"Cari figli, pregate, pregate, pregate"
Pellegrinaggio a Medjugorje: Dove la Madonna ancora oggi scende dal Cielo
Medjugorje è un villaggio benedetto dalle apparizioni quotidiane della Regina della Pace dal 1981 e si in Bosnia Erzegovina, non lontano dal confine croato. La "Gospa" come la chiamano i fedeli, continua a rivelare messaggi urgenti di conversione attraverso i veggenti, testimoni di un dialogo celeste che dura da oltre 40 anni.
Perché la Madonna si prenderebbe la "briga" di venire dal Cielo sulla Terra in modo così persistente? La risposta si trova nei volti trasformati dei pellegrini: in un'epoca di crisi spirituale e morale, la Madonna di Medjugorje scende come Madre premurosa che non abbandona i suoi figli nel pericolo. A Medjugorje non troverai solo un luogo di preghiera, ma un'esperienza viva di conversione dove innumerevoli pellegrini testimoniano guarigioni interiori, liberazioni e ritorni alla fede che la ragione umana fatica a spiegare.
Tutto accade durante queste attività che con noi affronterai.
Medjugorje è un piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina che fino al 1981 era sconosciuto al mondo. Un borgo di pastori e contadini tra le colline dell'Erzegovina, dove si coltivava tabacco e si allevavano pecore.
Poi accadde qualcosa che avrebbe cambiato tutto: il 24 giugno 1981, sei ragazzi affermarono di vedere la Madonna. Da allora, oltre 30 milioni di pellegrini hanno visitato questo luogo. Non è turismo religioso: è una chiamata interiore.
Ciò che rende Medjugorje unico è che le apparizioni continuano ancora oggi, secondo quanto dichiarato dai veggenti. È l'unico santuario mariano al mondo dove questo accade quotidianamente da oltre 40 anni.
I numeri che testimoniano l'impatto:
Il 24 giugno 1981, sei ragazzi del posto - Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Marija Pavlović e Jakov Čolo - stavano camminando verso il villaggio quando videro una figura luminosa sulla collina del Podbrdo.
La figura si presentò come "Gospa" (Madonna in croato) e da allora appare regolarmente. La Madonna sembra sempre dire le stesse cose, ma non lo fa forse una mamma con il suo figlio? Quante volte ripete le solite raccomandazioni d'amore?
I messaggi principali sono sempre incentrati sui cosiddetti "5 sassi" - immagine coniata da Padre Jozo, uno dei frati parroci di Medjugorje all'inizio delle apparizioni:
Questa è una delle domande più profonde che si pongono i pellegrini. Secondo i messaggi della Madonna e le testimonianze dei veggenti, le apparizioni continuano perché:
L'umanità ha ancora bisogno di conversione. Come dice la Madonna in uno dei suoi messaggi: "Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia! Figlioli cari, se qualcuno viene da voi e vi chiede qualcosa, voi gliela date. Ecco: anch'io sto davanti ai vostri cuori e busso ma molti non si aprono."
Il mondo vive tempi difficili. La Madonna aveva mostrato a Mirjana una croce nera dietro di sé, annunciando le sofferenze che sarebbero arrivate. La guerra nei Balcani, le crisi globali, le divisioni nell'umanità confermano l'urgenza del suo messaggio di pace.
Non tutti i veggenti hanno ricevuto i 10 segreti. Secondo le apparizioni, quando tutti i veggenti avranno ricevuto i 10 segreti, le apparizioni quotidiane cesseranno.
Maria è Madre. Come ogni madre, non smette mai di prendersi cura dei suoi figli, specialmente quando sono in pericolo o lontani da Dio.
Come ogni mamma che ripete ad oltranza, fino allo sfinimento, le raccomandazioni per un figlio, specialmente se questo “è difficile e non ascolta”.
La storia del riconoscimento è lunga e complessa, ma ha raggiunto una svolta decisiva:
1991 - Conferenza Episcopale Iugoslava: Dichiarò che "non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali", ma non le rifiutò completamente, riconoscendo la necessità di cura pastorale per i pellegrini.
2008 - Commissione Ruini: Benedetto XVI istituì una Commissione internazionale per valutare i presunti fenomeni soprannaturali di Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini.
2014 - Conclusioni Commissione Ruini: La Commissione ritenne che "nelle prime sette apparizioni, tra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, i ragazzi, psichicamente sani, non sono stati influenzati da nessuno ed hanno concordemente attestato di vedere la Madonna". Il risultato della votazione: 13 voti favorevoli al riconoscimento della soprannaturalità delle prime sette apparizioni, 1 contrario, 1 sospensivo.
