"Dopo la morte di mio marito pensavo che non avrei più trovato la voglia di vivere. A Lourdes ho sentito che non ero sola."
Queste parole di Giovanna, 65enne di Bari, racchiudono l'essenza di una trasformazione interiore che va ben oltre un semplice viaggio.
Il lutto è forse una delle esperienze più devastanti che un essere umano possa affrontare. Per Giovanna, la perdita del marito aveva creato un vuoto che sembrava impossibile da colmare, un'assenza che aveva risucchiato ogni colore dalla sua esistenza.
"I primi mesi dopo la sua scomparsa vivevo in una sorta di nebbia," racconta Giovanna con voce pacata ma ancora velata di emozione. "Mi muovevo come un automa, facevo ciò che dovevo fare, ma dentro di me tutto era spento. Non riuscivo a immaginare un futuro in cui potessi tornare a provare gioia."
È in questo stato d'animo che l'idea di un pellegrinaggio a Lourdes è entrata nella sua vita - non tanto come una scelta attiva, quanto come un suggerimento al quale, quasi per inerzia, ha deciso di arrendersi. "Un amico mi ha parlato di Bianco Viaggi con tale entusiasmo che, più per accontentarlo che per convinzione personale, ho accettato di partire."
Fai il tuo primo passo.
Il tuo pellegrinaggio inizia così.
Uno dei momenti più significativi dell'esperienza di Giovanna è stato il percorso della Via Crucis sulla collina di Lourdes. "La Via Crucis sulla collina, nonostante la mia artrite, è stata possibile grazie all'aiuto del gruppo," ricorda.
Questa esperienza incarna perfettamente la duplice dimensione - fisica e spirituale - del pellegrinaggio. Da un lato, la sfida concreta di un corpo segnato dall'età e dalla malattia che affronta un percorso impegnativo; dall'altro, il simbolismo profondo di un cammino che ripercorre la sofferenza di Cristo, permettendo al pellegrino di integrare il proprio dolore personale in una narrazione più ampia e significativa.
"Ogni stazione della Via Crucis era come uno specchio in cui vedevo riflessa la mia sofferenza," spiega Giovanna. "Ma, stranamente, invece di aumentare il mio dolore, questa condivisione lo rendeva più sopportabile, quasi come se fosse stato distribuito tra tutti noi che camminavamo insieme."
"Elen, la nostra guida, ci ha fatto vivere Lourdes come un vero pellegrinaggio, non come turisti," sottolinea Giovanna con gratitudine. Questa distinzione tra turismo religioso e autentico pellegrinaggio rappresenta un elemento cruciale nell'esperienza di Lourdes.
Mentre il turista osserva, fotografa, passa velocemente da un luogo all'altro, il pellegrino si immerge, si lascia trasformare, permette ai luoghi sacri di parlargli a un livello più profondo. Elen, con la sua sensibilità e competenza, ha saputo creare le condizioni perché questo dialogo interiore potesse avvenire.
"Ci sono state occasioni in cui Elen ci ha portato in luoghi meno frequentati, in orari in cui potevamo viverli nel silenzio," ricorda Giovanna. "In quei momenti, ho sentito che Lourdes non era solo un luogo geografico, ma uno spazio dell'anima dove potevo finalmente affrontare il mio dolore senza esserne sopraffatta."
Un aspetto fondamentale dell'esperienza di Giovanna è stato il senso di comunità vissuto durante il pellegrinaggio. "L'aiuto del gruppo" non si è limitato al supporto fisico durante la Via Crucis, ma ha rappresentato un sostegno emotivo e spirituale costante.
"Mi sono resa conto che non ero l'unica a portare un peso," racconta. "Ogni persona nel nostro gruppo aveva la sua storia di sofferenza, la sua ferita da curare. Paradossalmente, questa condivisione del dolore creava un senso di connessione che non avevo più sperimentato da molto tempo."
In un'epoca in cui il lutto tende ad essere privatizzato e nascosto, il pellegrinaggio offre uno spazio in cui il dolore può essere espresso e condiviso in modo autentico, senza la pressione sociale di "superarlo rapidamente" o di "mostrarsi forti". A Lourdes, Giovanna ha potuto essere vulnerabile senza sentirsi giudicata, ha potuto piangere senza doversi scusare.
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Il tuo pellegrinaggio inizia così.
"La reputazione di eccellenza di Bianco Viaggi è assolutamente meritata! L'amico che me li ha consigliati aveva ragione," afferma Giovanna con convinzione. Questa testimonianza mette in luce come la scelta dell'organizzazione a cui affidare un'esperienza così delicata e personale come un pellegrinaggio non sia affatto secondaria.
Ciò che distingue un'agenzia specializzata in pellegrinaggi come Bianco Viaggi non è solo l'efficienza logistica - che pure è fondamentale - ma la capacità di comprendere la dimensione spirituale del viaggio, di rispettare i tempi e i modi di ciascun pellegrino, di creare un ambiente in cui l'esperienza religiosa possa essere vissuta in modo autentico.
"Ho apprezzato il fatto che ci fossero momenti strutturati e momenti di libertà," spiega Giovanna. "Non mi sono mai sentita forzata in un programma rigido, ma nemmeno abbandonata a me stessa. C'era sempre qualcuno pronto ad ascoltare, a guidare, a condividere."
"A Lourdes ho sentito che non ero sola." Questa semplice frase racchiude forse l'essenza più profonda dell'esperienza di Giovanna. Il sentimento di solitudine che spesso accompagna il lutto non è solo la mancanza fisica della persona amata, ma un senso più profondo di disconnessione dal mondo e dalla vita stessa.
La riscoperta di non essere sola si è manifestata per Giovanna a diversi livelli: la presenza degli altri pellegrini, l'accompagnamento attento della guida Elen, ma anche - e forse soprattutto - quella presenza spirituale che molti credenti sperimentano a Lourdes.
"Non si è trattato di un'esperienza eclatante o miracolosa nel senso convenzionale," precisa Giovanna. "È stato piuttosto come se un muro invisibile che mi separava dal mondo si fosse gradualmente dissolto. Ho iniziato a sentire di nuovo di far parte di qualcosa di più grande, di non essere stata abbandonata."
Come per molti pellegrini, l'esperienza di Lourdes non si è conclusa con il ritorno a casa, ma ha continuato a influenzare la vita quotidiana di Giovanna.
"Tornare a Bari, alla mia casa vuota, non è stato facile," ammette. "Ma qualcosa era cambiato dentro di me. Non posso dire che il dolore fosse scomparso - e probabilmente non scomparirà mai completamente - ma ora c'era anche altro. Una piccola fiamma di speranza si era riaccesa."
Questa trasformazione si è manifestata in piccoli ma significativi cambiamenti nella sua vita quotidiana: riprendere contatti con vecchie amicizie, iscriversi a un corso di pittura che aveva sempre rimandato, offrire il suo tempo come volontaria in parrocchia.
"Sono ancora in cammino," conclude Giovanna con un sorriso sereno. "Ma ora so che non sto camminando da sola. E questa consapevolezza fa tutta la differenza."
Stai attraversando un periodo di lutto o di difficoltà e cerchi un'esperienza che possa aiutarti a ritrovare speranza? Scopri i pellegrinaggi a Lourdes organizzati da Bianco Viaggi, dove ogni dettaglio è curato per trasformare un viaggio in un autentico cammino di rinascita.