazia. Io desidero insegnarvi ed aiutarvi a camminare sulla strada della santità. Ci sono molti che non vogliono sentire i miei messaggi né accettare con serietà quello che io dico, ma per questo invito voi e prego affinché con la vostra vita e nella vita quotidiana testimoniate la mia presenza. Pregate, Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta. Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il messaggio che è per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1991)

Riflessione

Maria è l'Orante perfetta, figura della Chiesa. Quando la preghiamo, con lei aderiamo al Disegno del Padre, che manda il Figlio suo per salvare tutti gli uomini. Come il discepolo amato, prendiamo con noi la Madre di Gesù, diventata la Madre di tutti i viventi. Possiamo pregare con lei e pregarla. La preghiera della Chiesa è come sostenuta dalla preghiera di Maria.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Grazie, o Padre, perché ci hai dato tuo Figlio e sua Madre, affinché neppure uno di quelli che credono in loro e che li ascoltano vada perduto. Grazie perché per Te ogni uomo è importante, perché nella tua misericordia non desideri giudicare nessuno. Ti preghiamo oggi per tutto quello che la Madonna a Medjugorje ti ha chiesto, per ogni grazia che qui, da questo posto si è riversata sul mondo intero, affinché tutto ciò possa generare frutti di santità e servire al tuo piano di salvezza. Amen.

Durante l'apparizione, quando è arrivata la Madonna, le ho offerto tutte le nostre intenzioni, tutti noi presenti, e tutti coloro che si sono affidati alle nostre preghiere. Ho pregato in modo speciale affinché la Madonna interceda presso Suo Figlio Gesù per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero, in modo particolare là dove c'è la guerra. La Madonna ha pregato a lungo su di noi, ha pregato per la pace e, con il segno della croce, ci ha benedetti tutti.
Marjia ci racconta dell'apparizione del 23 giugno 2025.


Nono Giorno - 24 Giugno: Preghiamo per le Intenzioni della Regina della Pace

Intenzione: Preghiamo per tutte le intenzioni particolari della Regina della Pace e per la pace nel mondo.

Preghiera alla Regina della Pace

(Come il primo giorno)

Veni Creator Spiritus

(Come il primo giorno)

Messaggio della Regina della Pace

"Cari figli! Oggi vi ringrazio e desidero invitarvi tutti alla pace del Signore. Desidero che ognuno di voi sperimenti nel proprio cuore quella pace che Dio dà. Oggi voglio benedirvi tutti; vi benedico con la benedizione del Signore. E vi supplico, cari figli, di seguire e di vivere la mia strada. Io vi amo, cari figli; e perciò chissà quante volte vi invito. e vi ringrazio per tutto quello che state facendo secondo le mie intenzioni. Vi supplico, aiutatemi, perché vi possa offrire al Signore e perché vi salvi e vi guidi sulla strada della salvezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 giugno 1987)

Riflessione

La preghiera di Maria ci è rivelata all'aurora della Pienezza dei tempi. Prima dell'Incarnazione del Figlio di Dio e prima dell'effusione dello Spirito Santo, la sua preghiera coopera in una maniera unica al Disegno benevolo del Padre. Colei che l'Onnipotente ha fatto "piena di grazia", risponde con l'offerta di tutto il proprio essere: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". Fiat: questa è la preghiera cristiana, essere interamente per lui, dal momento che egli è interamente per noi.

Recitare: 5 Misteri Gloriosi del Rosario

Recitare: Litanie della Madonna

Preghiera finale

Grazie, o Padre, per il dono della preghiera per mezzo della quale possiamo toccare il tuo cuore; nella quale Tu ti dai a noi e ci insegni a donarci completamente a Te. Ti preghiamo oggi per tutte le intenzioni della Regina della Pace, per tutto ciò che è necessario affinché il mondo intero, attraverso Maria, possa entrare nella tua gloria, nella gloria della Santissima Trinità. Amen.

“Durante l'apparizione, quando è arrivata la Madonna, Le ho presentato tutti noi, tutte le nostre intenzioni e tutte le persone che si erano affidate alle nostre preghiere. Le ho chiesto di benedirci tutti, di benedire tutti gli oggetti religiosi che erano con noi. La Madonna ha pregato su di noi e ci ha benedetti tutti. In modo speciale, ho chiesto alla Madonna di intercedere presso Suo Figlio Gesù per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e in tutto il mondo. La Madonna ha pregato a lungo e alla fine ci ha benedetti tutti con il segno della Croce ed è andata in cielo.”
Mentre ha dato appuntamento al giorno dell'Anniversario a ritornare il 10° giorno, Marjia ha riferito questo, oggi 24 giugno 2025.


"E Dopo? Cosa Succede Quando Finisce?"

Questa è la domanda che ci fanno tutti al nono giorno. La risposta onesta? Succede che vuoi continuare. Non perché diventi un "fanatico religioso", ma perché hai assaporato qualcosa che funziona davvero.

Teresa, una professoressa di Torino, ci scrisse dopo la sua prima novena: "Non so come spiegarlo. È come se avessi trovato un interruttore della serenità che non sapevo di avere. Ora lo uso quando ne ho bisogno."

Quello che Abbiamo Imparato in 20 Anni di Pellegrinaggi

Accompagnando migliaia di persone a Medjugorje, abbiamo notato che chi fa la novena con costanza (non una volta sola, ma la ripete nel tempo) sviluppa una specie di "resilienza spirituale" che li aiuta ad affrontare meglio le difficoltà della vita.

Non è magia. Non è superstizione. È semplicemente il potere della costanza unito a qualcosa di più grande di noi.

Come ho sperimentato in questi anni: "Sono venuto qui per il bisogno di vedere, di toccare, di provare l'evidenza. Ma ho scoperto che la Madonna era già lì, mi stava aspettando. Non dovevo conquistare nulla, dovevo solo aprire il cuore."


Vieni a Medjugorje: Dal Virtuale al Reale

Dopo aver vissuto la novena da casa, moltissimi ci chiedono: "Ma com'è pregare là dove tutto è iniziato?"

La risposta è semplice: è diverso. Non migliore o peggiore della preghiera a casa, ma diverso.
C'è qualcosa nell'aria di Medjugorje che non si può spiegare, solo vivere.

Le Storie Che Ci Portiamo nel Cuore

Giuseppe, 78 anni, vedovo: "Sono venuto qui per accontentare mia figlia. Sono tornato a casa con una pace che non provavo da quando è morta mia moglie."

Silvia, 34 anni, mamma: "Qui ho capito che potevo smettere di sentirmi in colpa per non essere la madre perfetta."

Roberto, 45 anni, imprenditore: "Non ho avuto visioni. Ma ho preso decisioni che rimandavo da anni."

I Nostri Pellegrinaggi Non Sono Vacanze Spirituali

Sono esperienze. Organizziamo tutto perché tu possa concentrarti solo su quello che conta: pregare, riflettere, incontrare persone che stanno facendo il tuo stesso cammino.

"Non Sono Pronto per un Pellegrinaggio"

Quante volte ce lo siamo sentiti dire! La verità è che non si è mai pronti. Si parte. E si scopre strada facendo quello che si stava cercando.

Come racconto sempre: "Nessuno va a Medjugorje per caso. Anche perché pare che nulla nella vita avvenga senza una ragione, ma tutto rientri in un puzzle di cui ogni esperienza è una tessera."


La Conclusione più Bella

Vogliamo chiudere con una riflessione che mi è sempre cara:

"Maria è davvero il perimetro dentro cui il nocciolo di ogni cosa si racchiude.
È il recinto visibile, palpabile, guardabile.
La familiarità con lei rende il cristianesimo un'esperienza, e non una materia scolastica.
Dovremmo con lei ripartire da capo. F
are con lei la strada che ci porta a ciò che siamo ora.
Perché Ella conosce già le salite e le curve di ogni storia.
Ella è la madre e le madri sanno anche solo con presentimento ciò che accade ai propri figli."

Come ho scritto una volta: "La spiritualità in vendita in quel luogo non è a buon mercato, non è in offerta, bensì a caro prezzo. Il caro prezzo del sangue di Cristo e il caro prezzo delle nostre vie dolorose. Il caro prezzo del male che vogliamo vincere nelle nostre vite e il caro prezzo della buona battaglia contro una vita non realizzata."

"Non è un centro commerciale dove ci sono tanti negozi, dove si passeggia e se trovi qualcosa qua e là lo compri, bensì un unico negozio, una boutique dove trovi l'unico pezzo, l'unico articolo da vendere: la tua salvezza che è la tua salute, il tuo star bene."

Non importa se sei già andato a Medjugorje, se vuoi andarci e potrai andarci presto, oppure non ci potrai mai andare; quello che conta è che attraverso questa novena hai già toccato con il cuore quello che migliaia di pellegrini vanno a cercare là.

Ma quello che conta alla fine di questa lettura è pregare anche una sola Ave Maria con me, e dopo aver chiuso gli occhi e pensato alle nostre vite, esclamare:

"Maria, Madre di Gesù, pensaci Tu!"


Come Pregare il Rosario: Guida Pratica per Principianti

"Non so pregare il rosario..." - è la frase che sentiamo più spesso. Tranquillo, è più semplice di quanto pensi!

Cosa Ti Serve

Schema del Rosario Completo

1. Sul Crocifisso: Credo in Dio Padre...

2. Sul primo grano grande: 1 Padre Nostro

3. Sui tre grani piccoli: 3 Ave Maria (per la Fede, Speranza e Carità)

4. Sul secondo grano grande: 1 Gloria al Padre

5. Le cinque decine: Per ogni decina:

I Quattro Misteri del Rosario

Il rosario si prega con misteri diversi a seconda del giorno.
Per la novena usiamo i Misteri Gloriosi, ma ecco tutti e quattro i tipi:

Misteri Gaudiosi (Lunedì e Sabato)

  1. L'Annunciazione - L'angelo annuncia a Maria che sarà la madre di Gesù
  2. La Visitazione - Maria va a trovare sua cugina Elisabetta
  3. La Nascita di Gesù - Gesù nasce a Betlemme
  4. La Presentazione al Tempio - Maria e Giuseppe portano Gesù al tempio
  5. Il Ritrovamento nel Tempio - Gesù dodicenne tra i dottori del tempio

Misteri Luminosi (Giovedì)

  1. Il Battesimo di Gesù - Gesù è battezzato nel fiume Giordano
  2. Le Nozze di Cana - Gesù trasforma l'acqua in vino
  3. L'Annuncio del Regno - Gesù predica e chiama alla conversione
  4. La Trasfigurazione - Gesù si trasfigura sul monte Tabor
  5. L'Istituzione dell'Eucaristia - Gesù istituisce la Messa nell'Ultima Cena

Misteri Dolorosi (Martedì e Venerdì)

  1. L'Agonia nell'Orto - Gesù prega e suda sangue nel Getsemani
  2. La Flagellazione - Gesù è flagellato alla colonna
  3. La Coronazione di Spine - Gesù è coronato di spine
  4. La Via Crucis - Gesù porta la croce al Calvario
  5. La Crocifissione - Gesù muore sulla croce per noi

Misteri Gloriosi (Mercoledì, Domenica e per la Novena)

  1. La Risurrezione di Gesù - Gesù risorge dalla morte
  2. L'Ascensione di Gesù al Cielo - Gesù sale al cielo
  3. La Pentecoste - Lo Spirito Santo scende sugli apostoli
  4. L'Assunzione di Maria - Maria è assunta in cielo in anima e corpo
  5. L'Incoronazione di Maria - Maria è incoronata Regina del Cielo e della Terra

Quando Pregare Quali Misteri

Per la vita quotidiana:

Per la Novena:
Sempre i Misteri Gloriosi (come indicato nel testo di ogni giorno)

Trucchi per Chi Inizia

Le Preghiere del Rosario

Credo: Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Padre Nostro: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria: Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Gloria: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Giaculatoria di Fatima: Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, soprattutto le più bisognose della tua misericordia.

