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7 Settembre 2025 la Canonizzazione: Saremo i Primi al Mondo a Pregare San Carlo Acutis Davanti al Suo Corpo

Di: Riccardo Bianco

Aggiornato: 13 Giugno 2025

Immaginate di essere i primi al mondo a pregare un nuovo Santo davanti al suo corpo.
Non è fantasia, è quello che accadrà il 7 settembre 2025 quando noi di Bianco Viaggi saremo ad Assisi nel giorno della canonizzazione di Carlo Acutis.
Un privilegio che ci emoziona profondamente: essere testimoni di un momento che entrerà nella storia della Chiesa.

Fedeli in preghiera davanti al corpo del Beato Carlo Acutis esposto ad Assisi

Andiamo ad Assisi in pellegrinaggio da Francesco, Chiara e Carlo

Il pellegrinaggio che abbiamo pensato dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo ad Assisi non è solo un viaggio,
è un'esperienza che segnerà la vostra vita spirituale.
Francesco, Chiara, Carlo gioiranno in Cielo. Noi sulla terra con loro, per loro.
E canteremo il nostro inno alla santità.

I genitori di Carlo saranno a Roma con il Papa Leone XIV, ma prima passeranno da Assisi per salutare il figlio.

Ma chi sono i genitori di San Carlo Acutis?

Si chiamano Andrea Acutis e Antonia Salzano.
Andrea ha 60 anni ed è originario di Torino, gestisce Vittoria Assicurazioni, mentre Antonia, 58 anni, è originaria di Roma.
Carlo ha anche due fratellini gemelli, Michele e Francesca, nati nel 2010, quattro anni dopo la sua morte.

Un dettaglio emozionante: la madre Antonia ha raccontato di aver avuto visioni di Carlo in sogno,
nel quale le promise che avrebbe avuto altri figli, cosa che si è avverata con la nascita dei gemelli nel 2010,
che hanno seguito l'esempio del fratello sviluppando una grande fede religiosa.

I genitori si dividono solitamente fra Milano, dove gestiscono l'azienda di famiglia,
e Assisi, dove si trova la tomba del figlio.

È straordinario pensare che sono tra i pochissimi genitori nella storia della Chiesa
ad assistere alla canonizzazione del proprio figlio mentre sono ancora in vita.

La Profezia di San Carlo Acutis, un quindicenne

"Voglio essere sepolto ad Assisi".
Carlo lo disse con una determinazione che lasciò stupiti i suoi genitori. Era il 2006, aveva appena 15 anni e stava lottando contro una leucemia fulminante.
Perché proprio Assisi?
La risposta arriva dalle sue stesse parole: "San Francesco mi ha insegnato che si può essere santi anche da giovani".
Non era solo devozione.
Carlo aveva capito qualcosa che sfugge a molti adulti: Assisi non è solo una città, è un simbolo di rinnovamento della Chiesa.
E lui, inconsapevolmente, stava preparando il terreno per diventare il simbolo del rinnovamento digitale della fede.

Chi era San Carlo Acutis, un ragazzo che Programmava Miracoli?

Mentre i suoi coetanei passavano ore sui videogames, Carlo creava qualcosa di rivoluzionario: il primo database mondiale dei miracoli eucaristici.
Ma ecco il dettaglio che nessuno racconta: Carlo non si limitava a catalogare i miracoli, li "debuggava".
Come un vero programmatore, verificava ogni fonte, incrociava le testimonianze, cercava le prove storiche. Trattava i miracoli con la stessa precisione con cui avrebbe trattato un codice informatico.

E non era un secchione chiuso in casa.
Giocava a calcio, andava al cinema, rideva con gli amici.
Aveva persino una PlayStation, ma la differenza stava in un dettaglio rivoluzionario:
ogni mattina, prima della scuola, passava in chiesa per quella che lui chiamava "la connessione più veloce del mondo" - la Messa.

"L'Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo", diceva sempre Carlo.
Ma parlava davvero come un informatico: aveva capito che l'Eucaristia era il protocollo di comunicazione diretta con Dio, senza intermediazioni, senza lag, senza disconnessioni.
Una banda larga spirituale che funzionava sempre, anche quando tutto il resto andava in crash.

Non aspettare di essere pronto. Nessuno lo è mai abbastanza.

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Chi era San Carlo Acutis, un ragazzo con un cuore Straordinario?