2017 - Papa Francesco nomina Mons. Henryk Hoser: Visitatore Apostolico per accompagnamento esclusivamente pastorale.
2019 - Autorizzazione pellegrinaggi: Papa Francesco autorizzò ufficialmente i pellegrinaggi a Medjugorje, anche guidati da vescovi e sacerdoti.
2021 - Mons. Aldo Cavalli: Succede a Mons. Hoser come Visitatore Apostolico. L'arcivescovo lecchese, 75 anni, finora nunzio nei Paesi Bassi, continua il lavoro di accompagnamento pastorale iniziato dal predecessore.
19 settembre 2024 - Svolta definitiva: Il Dicastero per la Dottrina della Fede pubblica la Nota "La Regina della Pace", concedendo il "nihil obstat" e riconoscendo i "frutti spirituali positivi" di Medjugorje. Il "nihil obstat" è la determinazione più alta di grado fra le sei proposte nei criteri di giudizio su manifestazioni straordinarie.
In pratica oggi: La Chiesa dice "i fedeli possono andare a Medjugorje, pregare, ricevere assistenza pastorale e culto pubblico autorizzato", riconoscendo il valore spirituale del fenomeno senza ancora pronunciarsi sulla natura soprannaturale delle apparizioni in corso. Il Santuario è attualmente guidato dal Visitatore Apostolico Mons. Aldo Cavalli, che supervisiona la vita pastorale locale.
Organizzare un pellegrinaggio a Medjugorje non è come prenotare una vacanza. È qualcosa di molto più profondo. È una partenza che nasce spesso da una spinta interiore: il desiderio di ritrovare pace, di ritrovare Dio, di dare un senso a un dolore o a un vuoto.
Come dice la Madonna in uno dei suoi messaggi più toccanti: "Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia! Figlioli cari, se qualcuno viene da voi e vi chiede qualcosa, voi gliela date. Ecco: anch'io sto davanti ai vostri cuori e busso ma molti non si aprono. Io vorrei tutti voi per me ma molti non mi accettano."
E ancora: "Cari figli! Con amore materno vi invito a guardare a mio Figlio con piena forza, fede e fiducia. Apritegli il vostro cuore e non abbiate paura."
Ma anche qui, il cuore ha bisogno di concretezza: trasporti, documenti, alloggi, momenti di preghiera, ritmi adatti alle salite sui monti...
È per questo che noi entriamo in punta di piedi, come tour operator spirituale: non per organizzare un semplice viaggio, ma per accompagnarti in un vero cammino interiore.
Come si organizza un pellegrinaggio a Medjugorje?
C'è chi parte da solo, in pellegrinaggio personale. Altri preferiscono unirsi a un gruppo, guidato da sacerdoti, volontari e accompagnatori spirituali che conoscono bene il ritmo di Medjugorje.
Ogni anno accompagniamo centinaia di pellegrini a Medjugorje e possiamo dirtelo: nessun pellegrinaggio è mai uguale all'altro. Perché non sono i luoghi a cambiare, ma le persone che li vivono.
Un pellegrinaggio ben organizzato significa:
La preparazione spirituale è fondamentale per vivere pienamente l'esperienza di Medjugorje. Non si tratta di essere "perfetti", ma di aprire il cuore a ciò che la Madonna vuole donarci.
Prima di partire per Medjugorje: accorgersi che si sta rispondendo ad una chiamata. Affidare tutto alla Madonna, anche le preoccupazioni e le paure Come testimonia un pellegrino: "Non sono partito preparato spiritualmente, ma ho capito che la Madonna mi stava preparando già durante il viaggio. Il cuore si è aperto strada facendo."
Documenti necessari:
Nota importante: Per i cittadini italiani è sufficiente la carta d'identità valida per l'ingresso in Bosnia-Erzegovina, grazie agli accordi bilaterali in vigore.
Come arrivare a Medjugorje dall'Italia?
In aereo + transfer:
In pullman:
In auto:
Medjugorje è visitabile tutto l'anno, ogni stagione ha le sue caratteristiche spirituali:
Primavera (aprile-maggio):
Estate (giugno-agosto):
Autunno (settembre-ottobre):
Inverno (novembre-marzo):
Date simboliche e eventi speciali:
Quanto dura un pellegrinaggio a Medjugorje?
Un pellegrinaggio a Medjugorje da 3 a 5 giorni permette di vivere tutti i momenti essenziali:
Molti pellegrini ci dicono: "Pensavo di non farcela fisicamente con le salite... ma il cuore ha camminato anche oltre le gambe."