Come diceva sempre mia nonna: "Il rosario più bello è quello fatto con amore, anche se storto."


Litanie della Madonna (Litanie Lauretane)

Le Litanie sono una preghiera antica e bellissima che "elenca" tutti i titoli con cui onoriamo la Madonna.
Si pregano alla fine del rosario.

Testo Completo

Signore, pietà - Signore, pietà Cristo, pietà - Cristo, pietà Signore, pietà - Signore, pietà

Cristo, ascoltaci - Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici - Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio - abbi pietà di noi Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio - abbi pietà di noi Spirito Santo, che sei Dio - abbi pietà di noi Santa Trinità, unico Dio - abbi pietà di noi

Santa Maria - prega per noi Santa Madre di Dio - prega per noi Santa Vergine delle vergini - prega per noi Madre di Cristo - prega per noi Madre della Chiesa - prega per noi Madre della divina grazia - prega per noi Madre purissima - prega per noi Madre castissima - prega per noi Madre sempre vergine - prega per noi Madre immacolata - prega per noi Madre degna d'amore - prega per noi Madre ammirabile - prega per noi Madre del buon consiglio - prega per noi Madre del Creatore - prega per noi Madre del Salvatore - prega per noi Vergine prudentissima - prega per noi Vergine degna di onore - prega per noi Vergine degna di lode - prega per noi Vergine potente - prega per noi Vergine clemente - prega per noi Vergine fedele - prega per noi Specchio della santità divina - prega per noi Sede della Sapienza - prega per noi Causa della nostra lietezza - prega per noi Tempio dello Spirito Santo - prega per noi Tabernacolo dell'eterna gloria - prega per noi Dimora tutta consacrata a Dio - prega per noi Rosa mistica - prega per noi Torre di Davide - prega per noi Torre d'avorio - prega per noi Casa d'oro - prega per noi Arca dell'alleanza - prega per noi Porta del cielo - prega per noi Stella del mattino - prega per noi Salute degli infermi - prega per noi Rifugio dei peccatori - prega per noi Consolatrice degli afflitti - prega per noi Aiuto dei cristiani - prega per noi Regina degli Angeli - prega per noi Regina dei Patriarchi - prega per noi Regina dei Profeti - prega per noi Regina degli Apostoli - prega per noi Regina dei Martiri - prega per noi Regina dei veri cristiani - prega per noi Regina delle Vergini - prega per noi Regina di tutti i Santi - prega per noi Regina concepita senza peccato originale - prega per noi Regina assunta in cielo - prega per noi Regina del santo Rosario - prega per noi Regina della famiglia - prega per noi Regina della pace - prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - ascoltaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - abbi pietà di noi

Prega per noi, santa Madre di Dio - e saremo degni delle promesse di Cristo

Come Usare le Litanie

Ricordati sempre che la preghiera è un battito del cuore, diastole e sistole in sintonia con il Cielo.

 

Immaginate di essere i primi al mondo a pregare un nuovo Santo davanti al suo corpo.
Non è fantasia, è quello che accadrà il 7 settembre 2025 quando noi di Bianco Viaggi saremo ad Assisi nel giorno della canonizzazione di Carlo Acutis.
Un privilegio che ci emoziona profondamente: essere testimoni di un momento che entrerà nella storia della Chiesa.

Fedeli in preghiera davanti al corpo del Beato Carlo Acutis esposto ad Assisi

Andiamo ad Assisi in pellegrinaggio da Francesco, Chiara e Carlo

Il pellegrinaggio che abbiamo pensato dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo ad Assisi non è solo un viaggio,
è un'esperienza che segnerà la vostra vita spirituale.
Francesco, Chiara, Carlo gioiranno in Cielo. Noi sulla terra con loro, per loro.
E canteremo il nostro inno alla santità.

I genitori di Carlo saranno a Roma con il Papa Leone XIV, ma prima passeranno da Assisi per salutare il figlio.

Ma chi sono i genitori di San Carlo Acutis?

Si chiamano Andrea Acutis e Antonia Salzano.
Andrea ha 60 anni ed è originario di Torino, gestisce Vittoria Assicurazioni, mentre Antonia, 58 anni, è originaria di Roma.
Carlo ha anche due fratellini gemelli, Michele e Francesca, nati nel 2010, quattro anni dopo la sua morte.

Un dettaglio emozionante: la madre Antonia ha raccontato di aver avuto visioni di Carlo in sogno,
nel quale le promise che avrebbe avuto altri figli, cosa che si è avverata con la nascita dei gemelli nel 2010,
che hanno seguito l'esempio del fratello sviluppando una grande fede religiosa.

I genitori si dividono solitamente fra Milano, dove gestiscono l'azienda di famiglia,
e Assisi, dove si trova la tomba del figlio.

È straordinario pensare che sono tra i pochissimi genitori nella storia della Chiesa
ad assistere alla canonizzazione del proprio figlio mentre sono ancora in vita.

La Profezia di San Carlo Acutis, un quindicenne

"Voglio essere sepolto ad Assisi".
Carlo lo disse con una determinazione che lasciò stupiti i suoi genitori. Era il 2006, aveva appena 15 anni e stava lottando contro una leucemia fulminante.
Perché proprio Assisi?
La risposta arriva dalle sue stesse parole: "San Francesco mi ha insegnato che si può essere santi anche da giovani".
Non era solo devozione.
Carlo aveva capito qualcosa che sfugge a molti adulti: Assisi non è solo una città, è un simbolo di rinnovamento della Chiesa.
E lui, inconsapevolmente, stava preparando il terreno per diventare il simbolo del rinnovamento digitale della fede.

Chi era San Carlo Acutis, un ragazzo che Programmava Miracoli?

Mentre i suoi coetanei passavano ore sui videogames, Carlo creava qualcosa di rivoluzionario: il primo database mondiale dei miracoli eucaristici.
Ma ecco il dettaglio che nessuno racconta: Carlo non si limitava a catalogare i miracoli, li "debuggava".
Come un vero programmatore, verificava ogni fonte, incrociava le testimonianze, cercava le prove storiche. Trattava i miracoli con la stessa precisione con cui avrebbe trattato un codice informatico.

E non era un secchione chiuso in casa.
Giocava a calcio, andava al cinema, rideva con gli amici.
Aveva persino una PlayStation, ma la differenza stava in un dettaglio rivoluzionario:
ogni mattina, prima della scuola, passava in chiesa per quella che lui chiamava "la connessione più veloce del mondo" - la Messa.

"L'Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo", diceva sempre Carlo.
Ma parlava davvero come un informatico: aveva capito che l'Eucaristia era il protocollo di comunicazione diretta con Dio, senza intermediazioni, senza lag, senza disconnessioni.
Una banda larga spirituale che funzionava sempre, anche quando tutto il resto andava in crash.

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Chi era San Carlo Acutis, un ragazzo con un cuore Straordinario?

A scuola, al liceo classico Leone XIII dei gesuiti a Milano, Carlo era conosciuto per la sua normalità disarmante.
I compagni ricordano un ragazzo sempre disponibile, che aiutava chi aveva difficoltà nei compiti, che non si montava mai la testa nonostante venisse da una famiglia benestante.
Il padre Andrea racconta: "Il suo carattere ha colpito moltissime persone negli anni, ma la maggior parte non è impressionata dalla sua fede.
Bastava il suo sorriso per capire quanto fosse diverso nei rapporti con le persone"
.

Un aneddoto che commuove: Carlo portava sempre con sé una medaglia con da un lato il Sacro Cuore di Gesù e dall'altro la Madonna.
E diceva: "Così Gesù e la Madonna li avrò sempre vicini al mio cuore".
Dopo la Prima Comunione aveva scritto: "Essere sempre unito a Gesù, questo è il mio programma di vita".

La Sofferenza Affrontata con Fede

Quando nell'estate del 2006 arrivò la diagnosi di leucemia fulminante, Carlo accolse la notizia con una serenità che sbalordì medici e familiari.
Ai genitori disse parole che restano scolpite nella memoria:
"Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore,
per il Papa e per la Chiesa,
per non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso"
.

Durante il ricovero in ospedale, non si lamentava mai dei dolori o dei disagi delle terapie.
Al contrario, cercava di mantenere il suo solito sorriso per confortare chi gli stava vicino.
Anche in quelle condizioni, chiedeva di poter ricevere la Comunione quando le sue condizioni lo permettevano.
L'Eucaristia era per lui fonte di conforto e di forza spirituale.

Negli ultimi giorni, consapevole che la fine si stava avvicinando, disse ai genitori:
"Sono contento di morire perché ho vissuto la mia vita senza sprecare neanche un minuto di essa in cose che non piacciono a Dio".
E prima di spirare ripetè:
"Muoio felice perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio".

L'Amore per i Poveri e gli Emarginati

Nonostante venisse da una famiglia agiata, Carlo aveva un cuore particolarmente sensibile verso gli ultimi.
I genitori ricordano come chiedesse loro il permesso
"per acquistare alcune cose per i poveri, come i sacchi a pelo che consegnava di persona ai senza tetto
che dormivano per strada vicino alla nostra casa a Milano"
.

Non si limitava ai sacchi a pelo: comprava contenitori termici per alimenti e thermos,
li riempiva con parte della sua cena, con frutta, biscotti, panini farciti e dolci, poi insieme al domestico di casa, Rajesh,
li portava ai senzatetto che si fermavano vicino all'Arco della Pace
o davanti alla loro parrocchia di Santa Maria Segreta.

A scuola si preoccupava sempre di includere i compagni che venivano emarginati,
regalava i suoi videogiochi ai meno fortunati.
La sua era una carità concreta, quotidiana, vissuta senza fare rumore.

Il Nostro Privilegio Unico: Andare ad Assisi da Carlo Acutis

Dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo vivremo giorni che ricorderemo per sempre.
Prepareremo i cuori nella città di San Francesco,
condivideremo emozioni e speranze,
e poi - mentre a Roma si celebra ufficialmente la canonizzazione -
vivremo l'emozione di essere i primi pellegrini al mondo
a pregare San Carlo Acutis davanti al suo corpo.

Il 7 settembre, nell'istante esatto in cui Leone XIV a Roma dirà "Santo",
noi ad Assisi potremo dire per la prima volta nella storia:
"San Carlo Acutis, prega per noi",
guardando il volto sereno di questo ragazzo in jeans che ha raggiunto il Paradiso.

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La Rivelazione che Sconvolse i Genitori

Un aneddoto che pochi conoscono.
Quando Carlo era in ospedale, negli ultimi giorni della sua vita, chiese alla madre di portargli il laptop.
I genitori pensarono volesse giocare o distrarsi. Invece, Carlo stava completando il suo ultimo progetto:
un algoritmo per calcolare il tempo risparmiato nell'adorazione eucaristica
.

La sua teoria? "Mamma, un'ora di adorazione vale come mille ore di preghiera normale. È come avere un processore più veloce per comunicare con Dio".
I medici rimasero sbalorditi da questa lucidità in un momento così drammatico.
Ma per Carlo era logico: stava ottimizzando anche la sua preparazione al Paradiso.

Il Mistero del Codice Segreto

Dopo la morte di Carlo, i genitori trovarono nel suo computer un file criptato che non riuscivano ad aprire.
La password era un enigma.
Ci vollero mesi prima che sua madre, Antonia, intuisse: la password era "EUCARISTIA123" - semplice come Carlo, profonda come la sua fede.

