C’è un inizio dell’inverno in cui le luci aumentano e il cuore, invece, si spegne.
Mercatini, pacchetti, liste. Ma la sera ti ritrovi uguale di prima.
L’Immacolata può essere invece una stella che riaccende l’essenziale: Maria, tutta di Dio, tutta per noi.
Non un viaggio qualunque: un cammino vero, intero, in cui scopri che non sei solo e che c’è Altro.
Lei ti precede: è apparsa a Lourdes dicendo “Io sono l’Immacolata Concezione”;
ha parlato a Fatima promettendo che il Suo Cuore Immacolato trionferà;
a Medjugorje continua a richiamare alla preghiera e alla conversione;
ti aspetta nei luoghi dei santi che l’hanno amata: Padre Pio, Francesco e Chiara d’Assisi, Carlo Acutis.
Come scegliere (in una riga)
Perché l’8 dicembre (in due righe)
Dogma dell’Immacolata Concezione: Maria, per singolare grazia, è stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante della sua esistenza (definito da Pio IX nel 1854, Ineffabilis Deus).
Quattro anni dopo, a Lourdes (1858), la Vergine si presenta a Bernadette: “Io sono l’Immacolata Concezione”.
Questa è la nostra festa: Dio che prepara la Madre e la dona a noi.
Mercatini o pellegrinaggio?
I mercatini passano, il cuore resta vuoto.
Un pellegrinaggio riempie di Presenza.
Non giudichiamo: ma ti diamo una possibilità.