"Pregare il rosario alla Croce Blu al tramonto... un'emozione che porterò sempre nel cuore."
Queste parole di Eleonora, 44enne romana, racchiudono l'essenza di un risveglio spirituale avvenuto durante il suo pellegrinaggio a Medjugorje con Bianco Viaggi – un'esperienza che ha riacceso la sua fede dopo anni di tiepidezza e distanza dalla preghiera autentica, quella che la Madonna nei suoi messaggi chiama "preghiera con il cuore".
La Croce Blu, situata ai piedi del Podbrdo (la collina delle apparizioni), è un luogo di straordinaria intensità spirituale a Medjugorje. Segnata da una semplice croce dipinta di blu, quest'area rappresenta il punto di numerose apparizioni ai veggenti e conserva un'atmosfera di raccoglimento unica.
"Proprio qui, alla Croce Blu, la Madonna è apparsa molte volte ai veggenti,"
spiega la guida di Bianco Viaggi.
"È un luogo dove tanti pellegrini hanno testimoniato grazie particolari, forse perché qui si avverte in modo più tangibile l'invito della Madonna a quella preghiera ripetuta nei suoi messaggi: 'Pregate, pregate, pregate'."
"Avevo già visitato la Croce Blu nei miei precedenti pellegrinaggi,"
racconta Eleonora, "
ma sempre di fretta, come una tappa turistica da spuntare. Questa volta è stato completamente diverso."
La differenza l'ha fatta l'approccio della guida di Bianco Viaggi.
Fai il tuo primo passo.
Il tuo pellegrinaggio inizia così.
"Elen ha creato momenti di condivisione tra noi pellegrini che hanno reso tutto più intenso,"
spiega Eleonora.
"Ci ha invitato a vivere l'esperienza della Croce Blu al tramonto, quando la luce del sole calante crea un'atmosfera quasi mistica tra le colline di Medjugorje."
"Era il mio terzo pellegrinaggio a Medjugorje,"
racconta Eleonora,
"ma qualcosa questa volta è cambiato dentro di me. Non è stato il luogo a essere diverso, ma il mio modo di viverlo e come sono stata aiutata a farlo."
Eleonora racconta di essere arrivata a Medjugorje portando con sé un peso invisibile: anni di preghiere meccaniche, rituali svuotati di significato, una fede ridotta a gesti esteriori privi di emozione.
"Da giovane vivevo la fede con entusiasmo, ma con il passare degli anni, tra impegni lavorativi, problemi familiari e la frenesia quotidiana, avevo perso la capacità di pregare veramente,"
confessa.
"Andavo a Messa la domenica per abitudine, ma il mio cuore era altrove. Non ricordavo più cosa significasse sentire davvero una connessione con Dio."
Questo terzo pellegrinaggio sembrava inizialmente seguire lo stesso schema dei precedenti: visite ai luoghi sacri, partecipazione alle funzioni, ascolto delle spiegazioni.
Ma Eleonora sentiva ancora quel "muro invisibile" che la separava da un'autentica esperienza spirituale.
Nei primi giorni, questo terzo pellegrinaggio sembrava ricalcare i precedenti: visite ai luoghi sacri, funzioni, testimonianze – tutto vissuto con distacco, dietro quel "muro invisibile" che separava Eleonora da un'autentica esperienza di fede.
Poi è arrivata la proposta della guida Elen.
"Ci ha invitato a recarci alla Croce Blu poco prima del tramonto per recitare insieme il rosario,"
ricorda Eleonora.
"Inizialmente ero scettica – un altro rosario, pensavo, un'altra preghiera meccanica."
Arrivata sul posto, però, qualcosa è iniziato a cambiare.
"La luce dorata del tramonto filtrava attraverso gli alberi, creando un gioco di ombre e luminosità sulla Croce Blu.
C'era un silenzio speciale, interrotto solo dal fruscio del vento e dalle voci sommesse dei pellegrini che si radunavano."
Mentre il gruppo iniziava a recitare il rosario, Eleonora ha vissuto un momento inaspettato di grazia.
"All'inizio recitavo le Ave Maria meccanicamente, come sempre. Poi, gradualmente, qualcosa è cambiato. Era come se ogni parola acquistasse peso, significato. Ho chiuso gli occhi e ho smesso di preoccuparmi di seguire gli altri. Finalmente ho compreso cosa significasse 'pregare con il cuore', come la Madonna chiede sempre nei suoi messaggi."
Le lacrime hanno iniziato a scorrere sul viso di Eleonora senza controllo.