Il file conteneva qualcosa di incredibile: Carlo aveva progettato un'app per smartphone che avrebbe dovuto aiutare i giovani a trovare le chiese con adorazione eucaristica perpetua in tutto il mondo.
Un "Google Maps della spiritualità" che anticipava di vent'anni le app religiose di oggi.

Il progetto, rimasto incompiuto, è ora custodito dai suoi genitori come una reliquia digitale.

Il Miracolo di San Carlo Acutis che Stupì il Brasile (e la Scienza)

Campo Grande, Brasile, 2013. Il piccolo Mattheus Vieira nasce con una malformazione così rara
che i medici si arrendono: "Non possiamo operarlo, è troppo rischioso".

La madre, disperata, sente parlare di Carlo Acutis.
Non è ancora beato, è solo un ragazzo morto da pochi anni
di cui si sussurra la santità.

Ma ecco il dettaglio che rende tutto ancora più straordinario:
la madre di Mattheus era una scienziata,
ricercatrice in biochimica.
Una donna di fede, sì, ma anche di rigore scientifico.
Quando iniziò a pregare Carlo, documentò tutto con precisione maniacale: cartelle cliniche, referti, testimonianze video.

La famiglia inizia a pregare.
Il parroco espone una reliquia di Carlo.
Tutta la comunità si unisce in preghiera.
E accade l'impossibile:
Mattheus guarisce completamente,
senza alcun intervento medico.
Ma non è tutto qui.

Il vero colpo di scena arriva dopo:
i medici, increduli, sottopongono Mattheus a una serie di esami approfonditi.
Non solo la malformazione è sparita,
ma il pancreas del bambino risulta perfetto,
come se fosse stato "riprogrammato" da zero
.
Un chirurgo dell'equipe medica disse:
"È come se qualcuno avesse riscritto il codice genetico del bambino".

Quella parola - "codice" - fece venire i brividi ai genitori di Carlo
quando ne vennero a conoscenza.
Il loro figlio programmatore
aveva davvero "debuggato" il pancreas di Mattheus?

Il Secondo Miracolo di San Carlo Acutis: La Guarigione di Valeria Valverde

Il secondo miracolo riconosciuto dalla Chiesa è avvenuto nel 2022.
Valeria Valverde, una giovane di 21 anni nata in Costa Rica
e studentessa a Firenze dal 2018, il 2 luglio 2022 ha subito un gravissimo trauma cranico
cadendo dalla bicicletta nel centro storico di Firenze.

Trasferita all'ospedale di Careggi,
le viene diagnosticato un trauma cranico molto grave che richiede un intervento di craniotomia
con asportazione dell'osso occipitale destro per diminuire la pressione.
Le speranze di vita sono azzerate.

Sei giorni dopo l'incidente, la madre Liliana decide di andare ad Assisi per raccomandare la figlia a Carlo Acutis.
Passa tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba nel Santuario della Spogliazione.
In serata riceve una telefonata dall'ospedale che la informa del miglioramento improvviso
e inspiegabile della figlia: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente.

Il giorno dopo Valeria riprende a muoversi e parzialmente a parlare.
La TAC evidenzia la scomparsa dell'emorragia
e, nonostante fosse prevista una lunga terapia riabilitativa,
Valeria si riprende in poco tempo.

A settembre 2022, appena due mesi dopo l'incidente,
Valeria insieme alla madre torna ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo
e ringraziare per il miracolo ricevuto.
I medici non riescono a spiegare la guarigione completa e rapidissima,
che ha superato tutti i passaggi di verifica ecclesiastica in modo unanime.

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Il Corpo che Emoziona il Mondo: San Carlo Acutis ad Assisi

Ma parliamo di quello che rende unico il nostro pellegrinaggio ad Assisi.
la possibilità di pregare davanti al corpo visibile di Carlo Acutis.
Dal 6 aprile 2019,
le sue spoglie riposano nel Santuario della Spogliazione ad Assisi,
in un sarcofago speciale progettato dall'artista Eraldo Marini.

Ecco il particolare che commuove tutti i pellegrini:
Carlo è vestito come un ragazzo qualunque.
Indossa jeans, felpa e scarpe da ginnastica.
"Per la prima volta nella storia si vedrà un beato vestito in jeans e scarpe da ginnastica",
aveva dichiarato il vescovo Sorrentino.
Non è questo straordinario?
Un santo che riposa per l'eternità con l'abbigliamento di tutti i giorni,
simbolo di una santità accessibile a ogni giovane.

Il corpo, come precisato dalle autorità ecclesiastiche, non è incorrotto ma è stato trattato con tecniche di conservazione simili a quelle usate per Padre Pio.
Il volto è coperto da una maschera di silicone che riproduce fedelmente le sue sembianze,
permettendo ai fedeli di vedere il ragazzo che era:
un sorriso sereno, quasi addormentato, che sembra dire a tutti i visitatori "la santità è possibile".

Il sarcofago stesso è un'opera d'arte: realizzato in pietra bianca, si "stacca" simbolicamente da terra come se stesse ascendendo al cielo.
Attraverso una lastra di vetro trasparente nella parte superiore, i pellegrini possono vedere Carlo,
mentre sul vetro frontale è inciso il simbolo dell'Eucaristia, tanto cara al santo.

Il Santuario della Spogliazione: Perché Proprio Qui?

Il Santuario della Spogliazione non è un luogo scelto a caso.
È qui che San Francesco, davanti al vescovo e al padre,
si spogliò di tutti i beni terreni per abbracciare la povertà.
Carlo, figlio di una famiglia benestante milanese, aveva capito profondamente questo messaggio:
la vera ricchezza non sono i soldi o la tecnologia, ma la capacità di donare se stessi completamente a Dio.

Dal 1° giugno 2022, su decisione del vescovo Domenico Sorrentino,
la tomba di Carlo resta permanentemente aperta.
Questo significa che ogni giorno dell'anno, dalle 8 alle 18 (o alle 22 d'estate),
i pellegrini possono sostare in preghiera davanti al corpo del beato.
Solo il martedì il santuario chiude dalle 12:30 alle 16.

Oltre 150.000 pellegrini da tutto il mondo hanno già visitato la tomba di Carlo.
Giovani di ogni continente arrivano ad Assisi per toccare con mano una santità moderna, per parlare con un coetaneo che ha raggiunto il Paradiso a soli 15 anni.

Le Reliquie di Carlo: Distribuite nel Mondo

Un particolare affascinante: il cuore di Carlo è conservato separatamente
nella cattedrale di San Rufino ad Assisi, n
ell'altare dedicato al Santo inaugurato
il 16 ottobre 2022.
Ciocche dei suoi capelli sono custodite c
ome reliquie in diverse parti del mondo:
a Malta nell'isola di Gozo,
ad Alife presso il santuario della Madonna della Grazia,
a Roma nella parrocchia di San Tommaso Apostolo,
e a Benevento nella parrocchia di San Gennaro.

Durante il nostro pellegrinaggio,
avremo l'opportunità di venerare non solo il corpo di Carlo,
ma anche la reliquia del suo cuore, simbolo dell'amore totale per Cristo
che ha caratterizzato la sua breve ma intensa vita.

Il 7 Settembre: Storia in Diretta - Roma e Assisi Unite

Domenica 7 settembre 2025 non sarà una domenica qualunque.
A Roma, Leone XIV celebrerà la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati insieme - due giovani santi di epoche diverse ma uniti dalla stessa passione per Cristo.

Ma noi avremo un privilegio ancora più grande:
mentre a Roma si celebra ufficialmente la canonizzazione,
noi saremo ad Assisi
, nella città dove Carlo riposa, davanti al suo corpo nel Santuario della Spogliazione.
Immaginate l'emozione: nel momento esatto in cui Leone XIV pronuncerà le parole della canonizzazione a Roma,
noi saremo i primi al mondo a pregare "San Carlo Acutis, prega per noi" davanti alle sue spoglie mortali.

Sarà un momento di comunione spirituale unico:
la Chiesa universale a Roma che proclama la santità,
e noi pellegrini ad Assisi che vivremo in diretta questo momento storico
nel luogo dove Carlo ha scelto di riposare.


Vuoi essere tra i primi a pregare San Carlo Acutis davanti al suo corpo visibile?
I posti dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo ad Assisi
Contattaci subito per vivere questo momento storico ad Assisi,
nella città dove Carlo riposa nel Santuario della Spogliazione, vestito come un ragazzo qualunque ma con il cuore di un santo.

Vi racconto una storia che non avete mai sentito. Una storia che inizia con un autista di nome Fiorenzo e una parrocchia dell'astigiano nel 2007, ma che affonda le radici in quel pomeriggio del 24 giugno 1981 quando tutto cambiò per sempre.

Anniversario apparizioni Medjugorje: migliaia di pellegrini alla Chiesa di San Giacomo vista dall'alto

Il Mio Primo Pellegrinaggio: Fiorenzo e la Lezione che Mi Cambiò la Vita

Era il 2007. Io e Annalisa – sì, avevamo già lo stesso cognome da sempre, cosa che faceva sorridere tutti – organizzammo il nostro primo pellegrinaggio a Medjugorje. Con la nostra parrocchia e un autista che si chiamava Fiorenzo, a cui eravamo particolarmente legati per amicizie di famiglia.

Ricordo ancora le sue parole durante quella prima notte nei Balcani: "Riccardo, tu non lo sai ancora, ma questo posto ti cambierà. Non è come gli altri. Qui succede qualcosa che i libri non possono spiegare."

Fiorenzo aveva ragione. Da quel primo viaggio ne sono scaturiti centinaia. Oggi organizziamo 150 pellegrinaggi all'anno e abbiamo accompagnato centinaia di migliaia di pellegrini. Ma tutto è iniziato quella sera, ascoltando Fiorenzo che mi raccontava dettagli che non si trovano in nessuna guida turistica.

24 Giugno 1981: Quello Che Nessuno Vi Ha Mai Raccontato

Ore 16:00 - La Passeggiata Che Cambiò il Mondo

Ivanka Ivanković, 15 anni, e Mirjana Dragičević, 16 anni. Due amiche che stavano semplicemente passeggiando ai piedi di una collina che si chiamava Podbrdo, nel monte Crnica. Una di quelle passeggiate estive senza scopo, come ne fanno tutti i ragazzi di 15 anni.

Ma ecco il particolare che mi ha sempre colpito: Ivanka vide per prima. "Guarda, la Gospa!" gridò all'amica. Non disse "una donna" o "una figura". Disse proprio "la Gospa" - la Madonna in croato. Come poteva saperlo?

Questo dettaglio me lo raccontò proprio Vicka durante uno dei nostri pellegrinaggi. Era il 2012, ricordo perfettamente. Eravamo seduti nel cortile della sua casa e lei mi disse: "Riccardo, voi guide non capite. Ivanka sapeva già. Non si impara a riconoscere la Madonna. O la riconosci o non la riconosci."

Ore 18:30 - Il Ritorno che Fece la Storia

Spaventate, le due ragazze erano fuggite. Ma qualcosa le richiamò. Tornarono con Vicka Ivanković, cugina di Ivanka. E qui successe l'impensabile: la videro di nuovo. Questa volta con un bambino in braccio.

Il particolare che nessuno racconta? Nessuna delle tre riuscì a dormire quella notte. Non per la paura, ma per qualcosa di diverso. Vicka me lo descrisse così: "Era come se il cuore volesse uscire dal petto, ma non di paura. Di... come dire... di nostalgia. Come quando tua madre va via e tu la vuoi rivedere subito."