A scuola, al liceo classico Leone XIII dei gesuiti a Milano, Carlo era conosciuto per la sua normalità disarmante.
I compagni ricordano un ragazzo sempre disponibile, che aiutava chi aveva difficoltà nei compiti, che non si montava mai la testa nonostante venisse da una famiglia benestante.
Il padre Andrea racconta: "Il suo carattere ha colpito moltissime persone negli anni, ma la maggior parte non è impressionata dalla sua fede.
Bastava il suo sorriso per capire quanto fosse diverso nei rapporti con le persone"
.

Un aneddoto che commuove: Carlo portava sempre con sé una medaglia con da un lato il Sacro Cuore di Gesù e dall'altro la Madonna.
E diceva: "Così Gesù e la Madonna li avrò sempre vicini al mio cuore".
Dopo la Prima Comunione aveva scritto: "Essere sempre unito a Gesù, questo è il mio programma di vita".

La Sofferenza Affrontata con Fede

Quando nell'estate del 2006 arrivò la diagnosi di leucemia fulminante, Carlo accolse la notizia con una serenità che sbalordì medici e familiari.
Ai genitori disse parole che restano scolpite nella memoria:
"Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore,
per il Papa e per la Chiesa,
per non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso"
.

Durante il ricovero in ospedale, non si lamentava mai dei dolori o dei disagi delle terapie.
Al contrario, cercava di mantenere il suo solito sorriso per confortare chi gli stava vicino.
Anche in quelle condizioni, chiedeva di poter ricevere la Comunione quando le sue condizioni lo permettevano.
L'Eucaristia era per lui fonte di conforto e di forza spirituale.

Negli ultimi giorni, consapevole che la fine si stava avvicinando, disse ai genitori:
"Sono contento di morire perché ho vissuto la mia vita senza sprecare neanche un minuto di essa in cose che non piacciono a Dio".
E prima di spirare ripetè:
"Muoio felice perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio".

L'Amore per i Poveri e gli Emarginati

Nonostante venisse da una famiglia agiata, Carlo aveva un cuore particolarmente sensibile verso gli ultimi.
I genitori ricordano come chiedesse loro il permesso
"per acquistare alcune cose per i poveri, come i sacchi a pelo che consegnava di persona ai senza tetto
che dormivano per strada vicino alla nostra casa a Milano"
.

Non si limitava ai sacchi a pelo: comprava contenitori termici per alimenti e thermos,
li riempiva con parte della sua cena, con frutta, biscotti, panini farciti e dolci, poi insieme al domestico di casa, Rajesh,
li portava ai senzatetto che si fermavano vicino all'Arco della Pace
o davanti alla loro parrocchia di Santa Maria Segreta.

A scuola si preoccupava sempre di includere i compagni che venivano emarginati,
regalava i suoi videogiochi ai meno fortunati.
La sua era una carità concreta, quotidiana, vissuta senza fare rumore.

Il Nostro Privilegio Unico: Andare ad Assisi da Carlo Acutis

Dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo vivremo giorni che ricorderemo per sempre.
Prepareremo i cuori nella città di San Francesco,
condivideremo emozioni e speranze,
e poi - mentre a Roma si celebra ufficialmente la canonizzazione -
vivremo l'emozione di essere i primi pellegrini al mondo
a pregare San Carlo Acutis davanti al suo corpo.

Il 7 settembre, nell'istante esatto in cui Leone XIV a Roma dirà "Santo",
noi ad Assisi potremo dire per la prima volta nella storia:
"San Carlo Acutis, prega per noi",
guardando il volto sereno di questo ragazzo in jeans che ha raggiunto il Paradiso.

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La Rivelazione che Sconvolse i Genitori

Un aneddoto che pochi conoscono.
Quando Carlo era in ospedale, negli ultimi giorni della sua vita, chiese alla madre di portargli il laptop.
I genitori pensarono volesse giocare o distrarsi. Invece, Carlo stava completando il suo ultimo progetto:
un algoritmo per calcolare il tempo risparmiato nell'adorazione eucaristica
.

La sua teoria? "Mamma, un'ora di adorazione vale come mille ore di preghiera normale. È come avere un processore più veloce per comunicare con Dio".
I medici rimasero sbalorditi da questa lucidità in un momento così drammatico.
Ma per Carlo era logico: stava ottimizzando anche la sua preparazione al Paradiso.

