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Preghiera prima del pellegrinaggio: guida e consigli

Di: Riccardo

Aggiornato: 4 Ottobre 2025
3 minuti
Indice

Perché pregare prima di partire (non per dovere)

Pregare prima del pellegrinaggio non è “fare i compiti”. È mettere ordine, accendere fiducia, alleggerire lo zaino interiore. La preghiera prepara il cuore come una luce morbida: non abbaglia, orienta. Così quando arrivi al santuario non inizi da zero: sei già in cammino.

“Pensavo: metto le cuffie e via coi giochetti. Dopo tre fermate ho tenuto in mano il rosario di mia nonna. Mi bastava quello.”

Micro-impegno in prima persona: Oggi non faccio tutto. Faccio vero.

Il “lasciapassare” del pellegrino

“Maria, Madre di Gesù, pensaci Tu!”
Dillo quando chiudi la valigia, al check-in, sul pullman, prima di dormire. È un lasciapassare di fiducia: poche parole, abbandono vero.
“Ho scritto ‘Pensaci Tu’ su un post-it nel passaporto. È la prima cosa che ho tirato fuori al controllo.”

Micro-impegno: Poche parole, cuore presente.

Confessione: perché (di solito) sul luogo

Meglio confessarsi al santuario, quando possibile:

  • i confessori dei santuari sono abituati ad ascoltare storie di pellegrini;

  • il cuore arriva più vero, già scaldato dal cammino;

  • le grazie si legano a tempo e luogo che ricorderai.

Se però porti un peso grave, non rimandare: confessati anche prima. Non è una regola, è sapienza.

“Non trovavo un prete in paese. A Lourdes ho trovato un confessore che sembrava conoscermi. Sono uscita leggera.”

Micro-impegno: Non cerco effetti: cerco incontro.

Strumenti semplici che aiutano (zero complicazioni)

  • Taccuino di viaggio: ogni giorno una riga (Parola – Grazie – Nome portato).

    “Ho annotato tre nomi su uno scontrino. In santuario li ho letti ad alta voce. Ho sentito pace.”

  • Regola 3–3–3: 3 minuti di silenzio mattino/pranzo/sera; 3 piccoli gesti di carità; 3 grazie dette ad alta voce.

  • Lista nomi: chi vuoi “portare” (malati, famiglie, amici lontani).

  • Digiuno leggero (se puoi): una rinuncia piccola, senza eroismi.

  • Preghiere brevi in famiglia: spiegazioni minime, voce bassa.

Micro-impegno: Prima l’Altare, poi la foto.

Schema semplice: 7 giorni prima (ultra-schematico)

Non è un compito in classe. Se salti, riparti. La grazia non mette assenze.

Giorno −7 — Decisione
“Signore, vengo come sono.” Scrivo 3 intenzioni (per me, per chi amo, per chi fatico ad amare). Foglietto nel portafoglio.

Giorno −6 — Silenzio
10 minuti senza telefono (chiesa o sedia di casa). “Parla, ti ascolto.” Se è troppo: 3 + 3 + 3 minuti (mattino/pranzo/sera).

Giorno −5 — Gratitudine
Scrivo 5 grazie piccole (pane, telefonata, riposo, un nome). Una riga, ma vera.

Giorno −4 — Parola
Leggo il Vangelo del giorno (anche da app). Tiro fuori una frase e la porto con me.

Giorno −3 — Maria
Una decina di Rosario “a cinque parole”: grazie – pace – fiducia – perdono – luce. Se non so il rosario: “Maria, pensaci Tu”.

Giorno −2 — Carità
Un gesto per chi non se l’aspetta (messaggio di pace, ascolto vero, piccola visita).

Giorno −1 — Affidamento
Chiudo la valigia: “Maria, Madre di Gesù, pensaci Tu!”. Dormo presto, zaino leggero.

Se “non so pregare”

  • Dei lontani: “Se ci sei, mostrati piano. Io resto qui.”

  • Dei distratti: “Tu resta, anche se io vado e vengo.”

  • Dei feriti: “Non capisco tutto, ma mi consegno.”

“Mi ero promesso tre rosari. Ho detto una Ave Maria e ho pianto in silenzio. Era la prima volta che parlavo davvero.”

Micro-impegno: Se non ho parole, sto.

Rosario “a cinque parole” (per tempi stretti)

Per ogni decina ripeti piano: grazie – perdono – pace – fiducia – luce.
Funziona in auto, in pullman, in coda in aeroporto. Poche parole, molta intenzione.

Adorazione: entrare senza sentirsi fuori posto

  1. Arrivo semplice: mi inginocchio o siedo.

  2. Dico: “Eccomi. Sono qui.

  3. Sto in silenzio breve (anche 5 minuti).

  4. Esco piano.

“A Lourdes non sentivo nulla. Due giorni dopo, a colazione, ho capito che stavo in pace. Il cuore, a volte, capisce dopo.”

Micro-impegno: Pochi minuti, veri.

Piccolo vademecum per famiglie

  • Bambini: una Ave Maria per candela; un grazie ciascuno. No maratone.

  • Anziani: sedute vere, acqua, sosta prima delle celebrazioni.

  • Turni smart: Confessione a staffetta; Adorazione breve a rotazione.

  • Bagaglio spirituale: una sola cosa da chiedere, tante da ringraziare.

“Ho detto ai figli: facciamo dieci Ave Maria al giorno, bene. Sono tornata diversa.”

FAQ veloci

Meglio pregare molto prima, o lasciare tutto al santuario?
Meglio iniziare prima, con poco ma fedele. Sul luogo raccogli il frutto.

E se non ho tempo?
Tre momenti da 3 minuti (mattino, mezzogiorno, sera). Pochi e veri.

Mi devo confessare prima di partire?
Se porti un peso grave, : non rimandare. Altrimenti prova a confessarti sul luogo: i confessori dei santuari sono una grazia.

Conclusione: partire già in ascolto

La preghiera prima del pellegrinaggio non è un anticipo della meta: è la meta che viene a cercarti.
Parti già in ascolto: un taccuino, tre intenzioni scritte, un affidamento semplice — “Maria, Madre di Gesù, pensaci Tu!”.
Il resto lo farà la grazia, sul luogo, quando meno te lo aspetti.

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