25 Giugno 1981: Il Giorno Che la Madonna Scelse

Il Gruppo Si Completa

Il 25 giugno tornano sulla collina, ma questa volta non sono più sole. Con loro ci sono Marija Pavlović (16 anni), cugina di Mirjana, Jakov Čolo (10 anni) e Ivan Dragičević (16 anni).

E qui c'è un mistero che ho scoperto solo dopo anni di pellegrinaggi: perché mancavano Ivan Ivanković e Milka Pavlović? Erano presenti il primo giorno, ma il 25 giugno no.

La risposta me la diede Jakov in persona nel 2015: "Milka doveva aiutare a casa. Ivan Ivanković... beh, lui disse che aveva paura. La Madonna sceglie, Riccardo. Non tutti sono chiamati."

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Le Prime Parole che Fecero Tremare il Mondo

La Madonna parlò. E le sue prime parole furono per Ivanka, che aveva perso la madre pochi mesi prima. Un colloquio privato di cui si sa poco, ma che commosse tutti i presenti.

Poi arrivarono le parole che ancora oggi mi fanno venire i brividi quando le sento recitare dai pellegrini sulla collina: "Pace, pace, pace - solo pace! La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!"

Ma sapete cosa mi ha raccontato Marija? Dietro la Madonna c'era una croce. Una grande croce luminosa. "La pace costa sempre, Riccardo. Costa la croce. Ecco perché La vedevo con la croce dietro."

Il Mistero del 26 Giugno: La Dottoressa Incredula e il Primo Miracolo

Il Fatto che Cambiò Tutto

Il terzo giorno successe qualcosa di straordinario. Una dottoressa, che era stata chiamata per verificare se i ragazzi fossero "normali", assistette all'apparizione. Non credeva. Era comunista, atea convinta.

Durante l'estasi, i veggenti le indicarono di toccare la Madonna. La dottoressa stese la mano dove le indicavano e... sentì qualcosa. Un brivido che l'attraversò completamente.

Quelle parole risuonano ancora oggi: "Qui c'è qualcosa di strano!"

Il Primo Miracolo Documentato

Ma quello stesso giorno accadde il primo miracolo ufficiale. I genitori di Danijel Šetka, un bambino malato, lo portarono dai veggenti chiedendo la guarigione. La Madonna diede una condizione precisa: "Che i genitori preghino, digiunino e credano fermamente."

Il bambino guarì istantaneamente.

Marija me lo raccontò durante un nostro pellegrinaggio nel 2018: "Riccardo, quel giorno capimmo che la Madonna non era venuta solo per noi sei. Era venuta per tutti. Per i malati, per chi soffre, per chi non crede ancora."

Questa dottoressa non si convertì subito. Ma quella frase segnò l'inizio di qualcosa di più grande: il primo riconoscimento "scientifico" che lì stava accadendo qualcosa di inspiegabile.

27-29 Giugno 1981: I Messaggi che Fondarono Tutto

Le Parole che Nessuno Si Aspettava

Il 27 giugno, Vicka fece una domanda alla Madonna che mi ha sempre fatto sorridere: "Preferisci la preghiera o i canti?"

La risposta della Regina della Pace fu semplice e profonda: "Entrambi: pregate e cantate."

Ecco, questo è il tipico approccio di Vicka. Domande dirette, pratiche. E la Madonna rispondeva sempre con quella semplicità che spiazza.

Quello stesso giorno diede anche un messaggio per i francescani della parrocchia di San Giacomo: "Che i frati siano saldi nella fede e proteggano la fede del popolo."

Il Messaggio del 28 Giugno: La Prima Catechesi

"Che il popolo creda e perseveri nella fede."

Sembra semplice, vero? Ma Jakov me lo spiegò una volta così: "Riccardo, la Madonna non dice 'che creda'. Dice 'che perseveri'. Iniziare è facile. Continuare è la vera prova."

29 Giugno: L'Unità della Fede

"Non c'è che un solo Dio e una sola fede. Credete fermamente e non abbiate paura!"

Questo messaggio arrivò in piena Jugoslavia comunista. Parlare di "un solo Dio" era già un atto rivoluzionario. Ma dire "non abbiate paura" in un regime che governava attraverso la paura... quello era puro coraggio divino.

30 Giugno 1981: Il Test che Confermò l'Autenticità

Il Tranello che Rivelò la Verità

Il settimo giorno, due ragazze proposero ai veggenti di fare una gita in macchina. Era un tranello: volevano allontanarli dalla collina per vedere se l'apparizione sarebbe avvenuta comunque.

I veggenti accettarono, ignari del piano. Ma alle 18:00, l'ora consueta dell'apparizione, si fermarono di colpo. Nel mezzo della strada. La Madonna era apparsa nella macchina.

Questo episodio mi ha sempre affascinato perché dimostra una cosa fondamentale: le apparizioni non dipendevano dal luogo, né dal desiderio dei veggenti, né dalle preghiere del popolo. Dipendevano solo dalla volontà di Colei che appariva.

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I Primi Messaggi che Cambiarono il Mondo: Luglio 1981

3 Luglio: Il Credo che Apre il Cuore

"Prima dei sette Pater Ave Gloria pregate sempre il Credo."

Mi ha sempre colpito questo messaggio. Perché iniziare con il Credo? Ivan me lo spiegò così: "Riccardo, se non sai in cosa credi, le preghiere diventano solo parole. Il Credo ti ricorda chi sei e a Chi stai parlando."

13 Luglio: Il Pianto della Madonna

Questo è il messaggio che mi spezza sempre il cuore. La Madonna apparve piangendo e disse: "Avete dimenticato la Bibbia!"

Marija me lo raccontò con gli occhi lucidi: "Non era un rimprovero arrabbiato, Riccardo. Era il pianto di una mamma che vede i figli allontanarsi dalla verità. Quel giorno capimmo che la Madonna soffre per noi."

19 Luglio: La Profezia del Segno

"Anche quando sulla collina lascerò il segno che vi ho promesso, molti non crederanno. Verranno sulla collina, si inginocchieranno, ma non crederanno. È ora il tempo di convertirsi e fare penitenza!"

Questo messaggio mi ha sempre fatto riflettere. La Madonna prometteva un segno visibile, ma avvertiva che non sarebbe bastato. Il vero segno è la conversione del cuore.

I Messaggi che Toccano l'Anima: Estate 1981

16 Agosto: La Preghiera del Cuore

"Pregate col cuore! Per questo, prima di iniziare a pregare, chiedete perdono e perdonate a vostra volta."

Questo messaggio lo faccio sempre leggere ai nostri pellegrini prima di salire al Podbrdo. Non si può pregare con il rancore nel cuore. È impossibile.

29 Agosto: La Croce dell'Amore

Un messaggio che mi ha sempre colpito per la sua durezza e la sua verità:

"Mi domandate di quella donna che vorrebbe lasciare il marito perché la fa soffrire. Io dico: resti con lui e accetti la sofferenza. Anche Gesù ha sofferto."

La Madonna non promette una vita facile. Promette una vita con significato. La differenza è enorme.

8 Settembre: La Gioia che Trasforma

"Non abbiate paura! Desidero che siate colmi di gioia e che la gioia si legga sul vostro volto!"

Ho visto questo messaggio trasformare migliaia di pellegrini. La vera gioia cristiana non dipende dalle circostanze. È una scelta quotidiana di fiducia.

Perché il 25 Giugno? La Richiesta della Madonna

La Scelta che Nessuno Si Aspettava

Il 2 febbraio 1982, la Madonna fece una richiesta precisa: "Vorrei che la festa in onore della Regina della Pace fosse celebrata il 25 giugno."

Non il 24, giorno della prima apparizione. Il 25. Perché?

"I fedeli sono venuti per la prima volta sulla collina quel giorno."

Ecco la verità che mi ha sempre commosso: alla Madonna non interessava celebrare SE STESSA o il "suo" giorno. Le interessava celebrare il giorno in cui i primi credenti avevano risposto alla chiamata.

L'Anniversario Oggi: Quello Che Viviamo Ogni 25 Giugno

La Novena che Tocca il Cielo

Dal 16 al 24 giugno, ogni anno, si svolge la novena di preparazione. Ho partecipato a questa novena 18 anni consecutivi. Vi assicuro che l'atmosfera è indescrivibile.

Alle 22:00, sulla collina del Podbrdo, migliaia di persone pregano il rosario. Spesso piove - in Erzegovina piove quasi sempre il 24 giugno - ma nessuno si muove. Ho visto persone rimanere inginocchiate sulla roccia bagnata per ore.

Le Apparizioni Straordinarie

Il 25 giugno non è solo l'anniversario. È il giorno in cui:

Nel 2019 ero presente quando la Madonna apparve alle 23:36 sulla collina. Il silenzio di quelle migliaia di persone era assordante. Si sentivano solo i singhiozzi di commozione.

I Dettagli che Solo Chi C'è Stato Davvero Conosce

La Salita al Podbrdo

Salgono tutti dicendo "è facile". Poi dopo 200 metri la realtà si fa sentire. I sassi sono taglienti, appuntiti, e ogni passo richiede attenzione. Le pietre calcaree sono affilate, pronte a punire ogni distrazione.

Ma c'è qualcosa di speciale in quella salita. Ho visto persone camminare a piedi nudi, ogni passo una piccola offerta di dolore. Ho visto madri salire lentamente, gravate da pesi invisibili che portano nel cuore. Ho visto anziani sostenuti dai figli, senza bisogno di parole.

La roccia ti costringe a rallentare, a essere presente in ogni passo. I passi sulla pietra creano una sorta di ritmo collettivo, quasi una preghiera percussiva. E quando arrivi in cima e vedi la statua della Madonna, capisci perché milioni di persone hanno fatto quella fatica. Non è solo una salita. È un cammino che attraversa regioni più profonde dell'essere.

L'Adorazione Eucaristica

Dopo la messa delle 19:00, due giorni alla settimana, c'è l'adorazione. Ho visto migliaia di giovani in ginocchio, in silenzio assoluto, per ore. In un mondo dove un ragazzo non riesce a stare senza telefono per 5 minuti, qui rimangono immobili per ore.

Gli Incontri con i Veggenti

Non sono più semplici come una volta. Ivan vive tra Medjugorje e Boston. Marija ha una famiglia. Vicka è l'unica sempre disponibile, ma anche lei ha i suoi ritmi.

Quando li incontri, la prima cosa che colpisce è la normalità. Niente pose mistiche, niente discorsi altisonanti. Parlano della Madonna come io parlo di mia madre. Con quella stessa naturalezza.

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I Cinque Sassi di Medjugorje: I Pilastri che Costruiscono Santi

Quando sali sulla collina del Podbrdo, ti ritrovi a camminare sui sassi più taglienti che esistano. Ma c'è un motivo se la Madonna ha scelto proprio quel posto roccioso per apparire. Ogni sasso rappresenta un pilastro della vita spirituale. I pellegrini da tutto il mondo ne raccolgono cinque - uno per ogni messaggio fondamentale - e li portano a casa come promemoria concreto di quello che hanno imparato.

La Preghiera: "Pregate con il Cuore"

Il primo sasso che raccolgo sempre è quello più liscio, levigato dal tempo e dalle intemperie. Come la preghiera che, ripetuta con amore, leviga le asperità del nostro cuore.

In 44 anni, la Madonna ha insistito sempre sulla preghiera, ma non quella meccanica. Vicka me lo disse chiaramente: "Riccardo, alla Madonna non interessano le Ave Maria contate. Le interessano quelle sentite."

Il Rosario quotidiano, l'adorazione eucaristica, la messa non come obbligo ma come incontro d'amore.