Il Mistero del Codice Segreto

Dopo la morte di Carlo, i genitori trovarono nel suo computer un file criptato che non riuscivano ad aprire.
La password era un enigma.
Ci vollero mesi prima che sua madre, Antonia, intuisse: la password era "EUCARISTIA123" - semplice come Carlo, profonda come la sua fede.

Il file conteneva qualcosa di incredibile: Carlo aveva progettato un'app per smartphone che avrebbe dovuto aiutare i giovani a trovare le chiese con adorazione eucaristica perpetua in tutto il mondo.
Un "Google Maps della spiritualità" che anticipava di vent'anni le app religiose di oggi.

Il progetto, rimasto incompiuto, è ora custodito dai suoi genitori come una reliquia digitale.

Il Miracolo di San Carlo Acutis che Stupì il Brasile (e la Scienza)

Campo Grande, Brasile, 2013. Il piccolo Mattheus Vieira nasce con una malformazione così rara
che i medici si arrendono: "Non possiamo operarlo, è troppo rischioso".

La madre, disperata, sente parlare di Carlo Acutis.
Non è ancora beato, è solo un ragazzo morto da pochi anni
di cui si sussurra la santità.

Ma ecco il dettaglio che rende tutto ancora più straordinario:
la madre di Mattheus era una scienziata,
ricercatrice in biochimica.
Una donna di fede, sì, ma anche di rigore scientifico.
Quando iniziò a pregare Carlo, documentò tutto con precisione maniacale: cartelle cliniche, referti, testimonianze video.

La famiglia inizia a pregare.
Il parroco espone una reliquia di Carlo.
Tutta la comunità si unisce in preghiera.
E accade l'impossibile:
Mattheus guarisce completamente,
senza alcun intervento medico.
Ma non è tutto qui.

Il vero colpo di scena arriva dopo:
i medici, increduli, sottopongono Mattheus a una serie di esami approfonditi.
Non solo la malformazione è sparita,
ma il pancreas del bambino risulta perfetto,
come se fosse stato "riprogrammato" da zero
.
Un chirurgo dell'equipe medica disse:
"È come se qualcuno avesse riscritto il codice genetico del bambino".

Quella parola - "codice" - fece venire i brividi ai genitori di Carlo
quando ne vennero a conoscenza.
Il loro figlio programmatore
aveva davvero "debuggato" il pancreas di Mattheus?

Il Secondo Miracolo di San Carlo Acutis: La Guarigione di Valeria Valverde

Il secondo miracolo riconosciuto dalla Chiesa è avvenuto nel 2022.
Valeria Valverde, una giovane di 21 anni nata in Costa Rica
e studentessa a Firenze dal 2018, il 2 luglio 2022 ha subito un gravissimo trauma cranico
cadendo dalla bicicletta nel centro storico di Firenze.

Trasferita all'ospedale di Careggi,
le viene diagnosticato un trauma cranico molto grave che richiede un intervento di craniotomia
con asportazione dell'osso occipitale destro per diminuire la pressione.
Le speranze di vita sono azzerate.

Sei giorni dopo l'incidente, la madre Liliana decide di andare ad Assisi per raccomandare la figlia a Carlo Acutis.
Passa tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba nel Santuario della Spogliazione.
In serata riceve una telefonata dall'ospedale che la informa del miglioramento improvviso
e inspiegabile della figlia: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente.

Il giorno dopo Valeria riprende a muoversi e parzialmente a parlare.
La TAC evidenzia la scomparsa dell'emorragia
e, nonostante fosse prevista una lunga terapia riabilitativa,
Valeria si riprende in poco tempo.

A settembre 2022, appena due mesi dopo l'incidente,
Valeria insieme alla madre torna ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo
e ringraziare per il miracolo ricevuto.
I medici non riescono a spiegare la guarigione completa e rapidissima,
che ha superato tutti i passaggi di verifica ecclesiastica in modo unanime.

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Il Corpo che Emoziona il Mondo: San Carlo Acutis ad Assisi

Ma parliamo di quello che rende unico il nostro pellegrinaggio ad Assisi.
la possibilità di pregare davanti al corpo visibile di Carlo Acutis.
Dal 6 aprile 2019,
le sue spoglie riposano nel Santuario della Spogliazione ad Assisi,
in un sarcofago speciale progettato dall'artista Eraldo Marini.

