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Due Ragazzi, Una Città, Una Rivoluzione: Francesco e Carlo Acutis ad Assisi

Di: Riccardo Bianco

Aggiornato: 24 Maggio 2025
6 minuti
Argomento:

Questa non è la solita guida ad Assisi. È la storia di come un ragazzo del 1200 e un giovane del nostro tempo hanno stravolto le regole del gioco, ciascuno a modo suo. E di come una città in Umbria sia diventata l'epicentro di due rivoluzioni d'amore separate da otto secoli.

Il Momento che Cambia Tutto

Assisi, 1206. Un ragazzo si spoglia nudo in piazza. Non è uno scherzo, non è una provocazione. È Francesco Bernardone che manda in cortocircuito il suo tempo mollando tutto - soldi, vestiti pregiati, futuro assicurato - per "una follia d'amore".
I presenti pensano sia impazzito.
Non sanno che stanno assistendo al primo episodio di una rivoluzione che durerà secoli.

Milano, 2006. Un quindicenne sta creando un sito web sui miracoli eucaristici mentre i suoi coetanei navigano sui primi social.
Ha le scarpe da ginnastica ai piedi e un computer sulle ginocchia.
Si chiama Carlo Acutis e sta per dimostrare che si può essere santi anche con la tecnologia in mano.

La Santità che Sorprende

Colpo di scena: questi due ragazzi, a otto secoli di distanza, hanno più cose in comune di quanto pensi.

Francesco era il re delle feste di Assisi, Carlo era appassionato di informatica. Francesco vestiva alla moda del suo tempo, Carlo indossava jeans e scarpe da tennis. Entrambi hanno fatto quello che nessuno si aspettava: hanno reso la santità contagiosa.

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Ma ti starai chiedendo: che c'entra Assisi con Carlo Acutis? Non era di Milano?

Sì, Carlo era di Milano. Eppure ha scelto di riposare per sempre nella città del Poverello. Non è stato un caso o una decisione presa da altri. È stato proprio lui, prima di morire, a esprimere questo desiderio.

"Voglio essere sepolto ad Assisi", disse ai suoi genitori.
La città di Francesco lo aveva conquistato.
Ci veniva spesso, la considerava un luogo speciale dove il Cielo sembrava più vicino. E ha voluto che il suo corpo riposasse proprio nel Santuario della Spogliazione, dove Francesco si era spogliato di tutto per seguire Dio.

Un quindicenne di Milano che sceglie di essere sepolto dove un giovane del 1200 ha rinunciato a tutto.
Coincidenza?
No, è molto di più.
È come se Carlo avesse capito che la sua storia e quella di Francesco erano due capitoli dello stesso libro.
Un libro che continua a essere scritto, proprio qui ad Assisi.

Assisi: Dove le Bussole Impazziscono e i Cuori Ritrovano la Via

Ti porto in giro.
Ma dimenticati le solite guide turistiche.
Qui ogni angolo racconta storie di ribellione santa, ogni pietra nasconde una scintilla di follia divina.

La Basilica: Non Solo una Chiesa

Non è solo un capolavoro d'arte.
È il quartier generale della rivoluzione francescana.
Qui sotto, nella cripta, riposa lui.
Il ragazzo che ha fatto tremare il Medioevo con un "sì" totale all'amore.

Un segreto: vai alla cripta all'alba.
Quando il silenzio è così denso che potresti toccarlo.
Quando i primi raggi di sole filtrano dalle vetrate e ti sembra di sentire Francesco che sussurra: "Chi sei tu, dolcissimo Iddio mio? Chi sono io?"

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Il Santuario della Spogliazione: Dove Tutto si Capovolge

Ecco il colpo di scena: il luogo dove Francesco si è spogliato di tutto ora custodisce Carlo Acutis.
Non è un caso.
È qui che la storia fa una capriola: dove un giovane del 1200 ha lasciato i vestiti firmati, un ragazzo del 2000 ha portato il suo computer.

Santa Maria degli Angeli: Il Cuore del Cuore

La Porziuncola è come uno scrigno dentro uno scrigno.
Entri pensando di fare una visita veloce, esci trasformato.
Francesco lo sapeva bene. Carlo lo ha riscoperto.
È qui che capisci che le rivoluzioni più grandi iniziano nei luoghi più piccoli.

Due Modi di Comunicare la Rivoluzione

Francesco parlava agli uccelli. Sembrava pazzo, ma aveva capito tutto.
Aveva compreso che l'amore di Dio va raccontato in ogni lingua, anche in quella della natura.
Predicava nelle piazze, cantava nei boschi, parlava con il lupo.
La sua comunicazione? Diretta, spiazzante, universale.

Carlo parlava attraverso i pixel. Creava siti web mentre i suoi amici giocavano alla play station.
Pazzo anche lui?
Forse.
Ma aveva capito che Dio può viaggiare anche attraverso un cavo ethernet.
La sua comunicazione? Moderna, immediata, globale

Due Santi allo Specchio: Più Simili di Quanto Pensi

La rivoluzione dell'amore. Francesco lascia il palazzo del padre per abbracciare i lebbrosi.
Carlo abbandona i videogiochi per creare un sito sui miracoli eucaristici.
Due follie che hanno la stessa radice: un amore che non si accontenta.