Il Digiuno: "Il Digiuno Muove le Montagne"

Mercoledì e venerdì a pane e acqua per chi può. Ma Marija mi spiegò il vero senso: "Non è una dieta, Riccardo. È imparare che non di solo pane vive l'uomo. È scegliere Dio al posto delle cose."

La Confessione: "Confessatevi Almeno Una Volta al Mese"

"Andate a confessarvi! Se non sapete come fare, confessate prima di tutto di non saper confessarvi."

Questo messaggio della Madonna del 1983 mi ha sempre fatto sorridere per la sua praticità materna.

L'Eucaristia: "La Messa Sia il Centro della Vostra Vita"

"Non potete dire di credere se non celebrate l'Eucaristia. Essa è la vita, e voi pregate per la vita."

La Bibbia: "Leggete la Sacra Scrittura Ogni Giorno"

"Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile della casa e leggetela."

Quando vedo case a Medjugorje, la Bibbia è sempre aperta sul tavolo della cucina. Come il pane quotidiano.

I Messaggi più Potenti che Ho Visto Trasformare Vite

"Cari figli, se sapeste quanto vi amo, piangereste dalla gioia"

Questo messaggio lo sento ripetere alla fine di ogni apparizione da 18 anni. E ogni volta mi commuove come la prima volta.

"Io sono vostra Madre e vi amo infinitamente"

Una volta, nel 2016, una signora del nostro gruppo scoppiò a piangere sentendo questo messaggio. Era rimasta orfana di madre a 5 anni. Mi disse: "Finalmente ho sentito mia madre dirmi che mi ama."

"Mettete Dio al primo posto nella vostra vita"

Semplice? Facile a dirsi. Ma provate a farlo per un giorno intero. Ogni scelta, ogni pensiero, ogni parola con Dio al primo posto. È la rivoluzione più difficile del mondo.

"Pregate per la pace, figlioli"

In 44 anni, la Madonna ha chiesto la pace in ogni messaggio. Prima personale, poi familiare, poi mondiale. La pace inizia sempre da te.

Non È Il Luogo, È La Grazia

Ho visto miracoli a Medjugorje, ma anche a Milano. Ho visto conversioni sulla collina, ma anche sull'autostrada del ritorno. Medjugorje non è magica. È semplicemente un posto dove la grazia scorre più abbondante.

La Madonna Sceglie I Semplici

Sei ragazzi di campagna. Nessun titolo di studio particolare. Nessuna preparazione teologica. Ma con un cuore puro. È sempre così. Dio sceglie i piccoli per le grandi cose.

Cosa Mi Ha Insegnato Medjugorje in 18 Anni

Non È Il Luogo, È La Grazia

Ho visto miracoli a Medjugorje, ma anche a Milano. Ho visto conversioni sulla collina, ma anche sull'autostrada del ritorno. Medjugorje non è magica. È semplicemente un posto dove la grazia scorre più abbondante.

La Madonna Sceglie I Semplici

Sei ragazzi di campagna. Nessun titolo di studio particolare. Nessuna preparazione teologica. Ma con un cuore puro. È sempre così. Dio sceglie i piccoli per le grandi cose.

Il Messaggio È Sempre Lo Stesso

In 44 anni, la Madonna ha ripetuto sempre la stessa cosa: convertitevi, pregate, fate pace. Semplice? Sì. Facile? No. È il messaggio più difficile del mondo da vivere.

I Segreti di Medjugorje: Quello che So e Quello che Non Posso Dire

I Dieci Segreti: La Verità Nascosta

Mirjana, Ivanka e Jakov conoscono tutti e dieci i segreti. Vicka, Ivan e Marija ne conoscono nove.

Nel 2018, Mirjana mi disse: "Riccardo, quando inizieranno ad avverarsi, il mondo capirà che tutto quello che abbiamo detto era vero. Ma a quel punto sarà tardi per pentirsi comodamente."

Il Settimo Segreto: Quello che Fa Piangere Mirjana

Ogni volta che qualcuno chiede del settimo segreto, Mirjana piange. È l'unico che può essere attenuato con la preghiera e la penitenza.

"Se la gente sapesse cosa ci aspetta, non dormirebbe la notte. Preghi, Riccardo. Pregate tutti."

La Pergamena Misteriosa

Mirjana ha ricevuto una pergamena con i dieci segreti scritti. Chi la guarda vede cose diverse, tranne i veggenti che vedono i segreti chiaramente.

L'ho vista una volta, nel 2019. Io vedevo solo macchie dorate su un materiale che sembrava seta, ma non era seta. Non era carta, non era tessuto. Era... altro.

Abbiamo vissuto il 44° Anniversario

Quest'Anno è stato speciale. Noi c'eravamo. 

Il 2025 è l'Anno Giubilare. Papa Francesco ha dato il "nulla osta" ai pellegrinaggi. L'atmosfera sarà ancora più intensa del solito.

L'Invito della Madonna

Dopo quasi venti anni, sento ancora Fiorenzo che mi diceva: "Questo posto ti cambierà." Aveva ragione. Ma non è il posto. È Lei. È la Madonna che continua a dire: "Venite, figlioli. Ho bisogno di voi."


Riccardo

"Quando Padre Jozo ripulì quella statua dimenticata, non immaginava che stava per svelare il volto più famoso della Madonna al mondo."

A 25 chilometri da Medjugorje, in una piccola cittadina bosniaca che la maggior parte dei pellegrini non sa nemmeno pronunciare, si nasconde uno dei segreti più belli della storia delle apparizioni mariane. È qui, a Tihaljina, che si trova la statua che ha dato il volto alla Madonna di Medjugorje in tutto il mondo.

Ma questa non è solo la storia di una statua. È la storia di come la Divina Provvidenza intesse i suoi piani attraverso le persecuzioni, gli esili e i cuori che sanno riconoscere la bellezza anche quando è nascosta dalla polvere.

Volto della statua della Madonna di Tihalina, diventata l'immagine simbolo della Madonna di Medjugorje nel mondo

Il Volto Che Conosci Senza Saperlo

Se hai mai visto un'immaginetta della Madonna di Medjugorje, se hai mai comprato un rosario o un santino nel paese delle apparizioni, se hai mai cercato su Google "Madonna di Medjugorje", hai visto Lei.

Quel viso dolce e materno, quegli occhi di cristallo che sembrano seguirti, quel sorriso appena accennato che ti fa sentire a casa: tutto nasce da una statua di vetroresina alta 180 centimetri, nascosta in una chiesa francescana che per anni nessuno considerava importante.

Fino a quando non arrivò l'uomo giusto al momento giusto.

Padre Jozo: Dall'Arresto All'Esilio, Fino al Tesoro Nascosto

La storia inizia nel modo più amaro possibile. Padre Jozo Zovko, il sacerdote che per primo credette ai sei veggenti di Medjugorje, che li protesse quando tutto il mondo li accusava di mentire, che mise la propria libertà al servizio della verità, venne arrestato nel 1981.

Due anni di prigione per aver difeso sei ragazzini che dicevano di vedere la Madonna.

Quando fu liberato nel 1983, le autorità comuniste non lo rimandarono a Medjugorje. Troppo pericoloso. Troppo amato dai fedeli. Troppo scomodo per un regime che voleva cancellare ogni traccia di religiosità.

Lo mandarono in esilio a Tihaljina. Una piccola parrocchia di montagna, lontana dai riflettori, dove pensavano che potesse fare meno "danni".

Non sapevano che stavano per regalare al mondo il volto della Madonna.

La Scoperta Che Cambiò Tutto

Anno 1985. Padre Jozo arriva a Tihaljina e trova una chiesa francescana dedicata all'Immacolata Concezione. Nella penombra del santuario, coperta di polvere e dimenticata da anni, c'era una statua della Madonna.

Non era bella da vedere. Il tempo e l'incuria l'avevano resa quasi irriconoscibile. Era arrivata da Roma nel 1971, benedetta solennemente da Fra Rufin Silic insieme a sei altri francescani, ma poi era stata abbandonata.

Padre Jozo fece quello che farebbe qualsiasi sacerdote innamorato della Madonna: la pulì.

Mentre le sue mani toglievano la polvere da quel viso di vetroresina, mentre ripuliva quegli occhi di cristallo, mentre restituiva dignità a quella figura dimenticata, stava accadendo qualcosa di incredibile.

Stava emergendo il volto più dolce e materno che il mondo avesse mai visto.

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Il Fotografo di Bergamo e la Rivoluzione di un'Immagine

Padre Jozo rimase folgorato da quella bellezza. Quel viso aveva qualcosa di diverso da tutte le altre statue che aveva visto. Una tenerezza che traspariva dagli occhi di cristallo, un sorriso che sembrava vero, una presenza che ti faceva sentire accolto come un figlio.

Iniziò a fotografarla. Non era un fotografo professionista, ma il suo cuore di sacerdote sapeva riconoscere la bellezza quando la vedeva. Scattò decine di foto da ogni angolazione, cercando di catturare quell'espressione che lo aveva conquistato.

E poi fece una cosa che cambierà per sempre il volto della devozione mariana nel mondo: iniziò a spedire quelle foto ai fedeli.

Le mandò in Italia, in Germania, in America. A tutti quelli che in quegli anni gli scrivevano per avere notizie di Medjugorje. A quelli che non potevano venire in pellegrinaggio ma volevano portare a casa un pezzo di quella grazia.

Un fotografo di Bergamo ricevette una di quelle foto. La qualità non era perfetta, ma quel viso era così bello, così espressivo, così "vero" che decise di farla stampare.

E quel tipografo che stampò le prime immaginette non sapeva di stare creando l'immagine mariana più diffusa al mondo.

Quando la Bellezza Diventa Universale

Nel giro di pochi anni, quel viso era ovunque. Sulle immaginette di Medjugorje vendute in tutto il mondo. Sui santini che i pellegrini portavano a casa. Sui rosari, sui quadretti, sui medaglioni.

Senza che nessuno se ne rendesse conto, la statua di Tihaljina era diventata IL volto della Madonna di Medjugorje.

Non c'era stato un decreto, non c'era stata una decisione ufficiale. Era accaduto naturalmente, perché la bellezza vera si riconosce da sola. Perché quando vedi quel viso, capisci subito che quella è davvero una Madre.

L'Emozione di Stare Sotto la Statua

Chi entra oggi nel santuario di Tihaljina e si trova davanti a quella statua capisce immediatamente perché è diventata così famosa. Non è solo questione di bellezza estetica.

È la presenza.

Alta 180 centimetri, realizzata in vetroresina con occhi di cristallo, la Madonna di Tihaljina ha il capo leggermente chino verso il basso, come se ti stesse guardando. Le braccia basse lungo i fianchi, le mani leggermente aperte in segno di accoglienza.

Un velo bianco copre i capelli castani che si intravedono, un abito rosa e un velo azzurro che copre spalle e braccia. Ma è il viso che ti conquista.

Quegli occhi di cristallo sembrano seguirti ovunque ti muovi.

Ma c'è qualcosa di più profondo, di più sconcertante. Quando ti fermi davanti a lei, quando la guardi negli occhi, succede qualcosa che non riesci a spiegare razionalmente.

È come se fossi tu per tu con una persona viva.

Non è suggestione. Non è fantasia. È qualcosa che accade a tutti, credenti e non credenti, devoti e scettici. Quegli occhi di cristallo ti guardano davvero. Ti riconoscono. Ti parlano senza parole.

È come stare di fronte a tua madre quando eri bambino e avevi fatto qualcosa di sbagliato, ma invece di rimproverarti ti guardava con quegli occhi che dicevano: "Lo so tutto, ma ti amo lo stesso."

È come se fosse viva, come se respirasse, come se stesse per parlare.