Ecco il particolare che commuove tutti i pellegrini:
Carlo è vestito come un ragazzo qualunque.
Indossa jeans, felpa e scarpe da ginnastica.
"Per la prima volta nella storia si vedrà un beato vestito in jeans e scarpe da ginnastica",
aveva dichiarato il vescovo Sorrentino.
Non è questo straordinario?
Un santo che riposa per l'eternità con l'abbigliamento di tutti i giorni,
simbolo di una santità accessibile a ogni giovane.

Il corpo, come precisato dalle autorità ecclesiastiche, non è incorrotto ma è stato trattato con tecniche di conservazione simili a quelle usate per Padre Pio.
Il volto è coperto da una maschera di silicone che riproduce fedelmente le sue sembianze,
permettendo ai fedeli di vedere il ragazzo che era:
un sorriso sereno, quasi addormentato, che sembra dire a tutti i visitatori "la santità è possibile".

Il sarcofago stesso è un'opera d'arte: realizzato in pietra bianca, si "stacca" simbolicamente da terra come se stesse ascendendo al cielo.
Attraverso una lastra di vetro trasparente nella parte superiore, i pellegrini possono vedere Carlo,
mentre sul vetro frontale è inciso il simbolo dell'Eucaristia, tanto cara al santo.

Il Santuario della Spogliazione: Perché Proprio Qui?

Il Santuario della Spogliazione non è un luogo scelto a caso.
È qui che San Francesco, davanti al vescovo e al padre,
si spogliò di tutti i beni terreni per abbracciare la povertà.
Carlo, figlio di una famiglia benestante milanese, aveva capito profondamente questo messaggio:
la vera ricchezza non sono i soldi o la tecnologia, ma la capacità di donare se stessi completamente a Dio.

Dal 1° giugno 2022, su decisione del vescovo Domenico Sorrentino,
la tomba di Carlo resta permanentemente aperta.
Questo significa che ogni giorno dell'anno, dalle 8 alle 18 (o alle 22 d'estate),
i pellegrini possono sostare in preghiera davanti al corpo del beato.
Solo il martedì il santuario chiude dalle 12:30 alle 16.

Oltre 150.000 pellegrini da tutto il mondo hanno già visitato la tomba di Carlo.
Giovani di ogni continente arrivano ad Assisi per toccare con mano una santità moderna, per parlare con un coetaneo che ha raggiunto il Paradiso a soli 15 anni.

Le Reliquie di Carlo: Distribuite nel Mondo

Un particolare affascinante: il cuore di Carlo è conservato separatamente
nella cattedrale di San Rufino ad Assisi, n
ell'altare dedicato al Santo inaugurato
il 16 ottobre 2022.
Ciocche dei suoi capelli sono custodite c
ome reliquie in diverse parti del mondo:
a Malta nell'isola di Gozo,
ad Alife presso il santuario della Madonna della Grazia,
a Roma nella parrocchia di San Tommaso Apostolo,
e a Benevento nella parrocchia di San Gennaro.

Durante il nostro pellegrinaggio,
avremo l'opportunità di venerare non solo il corpo di Carlo,
ma anche la reliquia del suo cuore, simbolo dell'amore totale per Cristo
che ha caratterizzato la sua breve ma intensa vita.

Il 7 Settembre: Storia in Diretta - Roma e Assisi Unite

Domenica 7 settembre 2025 non sarà una domenica qualunque.
A Roma, Leone XIV celebrerà la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati insieme - due giovani santi di epoche diverse ma uniti dalla stessa passione per Cristo.

Ma noi avremo un privilegio ancora più grande:
mentre a Roma si celebra ufficialmente la canonizzazione,
noi saremo ad Assisi
, nella città dove Carlo riposa, davanti al suo corpo nel Santuario della Spogliazione.
Immaginate l'emozione: nel momento esatto in cui Leone XIV pronuncerà le parole della canonizzazione a Roma,
noi saremo i primi al mondo a pregare "San Carlo Acutis, prega per noi" davanti alle sue spoglie mortali.

Sarà un momento di comunione spirituale unico:
la Chiesa universale a Roma che proclama la santità,
e noi pellegrini ad Assisi che vivremo in diretta questo momento storico
nel luogo dove Carlo ha scelto di riposare.


Vuoi essere tra i primi a pregare San Carlo Acutis davanti al suo corpo visibile?
I posti dal 5 al 7 settembre dal Nord e dal 5 al 8 settembre da Catania e da Palermo ad Assisi
Contattaci subito per vivere questo momento storico ad Assisi,
nella città dove Carlo riposa nel Santuario della Spogliazione, vestito come un ragazzo qualunque ma con il cuore di un santo.

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