In pullman dal Nord Italia:
In aereo:
Soluzioni personalizzate disponibili per:
I nostri hotel selezionati:
Tipologie di alloggio:
Sì, con alcune considerazioni importanti.
Medjugorje accoglie tutti, specialmente chi soffre, ma è necessario valutare realisticamente le proprie capacità fisiche.
Cosa è accessibile:
Cosa presenta difficoltà:
Il nostro impegno: Non disponiamo di pullman con pedana e non forniamo assistenza infermieristica specializzata. Ciononostante, siamo sempre a vostra totale disposizione per valutare ogni singolo caso e, dove possibile, intervenire per trovare soluzioni personalizzate.
Facilitazioni disponibili:
Preferiamo essere trasparenti sulle difficoltà per permettere a ogni pellegrino di scegliere consapevolmente.
Documenti e denaro:
Abbigliamento:
Oggetti spirituali:
Comunicazioni:
Farmaci:
Dove il Cielo tocca la terra - Una guida completa ai luoghi sacri
A Medjugorje ogni pietra racconta una storia, ogni sentiero porta a un incontro. Non sono solo luoghi geografici, ma spazi dell'anima dove milioni di pellegrini hanno sperimentato la presenza del divino.
Come diceva Padre Slavko Barbarić: "Medjugorje non è solo un luogo geografico, ma uno stato dell'anima. È dove il cuore impara a pregare."
La chiesa parrocchiale, costruita dal 1934 al 1969 e consacrata il 19 gennaio, è dedicata a San Giacomo, protettore dei pellegrini. I suoi due campanili gemelli sono diventati il simbolo riconoscibile di Medjugorje in tutto il mondo. Sembrava spropositamente grande per la popolazione del luogo, eppure oggi è totalmente insufficiente per contenere tutti i pellegrini. Che fosse già stato un segno? Che tutto fosse già stato pensato nei disegni di Dio?
Chiesa interna: 700 posti a sedere
Altare esterno: Costruito nel 1989, può accogliere oltre 5.000 persone
Pagoda bianca: Protegge l'altare esterno, utilizzata per le grandi celebrazioni estive
Altar maggiore: Dove si celebra la Messa quotidiana internazionale
Coro: Spesso animato da gruppi di pellegrini internazionali
Confessionali laterali: 25 confessionali in diverse lingue
Cappella del Santissimo: A sinistra dell'altare, per l'adorazione silenziosa
Punto di partenza: Dal centro del paese, strada asfaltata fino ai piedi della collina
Durata salita: 20-30 minuti a passo normale
Difficoltà: Media - sentiero roccioso e ripido
Dislivello: Circa 100 metri
Stazione di partenza: Dove inizia il sentiero spirituale
15 bassorilievi in bronzo: Misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario (Prof. Carmelo Puzzolo, 1989)
Croce di legno: Segna il luogo della seconda apparizione del 26 giugno 1981
Misteri gloriosi: Aggiunti nel 2002, nella discesa verso la Croce Blu
Statua della Regina della Pace: Realizzata in marmo bianco di Carrara dallo scultore italiano Dino Felici nel 1987, segna il punto esatto delle prime apparizioni. È stata donata dai pellegrini della Corea del Sud in ringraziamento per la miracolosa guarigione di un bambino coreano. La statua rappresenta la Madonna nell'atto di proteggere e benedire, con il volto rivolto verso la valle di Medjugorje
Spazio per la preghiera: Area raccolta intorno alla statua
Vista panoramica: Su tutta la valle di Medjugorje e il monte Krizevac
Scarpe da trekking obbligatorie: Il terreno è molto roccioso
Borraccia d'acqua: Specialmente in estate
Abbigliamento: Modesto, adatto a un luogo di preghiera
Molti pellegrini testimoniano che la salita diventa automaticamente preghiera. Il ritmo lento, il silenzio, la fatica fisica si trasformano in un dialogo interiore. Come scrive un pellegrino: "Ogni passo era una parola di una preghiera che non sapevo di conoscere."
La Croce Blu prende il nome dal colore blu originale con cui fu dipinta dai fedeli come segno di riconoscimento e riferimento durante le prime apparizioni. Il blu fu scelto come colore mariano per eccellenza, simbolo della purezza e della devozione alla Madonna.
Momento cruciale: Fu qui che la Madonna apparve inaspettatamente a Ivan, avvisandolo di non proseguire oltre perché la polizia li aspettava in un'imboscata durante i primi difficili giorni delle apparizioni. Per tanti anni è stato il luogo delle apparizioni del 2 del mese alla veggente Mirjiana.