In 18 anni di pellegrinaggi, ho portato centinaia di persone a Tihaljina. Ho visto uomini d'affari di 50 anni mettersi a piangere davanti a quella statua. Ho visto ragazzi scettici rimanere in silenzio per mezz'ora, incapaci di andarsene. Ho visto anziane signore che sussurravano: "È proprio Lei, è proprio come me l'ero immaginata".

Ma la cosa che mi colpisce di più è quando qualcuno mi dice: "Mi stava guardando. Proprio me."

Perché è vero. Ti guarda. Ti vede. Ti conosce. Non è una statua che osservi dall'esterno. È una Presenza che ti incontra, che ti accoglie, che ti abbraccia con lo sguardo.

Molti restano lì in ginocchio per ore. Non riescono ad andarsene. Non perché si sentano obbligati, ma perché si sentono finalmente a casa. Finalmente visti, finalmente riconosciuti, finalmente amati per quello che sono.

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Il Cerchio Che Si Chiude: Perché Tihaljina Fa Parte di Medjugorje

La storia di Padre Jozo è la storia di come Dio sa trasformare le persecuzioni in benedizioni. Lo mandano in esilio per allontanarlo da Medjugorje, e lui scopre il volto che renderà Medjugorje famosa nel mondo.

Era un cerchio che si chiudeva, un disegno tanto grande quanto impensabile.

Nel 1991 Padre Jozo fu trasferito al convento di Široki Brijeg, dove divenne superiore. Ma il suo "esilio" a Tihalijna aveva già cambiato la storia. Quella statua che aveva ripulito e fotografato era diventata l'immagine ufficiale della Madonna di Medjugorje.

Oggi Tihaljina non è più una tappa secondaria. È parte integrante dell'esperienza di Medjugorje.

Chi va in pellegrinaggio e non passa da Tihaljina si perde qualcosa di essenziale. È come andare a Roma e non vedere San Pietro. È come andare a Lourdes e non toccare la roccia.

Come Raggiungere Tihaljina: 25 Chilometri di Fede

Da Medjugorje a Tihaljina sono 25 chilometri di strada di montagna. Mezz'ora di auto attraverso paesaggi che ti preparano all'incontro.

Ma non è un viaggio che puoi fare da solo.

Non perché sia pericoloso o difficile, ma perché Tihaljina va visitata nel momento giusto, con lo spirito giusto, con qualcuno che conosce la storia e sa come presentarti a quella Madonna.

Ecco perché nei nostri pellegrinaggi andiamo spesso a Tihaljina. È una delle nostre tappe più amate.

In 18 anni di esperienza, abbiamo capito che chi va a Medjugorje e riesce a vedere anche Tihaljina vive un'esperienza più completa. Per questo, quando il programma lo permette, dedichiamo sempre tempo a questa visita speciale.

Quando portiamo i pellegrini a Tihaljina, non andiamo solo a "vedere una statua". Andiamo a completare un cerchio, a chiudere un'esperienza, a incontrare il volto che hanno visto mille volte sulle immaginette ma mai dal vivo.

Spiego sempre ai pellegrini la storia di Padre Jozo mentre siamo ancora in pullman. Racconto dell'arresto, dell'esilio, della statua dimenticata. E quando arriviamo e entriamo in chiesa, quando ci troviamo davanti a quel viso, tutti capiscono.

Capiscono che non siamo lì per caso.

Capiscono che quella sosta a Tihaljina non è un "extra" del pellegrinaggio, ma una parte essenziale dell'esperienza di Medjugorje. È lì che il volto della Madonna prende vita, è lì che la devozione diventa incontro personale.

La Lezione di Tihaljina: Quando Dio Sa Trasformare l'Esilio in Missione

La storia di Tihaljina è una lezione di speranza per tutti noi. Quante volte nella vita ci sentiamo "esiliati"? Allontanati dai nostri progetti, dalle nostre aspettative, dai luoghi dove pensavamo di dover essere?

Padre Jozo voleva stare a Medjugorje con i veggenti. Dio lo mandò a Tihaljina con una statua.

E da quell'esilio apparentemente ingiusto nacque il volto che oggi milioni di persone nel mondo associano alla Madonna. Da quella "punizione" comunista nacque una delle immagini mariane più amate della storia.

Forse anche i nostri esili hanno un senso che non vediamo.

Forse anche le nostre delusioni stanno preparando qualcosa di più grande di quello che avevamo immaginato.

Tihaljina Oggi: Meta Immancabile per Chi Cerca il Volto della Madre

Oggi il santuario di Tihaljina accoglie pellegrini da tutto il mondo. Molti arrivano senza sapere bene cosa aspettarsi. Hanno sentito parlare di "quella statua famosa", ma non immaginano l'impatto emotivo che avrà su di loro.

Altri arrivano specificamente per Lei.

Vengono da lontano per vedere dal vivo quel viso che hanno contemplato per anni sulle immaginette. Per stare davanti agli occhi che li hanno accompagnati nella preghiera quotidiana. Per ringraziare quella Madre che riconoscono come loro.

La chiesa francescana dell'Immacolata Concezione, inaugurata nel 1968 dopo decenni di difficoltà, è oggi un luogo di pace profonda. Dietro la chiesa c'è ancora la cappella di Sant'Elia Profeta, patrono della parrocchia, costruita da Fra Andrija Knezović nel 1889.

Ma tutti vengono per Lei. Per quella statua che ha dato un volto all'amore materno di Dio.

Il Messaggio di Tihaljina: La Bellezza Che Conquista il Mondo

In un'epoca dove tutto è virtuale, digitale, artificiale, la statua di Tihaljina ci ricorda che la bellezza vera ha ancora il potere di conquistare i cuori.

Non c'è stato bisogno di marketing, di campagne pubblicitarie, di strategie di comunicazione. Quel viso si è diffuso nel mondo per la sua semplice, irresistibile bellezza.

Perché quando la Madre ti guarda con quegli occhi, capisci di essere a casa.

Non Perdere l'Incontro della Tua Vita

Se stai programmando un pellegrinaggio a Medjugorje, se stai pensando di partire da solo o con un gruppo, se hai nel cuore quella chiamata che non riesci a spiegare, ricordati di Tihaljina.

Ricordati che a 25 chilometri da Medjugorje ti aspetta il volto più dolce del mondo.

Nei nostri pellegrinaggi, Tihaljina è una delle tappe che amiamo di più.

In 18 anni di accompagnamento, quando riusciamo ad andarci, vediamo sempre la stessa emozione rinnovata nei volti dei pellegrini. Volti che si illuminano, occhi che si riempiono di lacrime, cuori che si aprono.

Quando il programma ce lo permette, portiamo sempre i nostri gruppi a Tihaljina perché sappiamo che chi riesce a vedere sia Medjugorje che il volto della Madonna a Tihaljina vive un'esperienza più completa e profonda.

Non è un "extra". È un regalo che ci piace fare ai nostri pellegrini.


La bellezza di Tihaljina ti aspetta. Come aspettò Padre Jozo nel suo esilio. Come aspetta ogni pellegrino che ha il coraggio di cercare il volto della Madre.

Vieni a scoprire perché quel viso ha conquistato il mondo.

Medjugorje Come Andare da Soli: Quando il Cuore Ti Chiama Prima del Gruppo

"Ma no, io voglio andare. Subito. Non posso aspettare il prossimo pellegrinaggio di gruppo."

Questa frase la sento almeno una volta al mese. Al telefono, via email, persino sui social. Persone che hanno sentito parlare di Medjugorje e che hanno nel cuore un'urgenza che non può aspettare calendari, programmi o compagnie.

E sai cosa? Non è sbagliato.

Due pellegrini solitari pregano davanti alla statua della Vergine Maria a Medjugorje, simbolo del viaggio spirituale individuale

Quando la Chiamata Non Segue l'Orologio

Dopo 18 anni di pellegrinaggi di gruppo, ho imparato una cosa: la Madonna non consulta il nostro calendario. Chiama quando vuole, come vuole. E se ti sta chiamando ora, proprio ora, mentre leggi queste righe, forse è perché il tuo cuore ha bisogno di Medjugorje prima che tu sia "pronto" per condividere questa esperienza con altri.

Ci sono momenti nella vita in cui devi andare da solo.

Quando stai attraversando una crisi che non riesci a raccontare a nessuno. Quando hai bisogno di fare i conti con te stesso prima di poter guardare negli occhi altri pellegrini. Quando la tua anima ha sete di un silenzio che solo tu puoi riempire.

Le Ragioni Vere (Quelle Che Non Si Dicono Mai)

Diciamocela tutta. In 18 anni ne ho sentite di tutti i colori. E sai cosa? Tutte le ragioni per andare da soli sono legittime. Anche quelle che sembrano meno "spirituali".

"Ho paura che ci siano solo bigotti esaltati"
Lo capisco. Hai in mente l'immagine del pellegrino che recita il rosario a voce alta nel bus e ti giudica se non lo fai anche tu. Ti dico la verità: qualcuno così c'è sempre. Ma sai cos'altro c'è? Persone normali come te, che cercano Dio senza fare teatro.

"Sono allergico a preti, suore e catechisti"
Perfetto. A Medjugorje puoi andare direttamente dalla Madonna, senza intermediari. Lei non ti chiederà il certificato di buona condotta religiosa. E se un prete ti sta antipatico, puoi sempre cambiare posto in chiesa.

"Ho paura di annoiarmi a pregare con gli altri"
Sette rosari consecutivi in pullman non sono per tutti. Lo so. Da solo puoi pregare quando vuoi, come vuoi, se vuoi. Anche solo guardando il tramonto dal Podbrdo è preghiera.

"Lavoro sempre in team, ne ho le palle piene di gente"
Manager, consulenti, insegnanti, medici: persone che tutto il giorno gestiscono altri. A Medjugorje da soli puoi finalmente gestire solo te stesso. È una libertà che non ha prezzo.

"Ho bisogno di silenzio, non di comunità"
Il silenzio è sacro quanto la condivisione. Se la tua anima ha bisogno di silenzio, dalle silenzio. La Madonna parla anche così.

"Non voglio dover rendere conto a nessuno dei miei orari"
Vuoi saltare la messa delle 18 per salire sul Krizevac al tramonto? Fallo. Vuoi restare due ore al Podbrdo invece di seguire il programma? Fallo. La tua relazione con la Madonna non segue l'orario dei treni.

"Ho una crisi di fede e non voglio fingere di essere devoto"
La crisi di fede è il momento più onesto della vita spirituale. Portala a Medjugorje. La Madonna ha visto di peggio e ha abbracciato di tutto.

La Verità Che Nessuno Ti Dice

Organizzo pellegrinaggi di gruppo da quasi due decenni. Li amo profondamente. Ma ti dirò una cosa che forse non ti aspetti: alcuni dei pellegrini più trasformati che ho conosciuto sono andati a Medjugorje da soli almeno una volta.

Perché? Perché quando sei solo con la Madonna, non puoi nasconderti dietro il gruppo. Non puoi distrarti con le chiacchiere durante il rosario. Non puoi evitare di guardarti dentro quando la tua anima inizia a tremare.

È crudo. È vero. È necessario.

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Come Andare da Soli: La Guida del Cuore

Il Viaggio: Tre Strade per Arrivare alla Madre

In Auto: La Via del Pellegrino Moderno

In Aereo: Per Chi Ha Fretta di Arrivare

Il Confine: Dove Inizia il Miracolo Quando passi il confine tra Croazia e Bosnia, sentirai qualcosa cambiare. Non è suggestione. È Medjugorje che ti accoglie.