"Non erano lacrime di tristezza, ma di liberazione. La preghiera non era più un movimento delle labbra, ma un palpito dell'anima, un vero dialogo cuore a cuore con la Madonna. Sentivo sciogliersi qualcosa dentro di me, come un ghiaccio che si rompe dopo un lungo inverno."
Eleonora ricorda che durante quel rosario alla Croce Blu, le parole della veggente Vicka risuonavano nella sua memoria: "La Madonna ci ha detto che il rosario le è particolarmente caro, perché attraverso di esso lei può aiutarci. Non è importante la quantità di preghiere, ma come preghiamo – con il cuore, sentendo ogni parola, in quel movimento di sistole e diastole spirituale che fa respirare l'anima."
Un elemento che ha reso questa esperienza particolarmente significativa è stata la competenza della guida Elen di Bianco Viaggi.
"Dopo il rosario, Elen ci ha spiegato con grande rispetto qualcosa che ha dato ancora più valore al momento,"
racconta Eleonora.
"Ci ha raccontato che proprio alla Croce Blu la Madonna è apparsa numerose volte, anche quando i veggenti erano adulti. È un luogo speciale, dove la separazione tra cielo e terra sembra assottigliarsi."
La differenza l'ha fatta proprio il modo in cui la guida ha saputo valorizzare il luogo e il momento, senza invadere l'intimità dell'esperienza personale.
"Ciò che ho apprezzato enormemente è che non c'era alcuna pressione a condividere emozioni o sensazioni. Elen ha creato lo spazio per vivere un'esperienza autentica e personale, ma senza forzature. Chi voleva poteva rimanere in silenzio, chi preferiva allontanarsi per pregare da solo era libero di farlo."
La professionalità dello staff di Bianco Viaggi si è manifestata proprio in questo equilibrio perfetto tra informazione e rispetto dello spazio interiore di ciascuno.
"Elen ci ha spiegato che a Medjugorje la Madonna ripete spesso nei suoi messaggi 'Pregate, pregate, pregate'. Ma non è una richiesta di quantità, bensì di qualità – di quel pregare con il cuore che io stavo finalmente riscoprendo, in modo del tutto personale."
Fai il tuo primo passo.
Il tuo pellegrinaggio inizia così.
La vera prova del cambiamento vissuto da Eleonora si è manifestata al ritorno nella sua vita quotidiana a Roma.
"Da quando sono tornata, ho ritrovato la voglia di pregare che avevo perso da anni,"
afferma con un sorriso sereno.
"Ho creato un piccolo spazio nella mia casa, con un'immagine della Madonna di Medjugorje e una candela. Ogni sera recito il rosario, e ogni volta rivivo un po' quell'emozione provata alla Croce Blu."
Questa rinnovata pratica di preghiera ha portato frutti concreti nella sua vita.
"Affronto le difficoltà quotidiane con uno spirito diverso. La fretta e l'ansia si sono attenuate. Ho ritrovato la capacità di vedere oltre i problemi immediati, di affidarmi."
Eleonora confessa che il cambiamento più grande è proprio nel modo di pregare.
"Prima, ripetevo parole vuote. Ora sento quel palpito, quel movimento dell'anima che rende la preghiera un vero incontro. Come ci ha spiegato la guida, la Madonna a Medjugorje insiste molto sulla 'preghiera con il cuore', e finalmente ho capito cosa significa: è quel sussulto interiore, quel dialogo cuore a cuore con il Cielo che trasforma la recita in relazione viva."
L'esperienza di Eleonora ci mostra come a volte sia necessario tornare più volte in un luogo sacro per viverne pienamente il significato. Non è il numero di pellegrinaggi a fare la differenza, ma la disponibilità interiore a lasciarsi toccare, a lasciarsi sorprendere.
"Se potessi dare un consiglio a chi sta pensando di andare a Medjugorje, direi di non avere fretta,"
suggerisce Eleonora.
"Concedetevi il tempo per stare in silenzio nei luoghi santi, specialmente alla Croce Blu. Recitate il rosario con calma, cercando di sentire ogni parola nel cuore, come la Madonna ci chiede. E se possibile, visitatela al tramonto... è un'emozione che porterete sempre nel cuore."
Bianco Viaggi organizza pellegrinaggi a Medjugorje con partenze regolari da diverse città italiane, con guide esperte che sapranno accompagnarti a scoprire il significato profondo della "preghiera con il cuore" di cui parla la Madonna nei suoi messaggi.