Costruzione ufficiale: 1985, per commemorare quel momento provvidenziale e rendere accessibile un luogo di apparizioni
Simbolo di protezione: Rappresenta la protezione materna della Madonna sui veggenti e sui pellegrini
Ubicazione: Ai piedi del Podbrdo, facilmente raggiungibile a piedi (1,2 km dalla chiesa)
Accessibilità: Adatta anche a persone con difficoltà motorie, anziani e famiglie con bambini
Alternativa al Podbrdo: Per chi non può affrontare la salita ripida sulla collina
La Croce Blu fa parte di un sistema di croci che caratterizzano il paesaggio spirituale di Medjugorje:
Più intima del Podbrdo, la Croce Blu offre un'esperienza di raccoglimento profondo. È il luogo dove si percepisce maggiormente la protezione materna della Madonna. L'apparizione del 2 del mese attira migliaia di pellegrini che si radunano in preghiera silenziosa, creando un'atmosfera di profonda spiritualità.
Altezza: 520 metri sul livello del mare
Dislivello: Circa 200 metri dal paese
Durata: 45-60 minuti di salita
Difficoltà: Più impegnativa del Podbrdo
Sentiero: Via Crucis con 14 stazioni
Costruzione: 15 marzo 1934, 1900° anniversario della Passione
Dimensioni: 8,56 metri di altezza, cemento armato
Iscrizione: "A Gesù Cristo, Redentore del genere umano, in segno di fede, amore e speranza, in ricordo del 1900° anniversario della Passione di Gesù"
Materiale: Pietre portate a mano dai parrocchiani nel 1933
14 stazioni monumentali: In bronzo, realizzate dal Prof. Carmelo Puzzolo
Presenza di Maria: In ogni stazione (eccetto il Getsemani)
Preghiera tradizionale: I gruppi spesso fanno la Via Crucis comunitaria il venerdì
Molti pellegrini e fotografi hanno documentato fenomeni luminosi sulla croce: luci, aurore, trasformazioni della croce stessa visibili a occhio nudo e fotografabili.
Vista panoramica: Su tutta l'Erzegovina
Spazio di preghiera: Attorno alla croce
Momento del tramonto: Particolarmente suggestivo
Silenzio: Profondo senso di pace e raccoglimento
Costruzione: 1991, per rispondere alle esigenze di silenzio dei pellegrini
Capienza: Circa 100 persone
Stile: Architettura moderna, essenziale
Funzione: Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento
Mattina: Messe in diverse lingue per gruppi piccoli
Pomeriggio: Adorazione silenziosa
Sera: Spesso chiusa durante il programma principale in chiesa
È il luogo del silenzio assoluto a Medjugorje. Molti pellegrini vi trovano la pace che cercavano, lontano dalla folla della chiesa principale.
Statua: Marmo bianco di Carrara, opera dello scultore italiano Dino Felici (1987). È una copia fedele della statua presente sulla collina del Podbrdo, donata dai pellegrini della Corea del Sud in ringraziamento per la miracolosa guarigione di un bambino coreano. Rappresenta il simbolo più riconoscibile di Medjugorje dopo i campanili della chiesa
Punto di preghiera: Sempre circondato da pellegrini in preghiera
Deposito intenzioni: Molti lasciano fotografie e biglietti ai piedi della statua
25 confessionali: Costruiti nel 1990, ristrutturati nel 2001
Lingue disponibili: Italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, polacco, croato, ungherese
Orari: Dal mattino a sera, adattati ai ritmi dei pellegrini
Statua di San Leopoldo Mandic: Protettore dei confessori (1998)
Posizione: Sud-ovest della chiesa, in un'area dedicata alla meditazione
Artista: Andrej Ajdic (Slovenia), scultore specializzato in arte sacra
Anno: Inaugurata nel 1998 durante la Pasqua
Materiale: Bronzo, altezza 8,5 metri
Caratteristiche: Rappresenta Gesù risorto con le braccia aperte in gesto di accoglienza, emergente dal sepolcro con i segni della Passione ancora visibili
Fenomeno della trasudazione: Dal 1998 si verifica un fenomeno documentato di trasudazione di liquido dal ginocchio destro della statua, considerato miracoloso dai fedeli. Il fenomeno avviene in tutte le stagioni ed è stato esaminato dai frati francescani.