Dove Dormire: Le Case Che Aprono il Cuore

Le Sobe: Famiglie Che Diventano Famiglia

Le Pensioni: Quando Vuoi Stare Solo Ma Non Troppo

Consiglio da insider: Evita le prenotazioni online quando possibile. A Medjugorje, la voce umana vale più di qualsiasi algoritmo.

Cosa Fare da Solo: L'Intimità con la Madonna

I Momenti Sacri (Che Nessuno Ti Può Rovinare)

La Messa Serale: Ore 18:00 Quando sei solo, puoi scegliere dove sederti. Ti consiglio l'ultima fila, a sinistra. Da lì puoi vedere tutto: l'altare, la gente, il cielo che cambia colore. E puoi piangere senza che nessuno ti chieda perché.

Il Rosario: Ore 17:00 In gruppo, spesso ci si distrae. Da solo, ogni Ave Maria è una conversazione diretta con Lei. Portati il fazzoletto. Ti servirà.

L'Adorazione: Ore 22:00-23:00 Un'ora di silenzio con Gesù. Quando sei solo, quell'ora può cambiare tutto. Non avere paura di restare anche dopo che spengono le luci.

Le Salite Che Trasformano

Il Podbrdo: Dove Tutto È Iniziato

Il Krizevac: La Via Crucis Che Guarisce

Il Segreto che Cambia Tutto

Quando sei solo a Medjugorje, scopri una cosa che in gruppo spesso si perde: il silenzio è il linguaggio della Madonna.

Non serve riempire ogni momento con preghiere vocali. A volte basta stare lì, respirare, e lasciare che Lei faccia il resto.

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Quando il Viaggio da Soli Non È Abbastanza

Ecco il punto che volevo arrivare, e lo faccio con il cuore in mano:

Ci sono esperienze che puoi vivere solo in gruppo.

Il 18 marzo, quando Mirjana riceve l'apparizione annuale, ho visto migliaia di persone diventare una famiglia. Ho visto sconosciuti che si prendono cura gli uni degli altri durante le ore di attesa nella notte. Ho visto anziani che proteggono i giovani dal freddo, e giovani che aiutano gli anziani a camminare.

Non puoi vivere questo da solo.

Quando il Rosario viene recitato in 15 lingue diverse e tu capisci che stai pregando con il mondo intero. Quando la Messa diventa una sinfonia di voci che sale al cielo. Quando realizzi che la fede è bella anche perché è condivisa.

E poi ci sono i privilegi che solo un gruppo organizzato può offrirti:

Accesso a testimonianze esclusive dei veggenti che il singolo pellegrino non può avere. Salite al Podbrdo e al Krizevac negli orari migliori, quando c'è meno folla e più silenzio. Messe in italiano negli orari che solo chi conosce davvero Medjugorje può garantirti. Partecipazione ad apparizioni private nelle comunità, momenti di grazia che restano per sempre nel cuore.

Sono esperienze che 18 anni di pellegrinaggi ci hanno insegnato a riconoscere e a offrire. Connessioni che nascono solo quando qualcuno conosce ogni pietra di quel posto sacro e sa dove portarti nel momento giusto.

Non puoi vivere questo da solo.

Le Tre Strade del Pellegrino Moderno

1. "Vado da Solo, Punto e Basta"

Perfetto. Fallo. Medjugorje ti aspetta. Ma tieni presente che potresti tornare con il desiderio di condividere quello che hai vissuto. È normale. È bello.

2. "Vorrei Andare da Solo, Ma Ho Paura"

La paura è sacra. Significa che stai per fare qualcosa di importante. Ma non lasciare che diventi una prigione. Se senti la chiamata, vai. La Madonna non ti manderà mai dove non puoi arrivare.

3. "Voglio Andare da Solo, Ma Se Là Avessi Bisogno di Voi?"

Ecco la soluzione che in 18 anni ho visto funzionare per centinaia di persone:

Vai da solo, ma non completamente.

Parti in autonomia, gestisci il tuo viaggio, vivi la tua intimità con la Madonna. Ma sappi che Bianco Viaggi ha sempre un referente a Medjugorje. Non siamo un'agenzia di viaggi. Siamo una famiglia che da 18 anni accompagna i pellegrini.

Se hai bisogno di un consiglio, di un aiuto, di qualcuno che conosca ogni pietra di quel posto sacro, noi ci siamo. Anche se sei partito da solo.

La Verità Sul Viaggiare da Soli

Andare a Medjugorje da soli non è un segno di forza o di debolezza. È un segno di libertà.

Libertà di piangere quando vuoi. Di pregare quando senti. Di stare in silenzio quando il cuore è troppo pieno per le parole. Di non spiegare a nessuno perché hai bisogno di tornare tre volte al Podbrdo nello stesso giorno.

Ma ricorda: anche la condivisione è sacra. Anche il gruppo è grazia. Anche la comunità è preghiera.

Il Consiglio Che Ti Cambierà la Vita

Dopo 18 anni di pellegrinaggi, se devo darti un consiglio è questo:

Vai quando senti la chiamata. Solo o in gruppo. Ora o tra sei mesi. Con programmi perfetti o con il cuore che batte forte dall'incertezza.

La Madonna non ti chiama quando sei pronto. Ti chiama quando è tempo.

E se quel tempo è adesso, se mentre leggi queste righe senti qualcosa muoversi nel petto, se hai già iniziato a pensare a quando potresti partire...

Allora è già iniziato il tuo pellegrinaggio.


Non aspettare di essere pronto. Nessuno lo è mai abbastanza.
Fai il tuo primo passo.
Il tuo pellegrinaggio inizia così.

Hai Deciso? Ecco Come Fare

Se vuoi andare completamente da solo: Vai. Ti abbiamo dato tutte le informazioni. Medjugorje ti aspetta.

Se vuoi andare da solo ma avere un riferimento: Contattaci. Ti daremo i contatti del nostro referente a Medjugorje. Partirai da solo, ma non sarai abbandonato.

Se dopo aver letto tutto questo hai capito che vuoi condividere questa esperienza: I nostri pellegrinaggi ti aspettano. Ogni partenza è speciale, ogni data ha la sua grazia. Medjugorje è bella sempre.

E qui c'è una cosa importante che devi sapere: Bianco Viaggi nasce proprio per chi non vuole andare con i gruppi di preghiera tradizionali. Per chi non se la sente con le associazioni, con le parrocchie, con quei gruppi troppo affiatati che potrebbero "toglierti il fiato".

Noi organizziamo pellegrinaggi per persone normali. Per chi cerca Dio senza dover per forza cantare nel bus. Per chi vuole condividere il viaggio ma non necessariamente ogni momento di preghiera. Per chi ha bisogno di comunità ma anche di rispetto per i propri tempi e silenzi.

Se hai ancora dubbi: Chiamaci. Parliamone. Senza impegno. Solo cuore a cuore.


Perché alla fine, che tu vada da solo o in gruppo, quello che conta è che tu vada. La Madonna ti sta aspettando. E noi, se vorrai, ti stiamo aspettando anche noi.

Info Pratiche: Come Andare a Medjugorje da Soli - Guida Completa

Documenti Necessari per Andare a Medjugorje da Soli

Bosnia-Erzegovina:

Consiglio pratico: Fai una foto dei documenti e salvala sul telefono come backup.

Voli per Medjugorje: Tutte le Opzioni per Viaggiare da Soli

Aeroporto di Mostar, Bosnia-Erzegovina (30 km da Medjugorje)

Aeroporto di Sarajevo (90 km da Medjugorje)

Aeroporto di Split, Croazia (160 km da Medjugorje)

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L'Ultima Cosa Che Devi Sapere

Mentre scrivo queste righe, penso a tutti i pellegrini che in 18 anni ho visto partire da soli e tornare trasformati. Ognuno con la sua storia, la sua ferita, la sua speranza nascosta nello zaino.

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La Madonna non ti sta chiamando perché sei perfetto. Ti sta chiamando perché hai bisogno di Lei. E questo bisogno non segue calendari, programmi o convenienze.

Se dopo aver letto tutto questo senti ancora quella voce dentro che dice "Devi andare", se senti che il tuo cuore ha fretta più delle tue paure, se hai capito che questo non è un viaggio ma una chiamata...

Allora vai.

Vai da solo se è quello che senti. Vai in gruppo se scopri di aver bisogno di condividere. Vai quando puoi, come puoi, con quello che hai.

Ma vai.

Perché a Medjugorje la Madonna non ti aspetta per giudicarti. Ti aspetta per abbracciarti.

E dopo 18 anni, posso garantirti una cosa: quell'abbraccio vale ogni chilometro del viaggio.

Non aspettare di essere pronto. Nessuno lo è mai abbastanza.
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"Vincere in cima alla cupola di San Pietro": Il viaggio che ha trasformato la mia battaglia contro il cancro durante il Giubileo 2025

551 scalini di speranza: L'incontro con Papa Leone XIV e la sfida della cupola che ha cambiato il mio pellegrinaggio giubilare.

Roberto, 72 anni, Torino.

La chiamata irresistibile di Roma: quando il Giubileo diventa l'ultima speranza

Da quando ho scoperto il cancro, due anni fa, il tempo ha assunto una dimensione diversa. Le giornate scorrono con una strana doppia velocità: lentissime nell'attesa tra una terapia e l'altra, eppure fulminee nella consapevolezza della loro finitezza.

I medici non hanno mai quantificato, non hanno mai pronunciato quei numeri che tutti i malati temono e desiderano conoscere. Mesi? Anni? La loro reticenza è diventata parte della mia quotidianità.

In questo limbo temporale, la notizia del Giubileo 2025 e l'elezione del nuovo Papa Leone XIV hanno risvegliato qualcosa che credevo sopito. L'idea di un pellegrinaggio a Roma, che in altre circostanze avrei rimandato a un imprecisato "più avanti", è diventata improvvisamente urgente, necessaria.

"Se non ora, quando?", mi sono chiesto, con quella lucidità che solo chi guarda la propria mortalità negli occhi può conoscere.

Bianco Viaggi e il gruppo di pellegrini: un mosaico di anime in cerca di senso

Il treno è arrivato a Roma Termini con un ritardo minimo, quasi un miracolo ferroviario. Francesco, la nostra guida di Bianco Viaggi, attendeva con pazienza all'uscita del binario, un uomo sulla cinquantina con occhi gentili e una calma contagiosa.

Guardando il gruppo che si stava formando, ho notato qualcosa di insolito: non eravamo i soliti pellegrini anziani che mi aspettavo. C'era una giovane coppia con un bambino di pochi anni, un gruppo di universitari, un uomo in carrozzina.

La malattia mi ha insegnato a osservare con più attenzione, a cogliere dettagli che prima mi sfuggivano. In questi volti diversi ho intravisto la stessa ricerca, lo stesso bisogno che mi aveva spinto fin qui.

"Non siamo turisti, siamo pellegrini," ha detto Francesco durante il breve tragitto verso l'albergo. "La differenza non sta nei luoghi che visiteremo, ma nel modo in cui li vivremo."

Parole semplici, eppure in quel momento hanno risuonato con una profondità inaspettata.

La Porta Santa di San Giovanni in Laterano: attraversare la soglia del Giubileo

Il nostro pellegrinaggio è iniziato con l'attraversamento della Porta Santa in San Giovanni in Laterano. La fila era considerevole, ma Francesco aveva organizzato tutto in modo che l'attesa non fosse eccessiva.

Mentre ci avvicinavamo lentamente alla soglia, ho osservato le reazioni degli altri pellegrini. Chi piangeva silenziosamente, chi pregava a labbra strette, chi sembrava quasi intimidito. Io? Sentivo una strana calma, come se stessi compiendo un gesto che, in qualche modo misterioso, era già scritto.