La famiglia che non capisce (subito). Pietro Bernardone grida al figlio impazzito quando Francesco restituisce i vestiti.
I genitori di Carlo, poco praticanti, rimangono spiazzati quando il figlio chiede di fare la Prima Comunione in anticipo.
Ma l'amore cambia tutto: il padre di Francesco finirà per piangere il figlio santo, i genitori di Carlo diventeranno testimoni della sua santità.

Gli amici che restano affascinati. Francesco attira Bernardo, il ricco mercante che una notte decide di seguirlo.
"Maestro, da quella notte non dormo più", gli confessa.
Carlo conquista i compagni di classe con la sua gioia contagiosa.
"Venivano da me per imparare a programmare", raccontava, "e finivamo per parlare di Gesù".

Aneddoti che Profumano di Cielo

Francesco e il presepe di Greccio. Era il Natale 1223 quando Francesco volle "vedere con gli occhi del corpo" il Bambino di Betlemme.
Organizzò il primo presepe vivente della storia.
Le cronache raccontano che il fieno usato per la mangiatoia, conservato, guariva gli animali malati.

Carlo e il suo "kit di santificazione". Nel suo zaino teneva sempre il rosario, le immaginette dei santi e un mini computer.
"La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio", diceva ai compagni di scuola perplessi

Francesco e il lupo. Tutti conoscono la storia del lupo di Gubbio, ma pochi sanno che Francesco lo chiamava "fratello lupo" ancora prima di ammansirlo.
E il lupo, raccontano le cronache, alla morte del santo, ululò di dolore per giorni.

Carlo e il cane randagio. Ogni mattina, prima di andare a Messa, lasciava cibo a un cane randagio.
"Se ami davvero Gesù", diceva, "non puoi non amare le sue creature".
Il cane lo aspettava ogni giorno allo stesso angolo.

La Grande Notizia: Il 27 Aprile 2025 la Storia si Ripete

Ed ecco la notizia che sta facendo il giro del mondo: Carlo Acutis diventerà santo. Non un santo qualunque: il primo millennials della storia a salire agli onori degli altari. E c'è di più: per la prima volta nella storia della Chiesa, i genitori di un santo saranno lì, in Piazza San Pietro, a vedere loro figlio proclamato santo.

La velocità della santità.
Francesco d’Assisi venne proclamato santo il 16 luglio 1228, appena due anni dopo la sua morte.
Fu Papa Gregorio IX a canonizzarlo, proprio ad Assisi: lo stesso cardinale Ugolino che da vivo lo aveva protetto e sostenuto.
Oggi, otto secoli dopo, Carlo segue le sue orme: dalla beatificazione del 2020 alla canonizzazione del 2025, la sua santità corre veloce come i bit del suo computer.
Due giovani, due epoche, due storie di santità che non hanno dovuto attendere secoli per essere riconosciute.

Una Famiglia che Diventa Testimone

I ricordi di mamma Antonia: "Carlo trasformava il quotidiano in straordinario. Un giorno mi chiese di accompagnarlo a fotografare tutti i miracoli eucaristici d'Europa. Pensavo fosse un capriccio, era l'inizio di qualcosa di grande".

Il computer come pulpito: Nel suo studio, oggi conservato come una reliquia, Carlo passava ore a programmare.
"Non sta perdendo tempo?", si chiedeva papà Andrea. Quel sito sui miracoli eucaristici oggi è tradotto in 17 lingue.

L'ultimo regalo: Prima di morire, Carlo chiese ai genitori di continuare la sua missione.
"Il sito sui miracoli eucaristici", disse, "non è mio, è di Gesù".
Oggi i suoi genitori girano il mondo raccontando come il loro "piccolo nerd di Dio" sia diventato un faro per i giovani.

La malattia come offerta: "Offro le mie sofferenze per il Papa e per la Chiesa", disse quando scoprì della leucemia.
I genitori lo videro sorridere fino all'ultimo.
"Non piangete", diceva, "vado da Gesù. Sono felice".

Una Rivoluzione Sempre Nuova

Nel 2024, Assisi continua a essere un magnete per chi cerca qualcosa di più.
Per chi è stanco delle copie e vuole riscoprire l'originale.
Per chi, come Francesco e Carlo, ha il coraggio di essere "santo della porta accanto".

Non serve essere perfetti. Francesco era un ragazzo di festa diventato santo.
Carlo era un appassionato di informatica con una passione più grande per Gesù.

La loro ricetta?

  • Un cuore disponibile
  • Il coraggio di essere diversi
  • La follia di credere all'impossibile

L'Invito che Attraversa i Secoli

Assisi ti aspetta. Non come una città cartolina, ma come un luogo vivo dove due ragazzi, a otto secoli di distanza, hanno dimostrato che la santità non ha tempo.

Francesco ti dice che puoi lasciare tutto per trovare tutto.
Carlo ti ricorda che puoi essere santo anche con lo smartphone in tasca.
E Assisi... Assisi ti sussurra che è il tuo momento di essere originale.

Pronto a unirti a questa rivoluzione?
Scopri i nostri pellegrinaggi ad Assisi.
Perché certe emozioni hanno bisogno di essere vissute di persona.

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