Simbolismo: Sottolinea il legame tra devozione mariana e fede cristocentrica, unendo la dimensione della Resurrezione al messaggio della Regina della Pace
Via Lucis: Percorso di 14 stazioni che ripercorre le apparizioni di Gesù Risorto prima dell'Ascensione, collegando la statua ai luoghi circostanti
Esperienza dei pellegrini: Molti fedeli toccano la statua, pregano ai suoi piedi e testimoniano di aver ricevuto consolazione e pace spirituale
Croce di legno: Lato nord-ovest, per preghiera silenziosa
Accensione candele: Spazi dedicati con migliaia di candele sempre accese
Panchine: Disposte strategicamente per la preghiera personale
Intitolazione: Al Santo Papa polacco, grande devoto di Medjugorje
Soprannome: Conosciuto localmente come "il capannone giallo" per il caratteristico colore della struttura
Utilizzo principale: Messe invernali quando la chiesa principale è insufficiente per accogliere tutti i pellegrini
Capienza: Circa 500 persone sedute, fino a 800 in piedi
Periodo di utilizzo: Principalmente da novembre a marzo, durante i mesi più freddi
Posizione: Dietro la chiesa parrocchiale
Padre Slavko Barbarić (1946-2000): Il frate che ha accompagnato i veggenti per 20 anni
Primi parroci: Che accolsero le apparizioni
Parrocchiani storici: Testimoni dei primi anni
Molti pellegrini vi si recano per pregare sulla tomba di Padre Slavko, considerato un santo dai fedeli di Medjugorje.
Mostar non è una semplice escursione turistica per chi va a Medjugorje: è un pellegrinaggio nella storia recente, un modo per comprendere più profondamente il messaggio di pace della Madonna. Come ha detto la Vergine il 26 giugno 1981: "Pace, pace, pace! Riconciliatevi! Tra gli uomini e con Dio!"
Profezia realizzata: La Madonna aveva mostrato a Marija una croce nera dietro di sé, annunciando le sofferenze che sarebbero arrivate da oriente
Messaggio di pace: Vedere Mostar aiuta a comprendere l'urgenza del messaggio mariano di riconciliazione
Testimonianza della guerra: I segni dei bombardamenti ricordano quanto sia fragile la pace
Rinascita: La ricostruzione mostra la forza dello spirito umano e la speranza cristiana
La visita a Mostar completa l'esperienza di Medjugorje perché:
Molti pellegrini raccontano che tornando da Mostar a Medjugorje hanno una comprensione più profonda del messaggio mariano:
Distanza da Medjugorje: 25 km (30 minuti in pullman)
Durata visita: 2-3 ore per una visita completa
Periodo migliore: Tutto l'anno, particolarmente suggestiva in primavera
Cosa portare: Macchina fotografica, ma soprattutto cuore aperto
Il turista vede il ponte, fa foto, compra souvenir
Il pellegrino vede la sofferenza trasformata in speranza, comprende la profezia mariana, prega per la pace nel mondo
Come scrive un pellegrino: "A Mostar ho capito perché la Madonna piange. E ho capito perché continua ad apparire: per evitare che quello che è successo qui si ripeta altrove."
Dopo Mostar, il ritorno a Medjugorje ha un sapore diverso:
Mostar completa il pellegrinaggio a Medjugorje mostrando che la Madonna non è venuta solo per consolazione personale, ma per la salvezza dell'umanità intera dalla autodistruzione della guerra e dell'odio.
Come testimonia un pellegrino: "Non sono i luoghi ad essere sacri, ma è la fede di chi li vive che li rende tali. A Medjugorje ogni pietra è stata bagnata dalle lacrime e dalle preghiere di milioni di persone. È questo che li rende speciali."
I luoghi di Medjugorje non sono monumenti da visitare, ma spazi dell'anima da abitare. Ognuno offre un'esperienza unica, ma tutti convergono verso lo stesso obiettivo: l'incontro personale con il divino attraverso Maria, Regina della Pace.
Chiesa di San Giacomo: Centro liturgico con 700 posti interni + 5000 esterni
Podbrdo: Collina delle apparizioni, 20-30 min di salita, terreno roccioso
Krizevac: Monte della Croce, 45-60 min di salita, Via Crucis monumentale
Croce Blu: Luogo accessibile delle apparizioni del 2 del mese
Cappella Adorazione: Spazio di silenzio per 100 persone
25 confessionali: Multilingue, aperti dal mattino alla sera
Abbigliamento: Modesto in chiesa, attrezzatura da trekking per salite
Orari migliori: Mattino presto o tardo pomeriggio per evitare folla e caldo
Esperienza spirituale: Ogni luogo offre esperienza unica, dal comunitario all'intimo
A Medjugorje non si parla di "miracoli" in senso spettacolare, ma di grazie, conversioni, liberazioni, guarigioni del cuore. Centinaia di testimonianze raccontano di persone cambiate interiormente, di vite trasformate, di vocazioni nate dopo un pellegrinaggio.
