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Pellegrinaggi Polonia

Programma Polonia da Settembre (2025)

Viaggio di 4 o 5 giorni in aereo tra i luoghi che hanno custodito la fede in momenti decisivi della storia.

  • Czestochowa – davanti alla Madonna Nera, cuore mariano della Polonia
  • Lagiewniki – Santuario della Divina Misericordia e tomba di Santa Faustina Kowalska
  • Kalwaria Zebrzydowska – il “Calvario polacco”, tra i più grandi santuari legati alla Passione
  • Wadowice – la città natale di San Giovanni Paolo II
  • Cracovia – passeggiata nella città patrimonio UNESCO
  • Auschwitz – visita al luogo della memoria (incluso nei pellegrinaggi da 4 giorni in su)
Ecco le prossime partenze
Cosa è incluso
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Al momento non sono previste partenze.

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Eventi organizzati

Vivere Polonia durante gli eventi è un'esperienza ancora più speciale.

Polonia: dove la speranza cristiana ha vinto le tenebre della storia

In questo pellegrinaggio non visiterai soltanto città: vivrai un cammino che intreccia fede, memoria e rinascita.
A Czestochowa, il silenzio davanti alla Madonna Nera ti farà sentire parte della preghiera di un popolo intero.
A Wadowice, respirerai l’aria della città che ha donato al mondo San Giovanni Paolo II.
A Cracovia, nel Santuario della Divina Misericordia, comprenderai la forza del messaggio affidato a Santa Faustina: “Gesù, confido in Te”.
Ad Auschwitz, davanti alla testimonianza di San Massimiliano Kolbe, scoprirai come l’amore può illuminare anche l’orrore più oscuro.

San Giovanni Paolo II – Il Papa venuto dalla Polonia

Wadowice, la piccola città alle porte di Cracovia, ha dato i natali a Karol Wojtyła, che sarebbe diventato San Giovanni Paolo II. Qui ogni pietra conserva un ricordo della sua infanzia: la casa natale trasformata in museo, la chiesa della Presentazione dove fu battezzato, le strade percorse da ragazzo.

Il pellegrinaggio continua a Cracovia, città in cui Karol visse, studiò e divenne sacerdote. Qui scopriremo:

  • Il Palazzo Arcivescovile, con la famosa “finestra papale” da cui il Papa parlava ai giovani con un linguaggio di padre e di amico.
  • L’Università Jagellonica, dove fu studente di filologia e teatro.
  • La Cattedrale del Wawel, luogo della sua ordinazione sacerdotale e poi episcopale.

Seguendo le sue tracce, si comprende come un ragazzo semplice, cresciuto tra dolore e guerra, sia diventato un ponte tra i popoli e un profeta della speranza.

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Santa Faustina Kowalska – L’Apostola della Divina Misericordia

Nel convento di Lagiewniki, a Cracovia, la giovane suor Faustina ricevette le rivelazioni di Gesù Misericordioso. Qui tutto parla di lei e del messaggio che il Signore le affidò: “Gesù, confido in Te”.

Oggi il complesso del santuario comprende:

  • La cappella originale, con l’immagine di Gesù Misericordioso dipinta secondo le sue visioni.
  • La tomba di Santa Faustina, meta di milioni di pellegrini.
  • La grande basilica moderna, che può accogliere fino a 5.000 fedeli.

Questo luogo non è solo memoria storica, ma cuore pulsante di un messaggio che ha attraversato il mondo intero. La Festa della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II, nasce proprio qui. Visitare Lagiewniki significa entrare in un santuario universale, dove la Misericordia di Dio è annuncio di speranza per ogni uomo.

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San Massimiliano Maria Kolbe – L’amore più forte della morte

Il nome di Auschwitz evoca il dolore più profondo della storia, ma è proprio qui che la luce di un santo ha illuminato l’abisso. San Massimiliano Maria Kolbe, francescano polacco, fondatore della “Città dell’Immacolata” (Niepokalanów) e missionario instancabile, nel 1941 offrì la sua vita in cambio di quella di un padre di famiglia condannato a morire di fame.

Nel Blocco 11, oggi luogo di silenzio e di preghiera, si respira ancora la forza del suo sacrificio. La cella dove Kolbe pregò e cantò inni alla Madonna fino all’ultimo respiro è diventata santuario di amore eroico.

Il suo gesto, riconosciuto da Giovanni Paolo II con la canonizzazione nel 1982, non è soltanto memoria, ma profezia: testimonia che anche davanti all’odio più disumano, la carità cristiana può vincere.

Ogni pellegrino che entra in Auschwitz porta con sé questa domanda: come trasformare il male in bene, la disperazione in speranza?

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Testimonianze

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