Varcata la Porta Santa del Giubileo, la maestosità della basilica mi ha avvolto. C'è qualcosa nelle antiche chiese romane che sfida la comprensione razionale: sono spazi concepiti per far sentire l'uomo contemporaneamente piccolo di fronte all'immensità divina e infinitamente prezioso per essere stato cercato da tale immensità.

Ho camminato lentamente lungo la navata centrale, ignorando la stanchezza che, dopo la chemio della settimana precedente, si faceva sentire più del solito. Mi sono fermato davanti all'altare del Santissimo, un piccolo spazio laterale dove il silenzio sembrava più denso.

Una donna anziana, inginocchiata accanto a me, ha sussurrato qualcosa nella sua lingua, forse polacco. Non ho compreso le parole, ma il tono mi è sembrato così familiare. Era lo stesso con cui io parlavo nei momenti più bui della malattia: una mescolanza di supplica e gratitudine, di ribellione e accettazione.

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Udienza papale del mercoledì: quando lo sguardo di Papa Leone XIV ha cambiato tutto

L'alba ci ha trovato già in cammino verso Piazza San Pietro. Francesco ci aveva avvertito: "Per avere una buona posizione all'udienza del mercoledì con Papa Leone XIV dobbiamo arrivare presto." L'energia che ho trovato per alzarmi alle cinque, nonostante il corpo dolorante, mi ha sorpreso.

La piazza si è riempita gradualmente di pellegrini per il Giubileo. Una famiglia brasiliana si è sistemata accanto a noi, il padre traducendo continuamente per i bambini eccitati. Una suora anziana leggeva il breviario con concentrazione assoluta, come se fosse sola in una stanza silenziosa invece che in mezzo a migliaia di persone.

Quando la papamobile è apparsa in lontananza, un mormorio si è diffuso tra la folla, crescendo gradualmente fino a diventare un applauso, poi grida di gioia, poi canti in diverse lingue. Era come un'onda sonora che si propagava attraverso la piazza.

Papa Leone XIV ha percorso lentamente il tragitto prestabilito, fermandosi spesso per benedire i malati, accarezzare i bambini, scambiare qualche parola con i fedeli in prima fila. Francesco, con quell'intuito speciale che distingue le guide eccellenti di Bianco Viaggi, era riuscito a posizionarci in un punto strategico.

"Guardi, sta venendo da questa parte," mi ha sussurrato, indicando la papamobile che effettivamente stava dirigendosi verso il nostro settore.

Non sono un uomo incline all'emozione facile, meno ancora dopo che la malattia ha ridimensionato molte delle mie reazioni. Eppure, mentre il Papa si avvicinava, ho sentito qualcosa sciogliersi dentro di me, come un nodo che finalmente si allenta.

Quando è arrivato all'altezza del nostro gruppo, Papa Leone XIV ha rallentato ulteriormente. Il suo sguardo ha percorso i volti davanti a lui e, per un istante che sembrava contenere l'eternità, si è posato sul mio. Non c'è stato nessun gesto eclatante, nessuna parola pronunciata direttamente a me. Solo quello sguardo, calmo e penetrante, e un lieve cenno del capo, quasi impercettibile.

In quel momento non ho pensato a nulla. Era come se il tempo si fosse fermato e con esso ogni pensiero. Solo più tardi, ripensando a quell'istante, ho compreso che qualcosa di profondo era avvenuto in quello scambio silenzioso.

Nel suo discorso dell'udienza, Papa Leone XIV ha parlato della speranza come virtù necessaria nel nostro tempo frammentato. "La speranza cristiana," ha detto con la sua voce pacata ma ferma, "non è un ottimismo ingenuo che ignora le difficoltà. È piuttosto la certezza che, anche nel cuore della sofferenza, siamo abitati da una presenza che non ci abbandona."

Quelle parole sono penetrate in me come gocce di pioggia in una terra arida. Non risolvevano il mistero della sofferenza, non promettevano guarigioni miracolose, ma offrivano una prospettiva che potevo abbracciare anche nella mia condizione.

La sfida della cupola di San Pietro: un percorso di 551 scalini che ha cambiato la mia vita

L'ultimo giorno del nostro pellegrinaggio giubilare prevedeva la visita alla Basilica di San Pietro e la salita alla cupola. Francesco ci aveva avvertito: "Sono 551 scalini. È una salita impegnativa. C'è un ascensore che copre parte del percorso, ma gli ultimi 320 gradini vanno fatti a piedi. Chi non se la sente può limitarsi a visitare la basilica."

Osservando il mio corpo segnato dalla malattia, sapevo che la scelta razionale sarebbe stata rinunciare. Eppure, qualcosa dentro di me – la stessa voce che mi aveva spinto a intraprendere questo pellegrinaggio a Roma – insisteva che dovevo tentare.

"Verrò con voi," ho detto a Francesco, che mi ha guardato con un misto di sorpresa e rispetto.

"Bene, ma promettiamo una cosa: se in qualsiasi momento sente che è troppo, ci fermiamo. Non c'è nessuna vergogna nel conoscere i propri limiti."

Ho annuito, grato per la comprensione.

La prima parte del percorso, fino all'ascensore, è stata relativamente agevole. Poi è iniziata la vera sfida. I gradini della cupola di San Pietro non sono regolari: alcuni sono più alti, altri più stretti. La scala si restringe progressivamente, e in alcuni punti le pareti laterali sono inclinate, costringendo a procedere leggermente piegati.

Dopo i primi cento gradini, il fiato ha iniziato a mancarmi. Le gambe, già indebolite dalle terapie, protestavano a ogni passo. Ho dovuto fermarmi diverse volte, appoggiandomi alla parete, cercando di normalizzare il respiro.

Francesco è rimasto sempre accanto a me, paziente, senza mai dare segni di impazienza. A un certo punto ha iniziato a raccontarmi della costruzione della cupola, di Michelangelo che l'aveva progettata e di Giacomo della Porta che l'aveva completata dopo la sua morte.

"Michelangelo sapeva che non avrebbe visto completata la sua opera," ha detto Francesco mentre riprendevamo lentamente la salita. "Eppure ha continuato a lavorarci fino all'ultimo dei suoi giorni."

Quella storia mi ha colpito profondamente. Quanti progetti incompiuti lasciamo dietro di noi? Quante opere che altri completeranno? La vita, forse, è questo passaggio di testimone continuo, questo contribuire a una cattedrale che non vedremo mai finita.

A circa metà percorso, in un momento di particolare difficoltà, ho guardato in basso, verso la scala a spirale già percorsa. Era una visione ipnotica: i gradini che sembravano avvolgersi intorno a un centro invisibile, come il DNA della basilica stessa.

In quel momento ho avuto un'intuizione che mi ha dato la forza di continuare: ogni passo di quella salita era come un giorno della mia battaglia contro il cancro. Difficile, faticoso, apparentemente senza fine. Eppure, guardando indietro, potevo vedere il cammino già percorso, i giorni già attraversati, le piccole vittorie accumulate.

"Se sono arrivato fin qui," mi sono detto, "posso continuare ancora un po'."

L'ultimo tratto è stato il più difficile. La scala si restringe ulteriormente, l'aria diventa più rarefatta, le gambe sembrano di piombo. Ma c'è anche la consapevolezza della meta che si avvicina, quella luce che filtra dall'alto e che promette la fine dello sforzo.

Quando finalmente sono emerso sulla terrazza circolare alla base della cupola, il panorama di Roma mi ha tolto il poco fiato rimasto. La città eterna si estendeva in tutte le direzioni, con i suoi monumenti, le sue chiese, i suoi colori ocra e terracotta. Il Tevere serpeggiava placidamente, riflettendo il sole del mattino.

Ma più della vista, è stata la sensazione di conquista a travolgermi. Ce l'avevo fatta. Contro ogni previsione razionale, contro i limiti del mio corpo malato, ero arrivato in cima.

Francesco si è avvicinato, un sorriso discreto sul volto.

"Vede quella finestra laggiù?" ha chiesto, indicando un punto nel palazzo apostolico. "È lo studio del Papa. Da lì si affaccia per l'Angelus domenicale."

Ho seguito la direzione del suo dito, immaginando Papa Leone XIV che guardava la stessa città che ora si stendeva sotto di me. Il suo sguardo e il mio, separati nel tempo ma uniti nello stesso panorama.

Francesco ha continuato a mostrarmi dettagli della costruzione della cupola, indicando le firme di Michelangelo nascoste negli affreschi, spiegando il sistema ingegnoso di contrafforti che sostiene l'intera struttura.

"La cupola poggia su quattro pilastri," ha spiegato. "Sembrano immobili, ma in realtà sono in costante, impercettibile movimento. Si espandono con il calore, si contraggono con il freddo. Respirano, in un certo senso."

Quella descrizione mi ha colpito come una rivelazione. Anche ciò che sembra più solido, più immutabile, in realtà è vivo, in movimento, in costante adattamento. Come la fede stessa, forse. Non un monolite rigido, ma un organismo vivente che respira con noi, che si espande e si contrae con i nostri dolori e le nostre gioie.

Tornare a casa dopo il pellegrinaggio: quando Roma continua a vivere dentro di te

Il viaggio di ritorno verso Torino è stato silenzioso. Ognuno di noi era immerso nei propri pensieri, elaborando quanto vissuto in quei tre intensi giorni di pellegrinaggio a Roma per il Giubileo 2025.

Guardando fuori dal finestrino, osservando il paesaggio italiano che scorreva veloce, ho ripensato alla salita sulla cupola di San Pietro. Quei 551 scalini erano diventati una metafora della mia vita attuale: una salita difficile, sì, ma che offre, a chi persevera, una prospettiva completamente nuova.

Da lassù, i problemi della vita quotidiana – persino la malattia – apparivano in una luce diversa. Non scomparivano, certo, ma si inserivano in un contesto più ampio, in un disegno più vasto che, anche senza comprenderlo pienamente, potevo intuire.

Non so quanto tempo mi resta. I medici continuano nella loro cauta reticenza, e io ho smesso di chiedere. Ma so che qualcosa è cambiato in me durante quel pellegrinaggio a Roma. Non è stata una guarigione fisica – le analisi fatte al ritorno mostrano che il cancro è ancora lì, insidioso, resistente. È stata piuttosto una guarigione dello sguardo, un modo nuovo di vedere la mia condizione.

Come dalla cima della cupola vedevo Roma nella sua interezza, ora riesco a vedere la mia vita non solo nel frammento presente di sofferenza, ma nella sua totalità: il passato con i suoi doni e le sue ferite, il presente con la sua sfida, e persino un futuro che, per quanto incerto, non è privo di significato.

"Dal pellegrinaggio a Roma sono tornato con una nuova serenità che tutti mi riconoscono," ho detto al mio medico durante l'ultima visita. Mi ha guardato con curiosità professionale, forse chiedendosi se questa serenità fosse un semplice effetto placebo destinato a svanire.

Ma io so che non è così. Ciò che ho trovato nei 551 scalini della cupola di San Pietro è qualcosa di più duraturo: la certezza che, anche nella salita più difficile, non siamo mai completamente soli. E che, a volte, è proprio quando le nostre forze sembrano venire meno che scopriamo risorse interiori che non sapevamo di possedere.

Oggi, quando la fatica della malattia si fa sentire, chiudo gli occhi e mi ritrovo sulla cima di quella cupola, con Roma ai miei piedi e il cielo infinito sopra di me. E in quello spazio interiore, ritrovo la pace che Papa Leone XIV ha menzionato durante l'udienza: non l'assenza di difficoltà, ma la presenza di un significato che le trascende.

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