Come testimoniava Padre Gabriele Amorth, celebre esorcista: "Conversioni, guarigioni, liberazioni da mali malefici, non si contano e ne ho molte testimonianze. Il vero miracolo erano le conversioni e confessioni che avvengono a Medjugorje."
I numeri documentati:
Esempi di guarigioni documentate:
Quali sono le comunità nate dai frutti di Medjugorje?
Le Comunità di Medjugorje - Domande e Risposte
Chi sono le suore che gestiscono l'orfanotrofio? Le suore Josipa Cordić e Kornelija Zec sono francescane che si dedicano completamente alla cura dei bambini orfani e in difficoltà a Medjugorje.
Che tipo di bambini accolgono? Accolgono bambini che hanno perso i genitori o provengono da famiglie in gravi difficoltà economiche e sociali, di età compresa dalla prima infanzia fino all'adolescenza.
Quali servizi offrono ai bambini? Garantiscono un ambiente familiare, istruzione, cure mediche e soprattutto tanto amore materno, creando una vera famiglia per questi piccoli.
Cos'è la Comunità delle Beatitudini? È un movimento ecclesiale di diritto pontificio fondato in Francia, presente a Medjugorje dal 1998 sotto la guida di Suor Emmanuelle Maillard.
Su cosa si basa la loro spiritualità? La loro vita si fonda sulle otto beatitudini evangeliche, con particolare dedizione all'adorazione eucaristica perpetua e alla preghiera contemplativa.
Come servono i pellegrini? Organizzano ritiri spirituali, incontri di preghiera e offrono direzione spirituale a chi cerca un approfondimento della fede.
Chi ha fondato il Cenacolo e quando è arrivato a Medjugorje? Il Cenacolo è stato fondato da Madre Elvira Petrozzi per il recupero di giovani tossicodipendenti. A Medjugorje hanno aperto una casa nel 1991.
Come funziona il loro metodo di recupero? Il metodo si basa su quattro pilastri: preghiera, lavoro, vita comunitaria e astinenza totale da droghe e farmaci. Non usano metadone o altri farmaci sostitutivi.
Quanto dura il percorso di recupero? I giovani vengono accolti gratuitamente e seguono un percorso che dura alcuni anni, vivendo in fraternità e riscoprendo il senso della vita attraverso la fede.
Chi ha fondato questa comunità e quando? La Comunità dei Figli del Divino Amore è stata fondata nel 1995 da Madre Rosaria della Carità.
Qual è la loro spiritualità? È una comunità di ispirazione francescana e mariana, profondamente legata ai messaggi della Regina della Pace di Medjugorje, con il carisma della musica sacra e della preghiera di riparazione.
Come è organizzata la comunità? Comprende laici, famiglie e due rami di consacrati: gli Apostoli di Maria Addolorata (maschile) e le Figlie adoratrici del Preziosissimo Sangue (femminile).
Dove hanno le loro sedi? La sede principale è a San Cesareo, vicino Roma, ma hanno una casa anche a Medjugorje e in altre parti del mondo.
Per cosa sono conosciuti a Medjugorje? Sono famosi per l'animazione musicale delle Adorazioni Eucaristiche e delle Sante Messe in italiano, con Fra Roland (chitarra e voce) e Melinda (violino).
Chi è Chiara Amirante e quando ha fondato Nuovi Orizzonti? Chiara Amirante ha fondato il movimento Nuovi Orizzonti nel 1991 per aiutare giovani in situazioni di disagio, emarginazione e dipendenze.
Qual è il loro metodo di aiuto? Attraverso l'amore gratuito, la preghiera e percorsi personalizzati aiutano i giovani a ricostruire la loro vita, senza giudizi ma con accoglienza totale.
Che attività svolgono a Medjugorje? Gestiscono una comunità di accoglienza, organizzano campi estivi, incontri formativi e attività di evangelizzazione rivolte soprattutto ai giovani.
Chi ha creato il Villaggio della Madre e perché? Padre Slavko Barbarić ha dato vita al progetto durante la guerra civile in Bosnia-Erzegovina (1991-1995) per accogliere bambini orfani di guerra.
Dove si trova il villaggio? Si trova a pochi chilometri da Medjugorje, in una zona che era arida e rocciosa, trasformata in un'oasi verde.
Chi lo dirige attualmente? È guidato da Padre Svetozar Kraljevic e dai Padri della Provincia Francescana dell'Erzegovina.
Chi accoglie oggi il villaggio? Non solo orfani, ma famiglie numerose in difficoltà, bambini senza genitori, ragazze madri, donne con problemi familiari e 16 giovani ex tossicodipendenti nella "Comunità del Padre Misericordioso".
Che servizi offre alla comunità locale? Ha un asilo frequentato da 170 bambini (del villaggio e di Medjugorje) e un ambulatorio medico aperto a tutta la zona.
Qual è la filosofia del progetto? Come dice Padre Svetozar: "Il Villaggio della Madre desidera dare agli eventi tristi della vita un lieto fine, e trasformare la sfortuna in opportunità".
Come si sostiene economicamente? Grazie alle donazioni dei pellegrini di Medjugorje e di tutti coloro che hanno a cuore queste iniziative caritative.
Testimonianze dei pellegrini:
Il vero miracolo di Medjugorje: Come scrive un pellegrino nel suo blog: "Il vero miracolo di Medjugorje non è nei fenomeni straordinari riportati dai veggenti, ma in questa capacità di trasformare una semplice collina rocciosa in un ponte tra terra e cielo, tra visibile e invisibile."
La Madonna indica i "5 sassi" per ricevere grazie:
Se non ricevo guarigione fisica: Non tutti guariscono nel corpo, ma molti nel cuore. Come testimonia un pellegrino: "Non ho ricevuto miracoli nel corpo, ma ho ritrovato me stesso."
La grazia più grande è spesso:
Medjugorje non giudica, non spinge, non impone. Accoglie. E accompagna.
Come dice la Madonna: "Io vorrei tutti voi per me ma molti non mi accettano. Però sono sempre qui, davanti ai vostri cuori."
A Medjugorje, il silenzio non è vuoto. È presenza. Lo si vive durante l'adorazione eucaristica, con migliaia di persone inginocchiate in silenzio assoluto, durante la preghiera sui monti, nei momenti prima delle apparizioni. È un silenzio pieno di ascolto, di attesa, di grazia. A volte, è lì che succede tutto.
Marija Pavlović Lunetti
Vicka Ivanković
Ivan Dragićević
Ivanka Ivanković Elez
Jakov Čolo
Mirjana Dragićević Soldo
Chi sono i veggenti oggi?
Tutti i veggenti hanno sempre vissuto vite normali: si sono sposati, hanno figli, lavorano. Non hanno mai guadagnato dalle apparizioni, se non lavorando con le loro famiglie in ciò che a Medjugorje è più comune, pensioni, accoglienza dei pellegrini e hanno accettato anni di esami medici e psicologici. La loro credibilità sta nella coerenza della testimonianza e nella semplicità della vita.
I veggenti vivono ancora tutti a Medjugorje?
Viska, Jacov, Mirijana e Ivanka vivono a Medjugorje.
Ivan negli Stati Uniti.
Marjia in Italia.
Tutti soprattutto in estate si ritrovano a Medjugorje.
Sì, nel passato organizzavano momenti di testimonianza per i pellegrini davanti alle loro case, in parrocchia o in altri luoghi. Tutti ricordiamo le testimonianze di Viska davanti alla sua casa, di Mirjiana nel cortile della sua abitazione, di Marjia all’altare esterno o di altri veggenti anche in eventi in Italia o nel mondo. Recentemente sembra che sia stato chiesto loro di organizzare meno questo tipo di incontri, per permettere di proseguire il discernimento da parte della Chiesa sul fenomeno Medjugorje, abituando il pellegrino all’incontro con la Madonna, con Gesù nei Sacramenti in un’esperienza bella di Chiesa, senza il rischio e pericolo di fanatizzazione e personalizzazione della spiritualità sul veggente. In obbedienza alla Chiesa e alle direttive, i veggenti sembrano seguire questa indicazione, anche se sappiamo che il pellegrino amava incontrarli per avere una prova, una rassicurazione, una speranza perchè gli occhi dei veggenti, ce ne accorgevamo, sono occhi che vedono la Madonna e questo ci bastava. Può succedere comunque che l’incontro con i veggenti succeda ancora.
Krizevac sotto la pioggia. Sembrava impossibile salire, ma Samuele ci ha incoraggiato passo dopo passo. Ho scelto Bianco Viaggi su consiglio del mio parroco, che organizza viaggi con loro da anni. Posso solo confermare la loro eccellenza! L'atmosfera durante l'adorazione eucaristica, con migliaia di giovani in silenzio, mi ha fatto piangere come un bambino. Dopo quel viaggio ho ritrovato l'entusiasmo che avevo perso da tempo.
La visita alla Comunità Cenacolo mi ha sconvolto positivamente. Vedere ragazzi rinascere attraverso la fede... La guida Mara ha organizzato anche un incontro con una famiglia del posto, amica dei veggenti. Non conoscevo Bianco Viaggi, ma un'amica li aveva già scelti e mi fidavo di lei. Che esperienza! Tornata a Novara, ho iniziato un percorso di riconciliazione con mia madre dopo anni di incomprensioni.
Pregare il rosario alla Croce Blu al tramonto... un'emozione che porterò sempre nel cuore. Elen ha creato momenti di condivisione tra noi pellegrini che hanno reso tutto più intenso. Era il mio terzo pellegrinaggio con Bianco Viaggi e sicuramente non sarà l'ultimo. La loro professionalità è sempre impeccabile. Da quando sono tornato, ho ritrovato la voglia di pregare che avevo perso da anni.
Cercare di descrivere cosa si prova durante l'apparizione è impossibile. Antonio ci ha preparato spiritualmente in modo eccezionale. Biancoviaggi è conosciuta come una delle migliori agenzie per i pellegrinaggi e ora posso confermare personalmente! La loro attenzione ai dettagli spirituali, non solo logistici, fa la differenza. Da Verona ero partita con il peso di un figlio problematico. Sono tornata con la serenità per affrontare la situazione con un nuovo spirito
Ho scalato il Podbrdo nonostante i miei problemi alle ginocchia. Mi sembrava impossibile... Annalisa sapeva esattamente quando fermarsi per riposare e come motivarci. Onestamente? Bianco Viaggi non mi convinceva, non ne avevo mai sentito parlare, a Napoli siamo abituati a partire con le solite agenzie. Mia moglie ha insistito. Quanto aveva ragione! Quei cinque giorni hanno cambiato il mio modo di vedere la vita a 65 anni. Ora faccio volontariato con gli anziani della mia parrocchia.
La testimonianza di un ragazzo della Comunità Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante mi ha scosso nel profondo e mi ha spronato a confessarmi dopo anni. Samuele ci ha regalato momenti indimenticabili. Avevo già sentito parlare di Bianco Viaggi come agenzia specializzata nei pellegrinaggi, e ora posso confermare che la loro reputazione è meritata.Dopo Medjugorje ho trovato il coraggio di lasciare un lavoro che mi stava logorando. Ora guadagno meno ma sono felice.
Le Celebrazioni in Parrocchia, la Collina delle Apparizioni, la Croce Blu... Francesco ci ha guidato con passione, raccontando storie che non trovi nei libri. La mia amica del coro mi aveva parlato così bene di Bianco Viaggi che avevo aspettative altissime. Sono state tutte superate! L'adorazione eucaristica con migliaia di persone inginocchiate in silenzio assoluto mi ha toccato profondamente. Ora vedo i problemi con occhi diversi.
L'incontro con Vicka è stato indimenticabile. Quella semplicità disarmante... Elen ha organizzato anche un momento con una amica delle veggenti, testimone delle prime apparizioni. Prima di partire, non conoscevo Bianco Viaggi. Ma il viaggio è stato impeccabile! Ora capisco perché hanno così tanti clienti fedeli. Sono tornata in Sicilia con la forza di ricominciare dopo la separazione. Ho ritrovato la serenità che avevo perso.
La salita al Krizevac all'alba! Che fatica, ma che emozione arrivare in cima! Mara conosceva tutti i dettagli storici dei luoghi e ha reso ogni momento speciale. Era il mio secondo viaggio con Bianco Viaggi, dopo Lourdes l'anno scorso. La loro professionalità è davvero impareggiabile. Da quando sono rientrato a Venezia, ho ripreso in mano il progetto del libro che avevo nel cassetto da dieci anni. Qualcosa è cambiato in me.
Mai avrei immaginato di sentire quella pace interiore alla Collina sul Podbrvo. È stato come se tutto si fermasse per un istante... Antonio è stato fantastico nel prepararci all'esperienza dell'apparizione. Ho scelto Bianco Viaggi su consiglio della mia parrocchia, dove tutti li considerano i migliori per i pellegrinaggi. E avevano ragione! Da quando sono tornata, la mia insonnia cronica è scomparsa. È come se avessi imparato di nuovo a fidarmi della vita.
